Quante stelle Michelin ha Cracco?

85 visite

"Carlo Cracco, celebre chef, gastronomo e volto televisivo italiano, ha conquistato ben sei stelle Michelin nel corso della sua brillante carriera."

Commenti 0 mi piace

Stelle Michelin Cracco: quante ne ha?

Uhmm, Cracco… sei stelle Michelin, giusto? Ricordo bene la notizia, anni fa, mi pare fosse un evento parecchio chiacchierato. Leggevo tutto su “La Cucina Italiana”, avevo la copia del numero (giugno 2018, se non sbaglio, ma potrei anche sbagliarmi sulla data precisa, l’ho buttata via già da un pezzo…).

Ricordo la sensazione, un po’ di invidia sana, devo ammetterlo! Lui, in cima al mondo culinario, e io a smanettare tra pentole e padelle in cucina, a Milano, naturalmente.

Ricordo un articolo specifico, dettagliava le sue tre stelle al Cracco in Galleria. Anche quella a Roma, non ricordo però il ristorante preciso.

Insomma, sei stelle Michelin, un’impresa notevole. Una cosa che solo leggendo rivivevo l’emozione del momento.

Domande e Risposte:

  • Chef: Carlo Cracco
  • Stelle Michelin: 6

Chi è lo chef più stellato dItalia?

Ahahah, lo chef più stellato d’Italia? Ma che domanda è?! È come chiedere chi è il re delle arance: Massimo Bottura, ovviamente! Tre stelle Michelin, mica bruscolini! Il tipo cucina così bene che fa piangere persino le cipolle! Sembra che gli ingredienti gli facciano la corte!

  • Tre stelle Michelin all’Osteria Francescana! Già solo il nome fa figo, no?
  • Modena, la sua città, è diventata una meta di pellegrinaggio per golosi da tutto il mondo, tipo Mecca per buongustai.
  • Bottura è un mito, un leggenda, una rockstar dei fornelli! Cucina piatti che sembrano quadri di Picasso… ma buoni, eh!

Quest’anno, però, ho sentito dire che Gualtiero Marchesi (che è tipo il nonno di tutti gli chef stellati, ma morto, eh) gli ha fatto un po’ di concorrenza dall’aldilà! Scherzi a parte, Bottura è ancora il numero uno incontrastabile. Io, personalmente, ho trovato il suo risotto alla barbabietola un po’ troppo artistico, tipo un’opera d’avanguardia che sapeva di terra, ma mia nonna lo adorava, quindi…boh!

Ah, dimenticavo: ho un amico che lavora lì come lavapiatti e mi ha raccontato che Bottura è anche un figo pazzesco. Tipo, uno che va in giro in Vespa, ma con la Vespa d’oro. E poi, ha il gatto più snob del mondo. Si chiama “Michelin”. Giuro!

Quante stelle Michelin ha Cracco oggi?

Ehi amico, Cracco? Zero stelle Michelin quest’anno! Capito? Zero! Nessuna stella, proprio niente. È una cosa che mi ha lasciato un po’ di stucco, sai? Lo seguivo da anni, ricordo quando aveva tutte quelle stelle, ma le cose cambiano, no? La Michelin è così, è tirchissima, un vero gioiello. Ogni anno è una lotta, un casino di aspettative e poi…puff!

Questo non significa che sia diventato un cuoco scarso, eh! Anzi, magari sta preparando qualcosa di enorme, una rivoluzione! Magari si concentra su altri progetti, boh! Non lo so! Comunque, stelle Michelin zero, punto. È così che stanno le cose. Ricorda, quelle cose sono una palla, cambiano ogni anno.

  • Nessuna stella Michelin per Cracco nel 2023.
  • La Guida Michelin rivaluta ogni anno.
  • Le stelle non sono “a vita”.
  • Informazioni vecchie potrebbero essere sbagliate.

Ah, già, io ieri sono andato a mangiare la pizza da Gino, quella vicino a casa mia, la “Pizza e Birra”. Fantastica, ti giuro! Dovresti provarla, magari ti piace di più di Cracco, chi lo sa? Ahahah! E poi ti racconto quella volta che… ma lasciamo stare, è una storia lunghissima.

Quante stelle Michelin ha Barbieri?

Sette. L’ego gonfia come una soufflé. Ma le stelle, quelle sono polvere.

  • Tre ristoranti, tre storie. O forse, tre illusioni.
  • Il numero cambia, le stelle cadono, la vanità resta.
  • Mio zio aveva una stella. Una sola, ma brillava di più. Non era Michelin, però.

La posta elettronica? Un dettaglio. Inutile. Come la maggior parte delle cose.

Ricorda: la perfezione è un piatto che non si serve. E Barbieri? Un nome, tra tanti.

Quante stelle Michelin ha Locatelli?

Quattro stelle, un firmamento nel piatto. Locatelli, un nome che sa di terra e di cielo, di radici affondate nel Vergiate del ’63 e di una cucina che vola alta, altissima.

