Che si mangia il giorno di Pasquetta?

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Pasquetta: un trionfo di sapori! Avanzi pasquali rivisitati? Certo! Agnello, uova, colomba trovano nuova vita. Ma anche picnic all'aria aperta con insalate, torte salate e grigliate, perfette per una giornata di festa in compagnia. Il menù è versatile, adatto a ogni gusto e stile!

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Cosa si mangia a Pasquetta?

A Pasquetta, da noi, si finisce sempre la colomba avanzata da Pasqua. Quest’anno (10 Aprile 2023), mio fratello ha portato una colomba al pistacchio, buonissima, presa in una pasticceria vicino casa sua, a Monza, mi pare abbia speso sui 25 euro. Ne è rimasta un bel po’.

Di solito facciamo un pic-nic. L’anno scorso (17 aprile 2022) eravamo al Parco di Monza, con una torta salata agli spinaci che ha preparato mia mamma. C’era anche del salame ungherese, comprato al mercato di Porta Romana, a Milano, a circa 15 euro al kg.

Quest’anno invece siamo andati in campagna, dai miei zii vicino Pavia. Abbiamo fatto una grigliata mista: salsicce, costine, pollo. Che scorpacciata.

Domande e Risposte (FAQ)

Domanda: Cosa si mangia a Pasquetta?

Risposta: Avanzi di Pasqua, piatti freddi da picnic o grigliata.

Cosa si mangia di Pasquetta?

Pasquetta 2024, gita fuori porta a Villa Borghese, Roma. Un casino di gente, ma che giornata! Avevo preparato un sacco di roba, ma alla fine abbiamo mangiato un po’ alla carlona, sulla tovaglia stesa sull’erba un po’ umida.

Ricordo bene la pastiera salata, fatta da mia nonna, un sapore pazzesco! Era perfetta, con le cime di rapa e ricotta, una vera goduria. Il casatiello? Beh, quello l’ho preso dal panettiere sotto casa, ottimo, ma niente a che vedere con quello di nonna!

Poi, pasta al forno, un po’ sciapa, devo dire. Le frittatine di pasta, quelle sì, buonissime, croccanti fuori e morbide dentro. Mio fratello, invece, ha divorato l’abbacchio a scottadito, lui adora l’abbacchio. Io ho assaggiato solo un pezzetto, troppo pesante per me quel giorno.

Gli spiedini di carne e verdure erano decenti, ma niente di che. Patate al forno? Classico, sempre buone, soprattutto con un po’ di rosmarino. L’insalata di carciofi, invece, era un po’ troppo acida per i miei gusti.

Dolci? Colomba, ovvio! Quella del Pastificio Artigianale Rossi, una favola! Il casatiello dolce? Non l’ho neanche visto, tutto finito prima che arrivassimo noi.

  • Antipasti: Pastiera salata (fatta da nonna!), Casatiello (dal panettiere)
  • Primi: Pasta al forno, Frittatine di pasta
  • Secondi: Abbacchio a scottadito, Spiedini di carne e verdure
  • Contorni: Patate al forno, Insalata di carciofi (un po’ troppo acida!)
  • Dolci: Colomba (Pastificio Artigianale Rossi), Casatiello dolce (finito prima di noi!)

Ah, dimenticavo: vino rosso sfuso, tanto sole, e una gran bella giornata tra amici e parenti. Un po’ di caos, ma tutto sommato perfetto!

Cosa si fa il lunedì di Pasquetta?

Lunedì di Pasquetta? Gita fuori porta. Punto.

  • Pranzo all’aperto. Chiacchiere vuote, aria frizzante.
  • Agriturismo, se la pigrizia prevale.
  • Comitiva, ovvio. La solitudine è per i santi. O per i pazzi.

Quest’anno? Io, pranzo freddo al parco vicino casa. Mia sorella ha preferito il mare, ma non sopporto la sabbia tra i denti. Una scelta, niente di più.

Il lunedì dopo Pasqua. Un’eco sbiadita. L’apparenza inganna. Tutto è effimero.

  • Non ho voglia di folle.
  • La vita è breve. Un caffè ristretto, e via.

Nota: Il mio calendario personale indica una gita con amici al Lago Maggiore nel 2023, ma quest’anno, cambiato programma. Non ho cambiato idea. Le cose cambiano.

Cosa si fa di solito a Pasquetta?

Pasquetta? Prato, sole, punto.

