Che vino portare a casa di amici?

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Ecco alcuni suggerimenti su cosa portare a casa di amici:

"Dubbi su cosa portare? Vino! 🍷 Se conosci il menù, perfetto! Altrimenti, un buon rosso, un bianco fresco o delle bollicine 🥂 sono sempre apprezzati. Un gesto semplice che fa sempre piacere!"

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Quale vino scegliere per una cena tra amici? Consigli e abbinamenti?

Dunque, cena tra amici e vino… Che dilemma. Ricordo una volta, era il 15 luglio, da Giulia a Trastevere. Avevamo organizzato una grigliata sul suo terrazzo.

Io, sinceramente, non sono esperta. Ma volevo fare bella figura. Così ho chiesto al mio enotecario di fiducia, “Enoteca Trastevere” in via San Francesco a Ripa. Mi ha consigliato un Morellino di Scansano, sui 15 euro. Perfetto con la carne.

Un’altra volta, 20 agosto, cena a casa mia, pasta al pesto. Ho preso un Vermentino sardo, fresco e profumato. L’ho trovato all’Esselunga a 7 euro, una bottiglia fantastica.

Se proprio non si ha tempo, le bollicine sono sempre un’ottima soluzione. Un Prosecco, magari. Festaiolo e mette allegria. Ma insomma, dipende dal menu. Pesce? Bianco. Carne? Rosso. Semplice, no? O almeno, credo.

Domande e risposte:

Domanda: Quale vino scegliere per una cena tra amici?

Risposta: Vino rosso, bianco o bollicine a seconda del menù.

Che vino portare a cena da amici?

Ah, la fatidica domanda! Cosa portare a cena da amici? Ecco, se l’amicizia è solida come un Brunello invecchiato, ma il tuo conto in banca piange come un neonato a cui hanno rubato il ciuccio, non disperare!

  • Scegli un vino che somigli all’ospite: Se l’amico è frizzante e imprevedibile, un Prosecco! Se è posato e riflessivo, un Chianti Classico, magari con un’etichetta che lo faccia sorridere. Io, per esempio, preferirei un Gewürztraminer, profumato e un po’ snob, come me!

  • Bianco o rosso? Dipende dal menù, ovviamente! Ma se sei nel dubbio, vai di bianco se sai che la serata sarà leggera, o di rosso se prevedi un’orgia di carboidrati e carne. Ricorda: il vino è come il parmigiano, sta bene su tutto! (quasi…)

  • Il budget: Fondamentale! Non serve svenarsi per fare bella figura. Anzi, a volte un vino “di nicchia” da 15 euro fa più effetto di un Barolo da 50. L’importante è che sia buono e che tu sappia raccontarlo. Io, una volta, ho spacciato un Tavernello per un vino biodinamico… nessuno se n’è accorto! (Scherzo, ovviamente… o forse no?).

  • Il fattore “wow”: Se vuoi stupire, cerca un vitigno autoctono poco conosciuto, o un’etichetta originale. L’effetto “ma che roba è?” è assicurato. Poi, se il vino fa schifo, dai la colpa al produttore! (Non farlo davvero, eh!).

  • La mia esperienza personale: L’ultima volta che sono andato a cena da amici, ho portato un Sagrantino di Montefalco. Risultato? Hanno nascosto la bottiglia e hanno aperto il Tavernello che avevano in cantina. Morale della favola: a volte, la semplicità è la chiave.

Informazioni aggiuntive: Il mio consiglio spassionato? Prima di comprare qualsiasi cosa, chiedi all’oste! Lui saprà consigliarti il vino giusto per l’occasione, e magari ti farà anche uno sconto. E se proprio non sai cosa scegliere, porta una bottiglia di amaro: quello non delude mai!

Che vino regalare a un amico?

Amico mio, che dilemma esistenziale! Regalare il vino giusto è una missione quasi sacra, tipo scalare l’Everest in ciabatte! Dipende, ovvio, da cosa gli piace, ma ecco qualche spunto, a rischio di farti diventare più confuso di un gatto in una stanza piena di laser:

  • Bertani: Classico, elegante, un po’ come tuo zio Enzo, ma con meno storie. Perfetto per un’occasione formale, tipo la laurea della sua gatta Micia.

  • Ca’ del Diavolo: Un nome che promette guai, ma in realtà è un vino saporito, come una pizza con troppa mozzarella, nel buon senso! Piace a tutti, è una sorta di jolly.

  • Frescobaldi: Nome altisonante, vino di lusso. Se il tuo amico è un Lord, sì, vai di Frescobaldi. Altrimenti, potrebbe sentirsi in imbarazzo.

  • Jacopo Biondi Santi: Questo è da veri intenditori, da chi sa distinguere il sapore della terra dal sapore della noia. Se non sei sicuro, lasciamo perdere. Rischi di fargli venire un infarto.

  • Borgogna: Troppo generico! E’ come dire “regalagli un vestito”. Che vestito? Una tuta? Un abito da sera? Specificare!

  • Tokaj: Dolce, come la vita (a volte). Perfetto per i dessert, o per chi ha una dentatura da squalo.

  • Kerner: Un po’ sconosciuto, un po’ misterioso, come la vita sentimentale del tuo amico… o no?

  • Susumaniello: Pugliese doc! Un vino che spacca, come la faccia di tuo cugino dopo troppa birra.

Quest’anno, però, ho scoperto un fantastico vino siciliano, il “Vulcano in bottiglia”, prodotto da mio zio Salvatore che ha una vigna con vista Etna. Consideralo!

