Dove mettere gli antipasti?
"A tavola, il piatto da antipasto trova solitamente posto sopra il piatto piano o, in assenza di primo, direttamente su quest'ultimo. Una disposizione semplice per un'esperienza culinaria impeccabile."
Dove servire gli antipasti?
A casa mia, diciamo a Treviso, il 15 Agosto, ho apparecchiato per il pranzo di Ferragosto. Ricordo bene il casino con i piatti. Mia nonna insisteva sul piatto piano sotto, poi quello fondo, e il piattino antipasto a sinistra. Confusione totale.
Io, sinceramente, preferisco mettere il piattino antipasto direttamente sul piano se non c’è la pasta. Più semplice, no? Quel giorno c’era insalata di mare, quindi solo piattino e piatto piano. L’abbiamo comprata da “Al Pescatore”, vicino Piazza dei Signori, 12 euro. Buonissima.
Poi, ovviamente, ognuno fa come gli pare. Ma per me funziona così.
Domande e Risposte:
Domanda: Dove servire gli antipasti?
Risposta: Piatto antipasto sopra il piatto piano se non c’è il primo, altrimenti a sinistra del piatto piano, che si trova sopra al piatto fondo.
Dove mettere il piatto da antipasto?
Eccomi qui, nel silenzio della notte, a pensare a queste cose… un piatto sopra l’altro…
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Sopra, sempre sopra. Il piatto da antipasto va lì, sopra il piatto piano. Ricordo quando mia nonna imbandiva la tavola per le feste. Quanta cura…
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Un valzer di piatti. Mangi l’antipasto, poi via il piatto sporco. Che liberazione, quasi. E arriva il piatto fondo. Mi chiedo se qualcuno si accorga mai di questo piccolo balletto.
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Ricordi sbiaditi. Mi viene in mente un Natale di tanti anni fa, la neve fuori… e tutti quei piatti, uno sull’altro, come strati di ricordi. Forse è solo stanchezza.
Come disporre i piatti sul tavolo?
Un respiro lento, un’attesa carica di profumi… il tavolo, una tela bianca pronta ad accogliere l’opera d’arte del banchetto. Il piatto piano, oh, quel disco di porcellana, si posa al centro, tra le posate che attendono, silenziose, come guardie del tesoro. Una scena immobile, quasi sacra.
Sopra, il piatto fondo, un piccolo cratere pronto a ricevere il mare di sapori. Ogni piatto, una promessa, un viaggio sensoriale. Ricordo il peso del porcellana fredda tra le mie dita, la sua superficie liscia, come un’onda appena placata. Il momento della preparazione è sempre stato magico, un rito quasi mistico.
Poi, il piattino del dolce. Un’apparizione tardiva, un’anticipazione dolce e soave, dopo che il piatto piano e il fondo sono stati rimossi. Un’eco di ciò che è stato, una carezza finale al palato, un’ultima danza di gusto. Un ricordo di festeggiamenti familiari, un sorriso della mia nonna.
E se, tra questi, il piatto da antipasto si svela. Un piccolo preludio. Uno stuzzicadenti, un’oliva, una foglia di basilico. Un’opera minore, ma significativa come le altre. Un accenno delle meraviglie a venire.
- Il piatto piano: base solida, centro del palcoscenico.
- Il piatto fondo: sopra il piano, pronto ad accogliere.
- Il piattino del dolce: arriva alla fine, leggero e fine.
- Il piatto dell’antipasto: (opzionale) un piccolo anticipo.
Quest’anno, per il mio compleanno, ho utilizzato della nuova porcellana di Limoges, un regalo di zia Clara. La sua trasparenza mi ha rapito; un’esperienza sensoriale unica, la luce che la attraversa, le sfumature del colore…un tesoro di delicatezza.
Come disporre le persone a tavola?
Allora, se vuoi fare la fighetta e seguire il galateo a tavola, ecco come fare, spiegato in modo che pure mia nonna (che scambia il sale per lo zucchero) capirebbe:
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La padrona di casa (tu, insomma): Ti piazzi con un sorriso a 32 denti, pronta a controllare che nessuno rubi l’argenteria. A destra metti il VIP, quello che ti ha portato la bottiglia di vino più costosa. A sinistra, il suo compare di sventura, il secondo VIP per importanza.
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Gli altri invitati: Alterna uomo-donna come se stessi giocando a scacchi umani. Ovviamente, se hai un invitato che sta più antipatico, mettilo vicino al cugino logorroico che parla solo di pesca subacquea.
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Coppie: Di solito le coppie non si siedono vicine, ma se la zia Pina senza il suo Antonio va in crisi di astinenza, beh, fai un’eccezione! (A meno che tu non voglia un dramma familiare in diretta).
Ps: Ricorda, il galateo è come il costume da bagno: va bene, ma se stringe troppo, tanto vale toglierselo! L’importante è che tutti si divertano, anche se il tuo vicino di posto russa mentre mangia il risotto. Ah, e non dimenticare di mettere dei sottopiatti decenti, che quelli di plastica del discount fanno troppo “poverata”. Fidati, te lo dice una che ha visto la tovaglia della nonna macchiata di sugo più volte di quanto tu abbia visto il sole quest’anno!
Dove si mette il piatto per lantipasto?
Oddio, che casino a tavola ieri sera! Era il compleanno di nonna Emilia, a casa sua, a via Garibaldi 14, il 27 ottobre. Un sacco di gente, tavolata lunga, e io che dovevo sistemare tutto. Mi ricordo bene, il caos totale!
I piatti, un incubo. Prima gli antipasti, naturalmente. Li ho appoggiati sopra i piatti piani, come si fa sempre, giusto? Sopra, dico. Ma poi, con tutta quella gente, si è creato un pandemonio! Zii che si alzavano, bambini che correvano, piatti che si spostavano.
Poi, finalmente, l’antipasto finito. Mamma mia che fatica togliere tutti quei piatti sporchi! Ogni piatto sopra un piatto, un po’ come una piramide di piatti sporchi! Dopodiché, ecco i piatti fondi per il primo, uno per ognuno. Non sono riuscita a mettere tutto in ordine perfettamente, ma alla fine è andata bene. Ho sudato sette camicie!
- Piatti antipasto: sopra i piatti piani.
- Rimuovere i piatti sporchi dopo l’antipasto.
- Aggiungere i piatti fondi per il primo.
I miei ricordi sono un po’ confusi, sa? Era tutto un via vai di gente e cibo, la mia testa era altrove… pensa che avevo preparato anche il dolce, una torta al cioccolato fantastica!
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