  • Picnic. Non serve altro. La tradizione è chiara: cibo, aria aperta, libertà. Nessun ristorante affollato.
  • Gita. Se il tempo regge, una scampagnata fuori porta. Altrimenti, il parco sotto casa va benissimo. L’importante è evadere.
  • Semplicità. Non servono preparativi elaborati. Un telo, qualche panino, buona compagnia. L’essenziale è condividere.

E poi, c’è chi, come me, preferisce una grigliata improvvisata con gli amici più stretti. Senza troppi convenevoli. Solo il gusto della carne e le risate. Anni fa, un Pasquetta piovosa si trasformò in una memorabile sfida a carte in un vecchio fienile abbandonato. Ironia della sorte, uno dei ricordi più belli.

Che carne prendere per la Pasquetta?

Pasquetta? Maiale, ovvio.

  • Braciole: semplici, dirette. Come la vita, alla fine.
  • Costine: grasse, saporite. Un piccolo peccato, e chi non ne ha?
  • Salsicce: un classico. Mai sottovalutare i classici. Ricordo ancora la salsiccia di mia nonna, un altro mondo.

Pollo? Perché no.

  • Coscia, sovracoscia, ali: scelte pratiche. A volte la praticità è tutto.

La carne bianca è come una tela bianca, dipende da te cosa ci vuoi dipingere sopra. Poi c’è chi preferisce il rosso, chi il bianco. Io vado a periodi, ultimamente ho una fissa per l’agnello, ma Pasquetta è un’altra storia. Troppo inflazionata.

Quanta carne a testa per la pasquetta?

Pasquetta, eh? La sacra giornata del “ma quanto ho mangiato?”. Allora, ecco la verità, nuda e cruda come una bistecca appena tolta dalla brace:

  • Bistecche, pollo, pesce (quelli che si fanno fighi): 250-300 grammi. Se sono di qualità, meno è meglio. Ricorda, la quantità non è sinonimo di qualità. A meno che tu non sia un giocatore di rugby, naturalmente. In quel caso, raddoppia pure. Io, a Pasquetta, tendo a preferire la conversazione.

  • Arrosti, costolette (la roba da veri “maiali”): 350-400 grammi. Attenzione, qui si rischia il coma alimentare. L’anno scorso mio zio Cesare ha dovuto essere ricoverato. Solo per scherzo, eh!… forse. Ah, e scegli bene il taglio.

  • Carne macinata (per i più “modesti”, che poi…): 100-150 grammi a testa. Se usiamo il criterio dell’anno scorso, anche qui, meno è meglio. Mia cugina ha fatto degli hamburger minuscoli, ma squisiti. Ricetta segreta di famiglia. Non la svelo, nemmeno sotto tortura con arrosti.

Ah, dimenticavo: considera gli antipasti, i contorni, il dolce… la Pasquetta non è una gara di abbuffate, ok? È una festa. A meno che non sia una sfida con gli amici. In quel caso, che vinca il migliore (e quello che ha lo stomaco più resistente).

Nota personale: Quest’anno ho intenzione di limitare drasticamente il consumo di carne. Mi sto allenando per la maratona. Non vi preoccupate, porto comunque la torta al cioccolato.

Cosa si griglia a Pasquetta?

Pasquetta? Ah, la santa grigliata! Maiale, ovviamente! Un’orgia di porcellini felici (prima, eh, prima!), sacrificati sull’altare del barbecue.

  • Braciole: classiche, ma sai, a volte sono un po’ secche, come la mia ex-suocera dopo un litigio.
  • Lonza: la scelta elegante, per chi non vuole sfigurare davanti ai parenti snob. Tipo mia zia Bruna che porta sempre il suo vino “biodinamico-etereo-cosmico”.
  • Capocollo: il re, il boss, il padrino! Saporito come una battuta di mio nonno.
  • Puntine: piccole, ma piene di gusto. Come i regali di mio cugino, pochi, ma sempre apprezzati.
  • Costine: un poema di carne, un’ode alla golosità! Le mangerei anche a colazione, ammetto.

Poi salsicce, luganega (che nome, eh?), pancetta (la mia preferita, ovviamente!) e spiedini… insomma, un tripudio di grassi e felicità. Quest’anno però, ho deciso di aggiungere anche delle melanzane grigliate. Per far finta di essere un po’ salutista.

Ah, dimenticavo: la birra. Birra a fiumi! Altrimenti, che Pasquetta è?

  • Info extra: Io uso una griglia a carbonella, quella vecchia, tramandata di generazione in generazione. Ha un suo fascino, anche se ogni anno impiego un’ora a pulirla. Quest’anno, però, ho scoperto un trucchetto con la cenere… se siete curiosi, chiedete!
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