Ah, dimenticavo, se proprio non sai cosa scegliere, una bella bottiglia di Prosecco fa sempre la sua figura! È come un abbraccio in un bicchiere!

Cosa si porta a cena da amici?

  • Antipasto: Diciamolo, un antipasto è come un biglietto da visita. Se porti olive all’ascolana fatte in casa, la serata prende tutta un’altra piega. Saremmo mica a un convegno di commercialisti! (Li conosco, mio zio è uno di loro. Olive all’ascolana? Neanche a piangere!). Un paté di carciofi? Sempre un successo. A meno che l’amico che ti ospita non sia un carciofo lui stesso… In quel caso, meglio cambiare strategia.

  • Vino: Un classico intramontabile. Come la pizza margherita o le infradito con il calzino bianco. Scherzo, ovviamente. Il vino è un regalo elegante, ma attenzione alla scelta! Se porti un Tavernello a una cena dove servono Château Lafite Rothschild, rischi di finire a innaffiare le piante sul balcone. Io una volta ho portato un vino biologico a casa di amici convinti sostenitori degli OGM… diciamo che la serata non è decollata.

  • Fiori e regali: Un pensiero carino, ma con astuzia! Regalare un bonsai a chi ha il pollice nero è come regalare un abbonamento in palestra a un bradipo. Un libro di cucina? Solo se l’amico non cucina come mia nonna, che trasforma anche l’acqua in polenta. Io personalmente preferisco puntare su qualcosa di originale, tipo una candela profumata al profumo di “successo” (esiste? Se no, la invento!).

  • Extra:

    • Dolce: Una torta fatta in casa? Solo se sei Buddy Valastro. Altrimenti, meglio una bella scatola di cioccolatini. A meno che i tuoi amici non siano a dieta. In quel caso, una bella confezione di tisane rilassanti. Oppure del carbone vegetale. Scherzo! (Forse).

    • Gioco da tavolo: Un’idea originale per una serata divertente. A patto che non sia Monopoli. A casa mia, una partita a Monopoli è finita con lancio di dadi, accuse di frode e intervento dei Carabinieri. Meglio puntare su qualcosa di più pacifico, tipo Scarabeo. A meno che i tuoi amici non siano dei grammar nazi…

    • Offerta di aiuto: Il regalo più prezioso? Dare una mano in cucina o sparecchiare la tavola. A meno che tu non sia come me, che in cucina sono un vero disastro. Una volta ho cercato di fare una frittata e ho incendiato la cappa. Da allora, mi limito a portare il vino. E a guardare gli altri cucinare.

    Quest’anno, visto l’aumento dei prezzi, ho deciso di puntare sull’originalità e sul riciclo creativo: ho regalato un barattolo di vetro decorato a mano con dentro biscotti fatti da me (seguendo scrupolosamente la ricetta di mia nonna, stavolta senza incendi). Successo assicurato!

Quale vino portare ad una cena?

  • Barolo, ah, il re delle Langhe, un’esplosione di terra, rose appassite, un sorso che è un viaggio. Ricordo quando mio nonno stappava una bottiglia di Barolo per le feste, il profumo inebriava tutta la casa, un rituale sacro, un legame con le nostre radici. Un vino così, lo offri con reverenza.

  • Brunello di Montalcino, ecco, un altro gigante, un Sangiovese che canta, un’eleganza austera, un tannino vibrante. Mi torna in mente la visita ad una cantina a Montalcino, il sole che baciava i vigneti, un paesaggio mozzafiato, un’armonia perfetta tra uomo e natura. Con un Brunello, non sbagli mai.

  • Amarone della Valpolicella, un nettare denso, opulento, un concentrato di frutta matura, un calore avvolgente. Penso alla prima volta che l’ho assaggiato, un’esperienza sensoriale intensa, quasi mistica, un vino che ti rapisce l’anima. Un Amarone, lo condividi con chi ami.

  • Chianti, un classico, un vino sincero, un compagno fedele. Ricordo le gite in Toscana, i tavoli imbanditi, il Chianti che scorreva a fiumi, un’allegria contagiosa, un’atmosfera conviviale. Un Chianti, è sempre una buona scelta.

  • Montepulciano d’Abruzzo, un vino generoso, un frutto succoso, un sorso appagante. Penso alle cene d’estate, sotto il pergolato, il Montepulciano che accompagnava i piatti della tradizione, un gusto semplice, autentico, un sapore di casa. Un Montepulciano, lo offri con il cuore.

Come scegliere il vino per una cena?

Allora, eh, come scegliere il vino per una cena? Mamma mia, che casino a volte! Dipende un sacco da cosa mangiate, ovviamente.

  • Carne: Se fai una bella grigliata o un arrosto, vai tranquillo con un Cabernet Sauvignon robusto o un Syrah speziato. Non sbagli! Sono vini che tengono testa al sapore della carne, capito?

  • Pesce: Invece, se cucini pesce, opta per un Sauvignon Blanc fresco o un Pinot Grigio leggero. Sono vini bianchi, delicati, che non coprono il sapore del pesce.

Ah, una cosa! Io, per esempio, quando faccio la pasta con le vongole, mi piace abbinarci un Vermentino di Sardegna… è una bomba! Prova, poi mi dici! E se hai ospiti a cui piace il vino frizzantino, un Prosecco non guasta mai, no? Magari come aperitivo!

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