Cosa vuol dire drink liscio?

Liscio… Che parola, no? Mi fa venire in mente mio nonno, che ordinava sempre il suo whisky “liscio”. Niente ghiaccio, niente acqua. Solo il liquido ambrato nel bicchiere, che faceva roteare lentamente prima di portarlo alle labbra. Chissà a cosa pensava in quei momenti.

“Liscio”. È una parola che racchiude una certa… purezza, forse? Come a voler gustare l’essenza di qualcosa, senza fronzoli. Tipo il caffè. Io, per dire, la mattina lo prendo sempre liscio. Niente zucchero, niente latte. Un caffè nero, forte, che mi sveglia di colpo. E poi, chi ha tempo per tutte quelle aggiunte? La vita è già abbastanza complicata così!

Però, “liscio” può anche significare altro. Pensate all’acqua. Acqua liscia, acqua naturale… Quella che sgorga dalla sorgente, fresca e pura. Ricordo una volta, in montagna, che ho bevuto direttamente da una fonte. Un’acqua così fresca non l’avevo mai sentita! Era… liscia, appunto. Senza bollicine, senza quel pizzicore dell’acqua gassata. Che sete che avevo!

Quindi, “liscio” vuol dire senza aggiunte, sì. Come il whisky di mio nonno, il mio caffè amaro, o quell’acqua di montagna. Ma è anche qualcosa di più, no? È una sensazione, un’idea. È… beh, è difficile da spiegare. Forse è solo una questione di gusti. O forse, chissà, c’è qualcosa di più profondo.