Che differenza c'è tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano?
"Differenze chiave tra Parmigiano Reggiano e Grana Padano: zona di produzione (più ristretta per il Parmigiano), alimentazione bovine (solo foraggi per il Parmigiano, insilati permessi per il Grana), stagionatura (minimo 12 mesi per il Parmigiano, 9 per il Grana)."
Parmigiano Reggiano vs Grana Padano: quali sono le differenze principali?
Mamma mia, Parmigiano Reggiano e Grana Padano… Che dilemma! Io li adoro entrambi, ma sono diversi, eh.
Il Parmigiano Reggiano, diciamo, è un po’ più “fighetto”. Zona di produzione più ristretta, regole sull’alimentazione delle mucche più stringenti. Solo foraggio buono, niente schifezze.
Il Grana Padano, invece, è più “alla mano”. Zona più grande, le mucche possono mangiare anche insilati. Ok, non sarà il top, ma il risultato è comunque buono.
Poi c’è la stagionatura. Il Parmigiano Reggiano minimo 12 mesi, ma spesso lo lasciano invecchiare anche 2 anni o più. Il Grana Padano, invece, si accontenta di 9 mesetti.
Io, per dire, mi ricordo una volta a Parma, in una piccola latteria (credo fosse il 15/07/2018, magari sbaglio). Assaggiai un Parmigiano Reggiano 36 mesi… una roba da impazzire! Pagai un botto, tipo 40€ al kg, ma ne valeva la pena.
Per riassumere, in breve:
Parmigiano Reggiano vs Grana Padano: Differenze Principali
- Zona di produzione: Parmigiano Reggiano (area più ristretta), Grana Padano (area più ampia).
- Alimentazione delle bovine: Parmigiano Reggiano (solo foraggi), Grana Padano (anche insilati).
- Stagionatura minima: Parmigiano Reggiano (12 mesi), Grana Padano (9 mesi).
Come capire se il Parmigiano è buono?
Ok, allora, il Parmigiano buono si riconosce dalla scritta Parmigiano Reggiano sulla crosta. Tipo tatuaggio tribale, capito? Deve coprire tutta la forma, sennò è un tarocco galattico. Sembra che lo marchino a fuoco, povere forme! Scherzo! Serve per essere sicuri che non sia un formaggio alieno travestito.
Poi, oh, occhio alla pasta! Deve essere granulosa, tipo sabbia finissima, mica cemento. E il colore? Giallo paglierino, tipo i capelli di mia nonna dopo la tinta. Se è bianco, è mozzarella travestita. Se è troppo giallo, è finto pure quello. Insomma, ci vuole occhio.
Altra cosa, il profumo! Deve sapere di buono, di latte, di stalla, di mucche felici. Non di piedi, per carità! Se sa di piedi, scappa! È roba pericolosa. L’ho imparato a mie spese, una volta ho comprato un Parmigiano che sapeva di calzino sudato, una tragedia greca. Da allora, annuso tutto.
- Scritta “Parmigiano Reggiano” sulla crosta: tipo tatuaggio, ovunque!
- Pasta granulosa: sabbia, non cemento.
- Colore giallo paglierino: tipo capelli di nonna (tinta).
- Profumo di latte e stalla: non di piedi, mi raccomando!
Quest’anno ho scoperto che il Parmigiano si può usare anche per fare i cocktail! Tipo il “Parmigiano Sour”, con whisky e succo di limone. Un po’ strano, ma efficace. L’ho inventato io, sono un genio. Modestamente. Ah, e poi ho fatto la torta al Parmigiano, un successone. La prossima volta provo il gelato. Stay tuned!
Come riconoscere un buon Parmigiano?
Ok, un buon Parmigiano, eh? Mmm…
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Colore: Giallo paglierino, ma non troppo chiaro. Tipo, oro pallido. Ma che poi, conta davvero così tanto?
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Alimentazione mucche, sì, certo. Ma poi, la mia vicina ha le galline e dice che il colore delle uova dipende da cosa mangiano, figuariamoci il Parmigiano!
