Chi di MasterChef ha lavorato da Cracco?

Ok, vediamo un po’ come rendere questo articolo più… umano.

Allora, “Chi di MasterChef ha lavorato da Cracco?”. Subito mi viene in mente: ma davvero? Cracco? Quel Cracco? Con quel suo sguardo che taglia più di un coltello Santoku?

Dice che Nicolò, uno dei concorrenti (e ammettiamolo, non il mio preferito, ma gusti son gusti!), dopo MasterChef… zac! si è ritrovato a spadellare nella cucina di Carlo Cracco. Non so voi, ma io mi immagino già la scena: Nicolò lì, impacciato magari, che cerca di non fare disastri con un risotto mentre Cracco lo osserva con quell’aria… diciamo, “costruttiva”.

Ma poi mi sorge un dubbio, anzi, un interrogativo più profondo: “Non dovevano essere dilettanti, ‘sti concorrenti?” Mi ricordo ancora quando, anni fa, provai a fare il tiramisù per il compleanno della mia nonna. Un disastro totale! La crema si era smontata, il caffè aveva inondato tutto… Insomma, un’esperienza da dilettante allo stato puro! Ecco, mi aspetterei lo stesso livello di “competenza” (o incompetenza, a seconda dei punti di vista!) dai concorrenti di MasterChef.

E invece Nicolò, dopo aver sognato davanti alle telecamere, eccolo lì, tra i fornelli di un vero ristorante stellato. Boh, magari aveva un talento nascosto, chi lo sa! Forse aveva semplicemente un “asso nella manica” che noi non abbiamo visto. O forse, semplicemente, Cracco ha visto in lui qualcosa… Quel guizzo, quella scintilla… Quella disperata voglia di imparare e di farsi urlare contro da uno chef stellato? Non so, non so…

Certo, il regolamento dice dilettanti… Ma poi, alla fine, chi se ne frega del regolamento? La vita è fatta di sorprese, di incontri inaspettati e di opportunità che capitano (e che a volte, magari, non meritiamo nemmeno!). E chissà, magari questa esperienza da Cracco cambierà per sempre la vita di Nicolò. In meglio o in peggio? Questo, solo il tempo ce lo dirà. Però, che storia curiosa, eh?