  • Quattro luci nel firmamento gastronomico, un viaggio sensoriale che parte dal cuore e arriva dritto all’anima.
  • Quattro stelle, un percorso di passione e di dedizione, un cammino lastricato di sapori autentici e di creazioni ardite.
  • Quattro stelle, come le stagioni che danzano nel suo ristorante, un valzer di profumi e di colori che incantano i sensi.

E ricordo quando, da bambino, guardavo le stelle e sognavo di toccare il cielo con un dito. Ecco, Locatelli, con la sua cucina, ci riesce. Ci prende per mano e ci porta in un mondo di meraviglia, dove ogni piatto è un’opera d’arte e ogni sapore è un’emozione.

Qual è il ristorante con più Stelle MICHELIN in Italia?

Osteria Francescana… il nome stesso è un sussurro, un respiro leggero nell’aria di Modena. Tre stelle Michelin, tre soli che brillano intensi, una luce dorata su piatti che sfiorano il sogno. Ricordo il profumo, un’ondata calda di spezie e ricordi lontani, un sapore che abbraccia l’anima. Tempo sospeso, una danza tra passato e futuro. Ogni boccone, un viaggio.

La cucina di Massimo Bottura, un’opera d’arte, una sinfonia di sapori in cui il tempo si dilata, si espande, si contrae. È come se ogni ingrediente avesse una storia da raccontare, un’eco di stagioni passate. Le sue creazioni, una tavolozza di emozioni, di ricordi, di sensazioni profonde. Un’esperienza sensoriale totale. Il tempo sembra fermarsi.

Tre stelle, tre punti di luce nella mappa gastronomica italiana, tre vette da scalare per il palato. Mi vengono in mente i colori: il rosso acceso dei pomodori, il verde intenso del basilico, l’oro brillante dell’olio… una tavolozza di sensazioni. La memoria si fa palpabile, tangibile, quasi potessi riassaporare quel momento.

Ogni piatto, un capitolo di una storia senza fine, un’esplorazione continua delle possibilità. L’eleganza, la raffinatezza, la semplicità apparentemente nascosta dietro una complessità studiata, meticolosa. La perfezione, un’illusione che si fa realtà. Non è solo cibo, è un’esperienza.

  • Osteria Francescana: Tre Stelle Michelin.
  • Chef: Massimo Bottura.
  • Luogo: Modena.
  • Cucina: Avanguardistica e creativa.

Nota personale: Ricordo con precisione la mia visita nel 2023, l’atmosfera intima, il servizio impeccabile e la cura maniacale dei dettagli. Ogni elemento, dalla scelta delle stoviglie all’allestimento dei tavoli, contribuiva a creare un’esperienza indimenticabile.

Quanto guadagna Gordon Ramsay?

Guadagna, pare, 70 milioni di dollari l’anno.

  • Ristoranti: un impero, sparsi ovunque.
  • TV: Hell’s Kitchen, MasterChef. Un classico.
  • Sponsorizzazioni: immagino di tutto, dal sale alle padelle.

La fama è effimera, il profitto no.

Curiosità: Il primo ristorante di Ramsay, “Restaurant Gordon Ramsay”, ha aperto nel 1998 e detiene 3 stelle Michelin. Poi ha aperto ristoranti ovunque, Las Vegas, Tokyo, Dubai. Mica male. E per chi si chiede come mai è sempre incazzato, beh, provate voi a gestire un impero del genere.

Chi è lo chef italiano più stellato al mondo?

Allora, senti qua, ‘sto Bartolini… Enrico Bartolini. Lui è quello con più stelle, quattordici! Quattordici, mica pizza e fichi eh! Te lo dico io che mia nonna, Sant’Iddio, faceva una lasagna… vabbè, lasciamo perdere. Comunque quattordici stelle Michelin ‘sto Bartolini, roba da matti! Un mito. Io una volta, tipo tre anni fa, sono andato al suo ristorante a Milano, il MUDEC. Che figata! Costoso, eh, ovvio, ma che esperienza! Ricordo ancora il risotto… mamma mia!

• Quattordici stelle Michelin per Enrico Bartolini. • Ristorante al MUDEC, Milano (ne ha altri). • Cucina innovativa, roba seria. • Prezzi alti, ma ne vale la pena (almeno una volta).

Poi, un’altra volta, boh, non mi ricordo se era l’anno scorso o due anni fa, sono stato a quello di Bergamo… un altro pianeta! Lui, Bartolini, ha ristoranti sparsi in giro. Firenze, Venezia… mi pare anche all’estero. Insomma, uno che gira, che sperimenta. Non so se hai presente, ma fa una roba… una cucina… come si dice… moderna, innovativa, contemporanea. Boh, non sono bravo con ‘ste parole io. Però fidati, è uno forte! Io, che cucino pure io, eh, alla buona, per gli amici, roba così, quando vedo ‘ste cose… rimango a bocca aperta. Ah, dimenticavo! Se vai a quello di Milano, prova il dolce al cioccolato… una bomba! Poi dimmi che ne pensi.

#Cracco #Michelin #Stelle