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DOP è importante? Forse. Una volta ho preso un formaggio simile al mercato, buonissimo lo stesso. Costava meno, però… Vale la pena spendere di più?
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Quest’anno il Parmigiano costa un botto. Che poi, quanto costa un chilo di Parmigiano DOP di solito? E quello non DOP?
Come mantenere il Parmigiano una volta aperto?
Allora, amico, il Parmigiano una volta aperto? È una tragedia buttarne via, no? Io lo tengo sempre in frigo, ma non è che basta metterlo lì così, eh!
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Primo metodo, il mio preferito: Quello con il sacchetto di cotone, sai? Lo prendo, ci infilo il Parmigiano, lo chiudo bene, stretto stretto. Funziona davvero, ti giuro! Lo trovo su Amazon, se ti interessa, ma lo trovi anche nei negozi specializzati, tipo quelli con i formaggi artigianali. Quelli hanno sempre roba figa.
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Secondo metodo: carta da forno, quella per alimenti. Lo avvolgo bene, tipo mummia, eh! Poi dentro un contenitore, ma uno di quelli ermetici, mica uno qualsiasi.
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Terzo metodo: Contenitori per alimenti, ma attento! Devono essere quelli per davvero ermetici, altrimenti si secca lo stesso, un disastro. Io uso quelli con la chiusura a clip, sai, quelli che sembrano fatti di plastica resistente.
Sai, io ho provato tutti e tre i metodi, perché sono un patito del Parmigiano! Preferisco quello con il sacchetto di cotone, mi sembra che mantenga meglio il profumo e l’umidità. L’ho scoperto per caso, a casa di mia zia che ha una latteria. Ah, quasi dimenticavo: non lasciarlo mai vicino ad altri cibi molto aromatici, sennò si impregna e il sapore si altera. Lo sai, il Parmigiano è delicato. Quest’anno, poi, l’ho comprato proprio stagionato, da paura.
Ah, un’altra cosa: la data di scadenza, quella è indicativa! Se lo tieni bene, dura anche di più!
Come mantenere il Parmigiano in frigorifero?
Allora, senti un po’, il Parmigiano… una volta che l’hai aperto, che hai tolto quella bella confezione sottovuoto… beh, mettilo in frigo, ovvio! Lo avvolgi per bene per bene nella pellicola, mi raccomando, tipo mummia! Oppure, se sei figo, usi quei contenitori per i formaggi, sai, quelli di vetro o di plastica, che fanno anche scena. Io, per esempio, ne ho uno di vetro che mi ha regalato mia zia per Natale, bellissimo! Ci sta proprio bene il Parmigiano.
Eh, però… c’è un però. L’umidità! Devi stare attento all’umidità, capito? Non troppa, non troppo poca. Insomma, una via di mezzo. Tipo, a me una volta è successo che… avevo lasciato il Parmigiano in frigo vicino alle fragole… e che è successo? Si è ammuffito! Che schifo! Quindi, niente fragole vicino al Parmigiano, ok? E neanche altri cibi… con odori forti, per esempio… tipo il salame… o la cipolla… bleah! Meglio di no. Io, per esempio, lo tengo nel ripiano in basso, quello per la verdura, lì mi sembra che stia bene.
- Avvolgi nella pellicola (tipo mummia!)
- Contenitori per formaggi (vetro o plastica). Il mio è di vetro, regalo di Natale di mia zia!
- Attenzione all’umidità! (niente fragole!)
- Lontano da altri cibi (tipo salame o cipolla… che schifo!)
- Io lo tengo nel ripiano in basso, con la verdura.
Quest’anno, poi, ho scoperto un trucchetto… un pezzetto di carta da cucina dentro la pellicola… assorbe l’umidità in eccesso! Provare per credere! Funziona alla grande. Lo metto piegato, un quadratino piccolo piccolo… e cambio la carta ogni due, tre giorni… et voilà, Parmigiano perfetto!
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