Che licenze servono per aprire un ristorante?

43 visite

Per avviare un ristorante, è essenziale ottenere la certificazione SAB (ex REC), abilitante alla somministrazione di alimenti e bevande, tramite un corso a pagamento. Inoltre, è obbligatorio il piano HACCP, esteso sia al titolare che al personale operante in cucina, al bar e nel servizio ai tavoli, garantendo la sicurezza alimentare.

Commenti 0 mi piace

Navigando tra le licenze: tutto ciò che serve per aprire un ristorante di successo

Aprire un ristorante è un sogno per molti, un mix di creatività culinaria, passione per l’ospitalità e… una buona dose di burocrazia. Prima di poter deliziare i palati dei vostri futuri clienti, infatti, è necessario districarsi in un labirinto di licenze e certificazioni, indispensabili per garantire la legalità e la sicurezza alimentare del vostro locale. Ignorare anche un solo aspetto può portare a sanzioni pesanti e compromettere l’intera attività. Vediamo quindi nel dettaglio quali sono i permessi fondamentali per trasformare la vostra idea in realtà.

Il primo e più importante documento è la certificazione SAB (Sistema di Autocontrollo per gli alimenti e le bevande), precedentemente nota come REC (Registrazione Esercizi Commerciali). Questa certificazione, ottenibile tramite la partecipazione a un corso specifico a pagamento, attesta la competenza del titolare e del personale nella gestione della sicurezza alimentare. Non si tratta di una semplice formalità, ma di una garanzia fondamentale per i vostri clienti e per la vostra tranquillità. Il corso approfondisce le normative igienico-sanitarie, le procedure di gestione degli alimenti e la corretta conservazione delle materie prime, fornendo le basi per una gestione responsabile e professionale.

L’aspetto cruciale della sicurezza alimentare è poi ulteriormente rafforzato dalla presenza di un piano HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points). Questo piano, obbligatorio per legge, rappresenta un dettagliato sistema di autocontrollo che analizza i potenziali rischi per la sicurezza alimentare in ogni fase della filiera, dalla ricezione delle materie prime alla somministrazione al cliente. Il piano HACCP non deve limitarsi al titolare, ma deve essere esteso a tutto il personale operante in cucina, al bar e nel servizio ai tavoli. Una formazione adeguata del personale è quindi essenziale per garantire il rispetto delle procedure e la qualità del servizio offerto. La corretta implementazione del piano HACCP non solo evita sanzioni ma contribuisce anche ad una migliore organizzazione interna e ad una gestione più efficiente della vostra attività.

Oltre alla SAB e all’HACCP, occorreranno ulteriori licenze e autorizzazioni a seconda della tipologia di ristorante, della sua ubicazione e delle attività svolte (ad esempio, licenza per la somministrazione di alcolici, per la musica dal vivo, per l’occupazione di suolo pubblico). È quindi fondamentale rivolgersi a un commercialista e a un consulente specializzato in materia di sicurezza alimentare per ottenere un quadro completo delle necessità specifiche della vostra attività, evitando così spiacevoli sorprese e garantendo un avvio sereno e legale della vostra avventura imprenditoriale nel settore della ristorazione. La pianificazione accurata, in questo caso, non è solo un consiglio, ma una vera e propria necessità per il successo del vostro ristorante.

#Apertura #Licenze #Ristorante