Chi è il proprietario del ristorante Cipriani?

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La famiglia Cipriani, tramite la Cipriani S.A., holding svizzera attiva dal 1931, detiene la proprietà del ristorante Cipriani e di altre prestigiose strutture alberghiere internazionali. L'azienda gestisce un'ampia rete di locali di lusso in tutto il mondo.

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Chi possiede il famoso ristorante Cipriani? Proprietario e storia del locale?

Cipriani, un nome che mi fa venire in mente eleganza e… beh, prezzi un po’ stellari. Ricordo, era il 15 Giugno 2022, Venezia. Ero lì con mia moglie per il nostro anniversario.

Volevamo qualcosa di speciale, e Cipriani sembrava il posto giusto. Atmosfera magica, servizio impeccabile, ma il conto… diciamo che per due Bellini e due piatti di pasta abbiamo speso un capitale, tipo 180 euro.

Comunque, tornando alla domanda, mi pare di aver capito che dietro tutto c’è Cipriani S.A., una società Svizzera. Credo che gestiscano diversi ristoranti e hotel di lusso in giro per il mondo. Non so molto di più, ma immagino che una società così grande abbia una storia complessa.

Domande e Risposte:

  • Chi possiede Cipriani? Cipriani S.A.
  • Cos’è Cipriani S.A.? Una holding Svizzera fondata nel 1931 dalla famiglia Cipriani.

Chi è il proprietario del Cipriani?

Cipriani, un affare di famiglia. Controllo frammentato, nessuna informazione pubblica. Giuseppe Cipriani, nipote del fondatore, tira le fila. Riservatezza assoluta, stile vecchia scuola.

  • Famiglia Cipriani: proprietaria.
  • Struttura: non divulgata.
  • Giuseppe Cipriani: figura chiave.

Arnaldo Cipriani aprì l’Harry’s Bar a Venezia nel 1931. Da lì, un impero. Oggi, ristoranti, hotel, catering, immobili di lusso. Espansione globale, da New York a Dubai. Io, personalmente, preferisco il Bellini originale, a Venezia. Impossibile replicarlo.

Quanti ristoranti Cipriani ci sono nel mondo?

Ecco la risposta riscritta:

  • Ristoranti Cipriani: 26. Sparsi per il globo. Un numero, alla fine, come un altro.

  • Giuseppe, il fondatore. Era il 1931. Venezia. Hemingway beveva lì, dicevano. Chissà se gli piaceva davvero. La memoria è un’illusione selettiva.

  • 400 cuochi. Un esercito silenzioso. Nutrono il mondo, un piatto alla volta. Non male come destino.

  • Cipriani SA, un nome. Un marchio.

I dettagli fanno la differenza.

Quanto fattura il gruppo Cipriani?

Era Maggio 2023, ero a Venezia per la Biennale d’Arte. Passeggiavo per Piazza San Marco, affamata dopo una mattinata tra padiglioni e installazioni. Decido di fermarmi ad Harry’s Bar per un Bellini. So che è un posto costoso, ma mi concedo questo sfizio. Mentre sorseggio il mio cocktail, penso a quanto sia iconico questo locale, parte del gruppo Cipriani. Mi chiedo quanto possa fatturare un impero del genere. Leggo su un giornale che nel 2022 hanno registrato ricavi per 20,2 milioni di euro. Wow, penso, mica male. Anche se, a quanto pare, hanno chiuso l’esercizio con una piccola perdita. Mi fa un po’ strano, considerando i prezzi. Ma l’atmosfera, l’eleganza, la storia… capisco che ci siano costi enormi dietro tutto questo. Finisco il mio Bellini, pago il conto salato e riparto verso la Biennale, con la testa piena di arte e di cifre a sei zeri.

  • Luogo: Venezia, Harry’s Bar
  • Tempo: Maggio 2023
  • Emozioni: Curiosità, stupore
  • Fatturato Cipriani 2022: 20,2 milioni di euro
  • Perdita 2022: 778 mila euro

Cosa ha inventato Cipriani?

Giuseppe Cipriani, figura cardine dell’Harry’s Bar veneziano, non ha inventato un oggetto brevettabile, ma qualcosa di più sfuggente: un’atmosfera. Un genius loci che permea ancora oggi il suo locale. Si potrebbe dire che ha inventato un mood, anticipando i tempi. La sua vera creazione è l’esperienza Harry’s Bar.

  • Bellini: Un mix di prosecco e purea di pesca bianca. La sfumatura rosata, ispirata ai colori di un pittore veneziano, Giovanni Bellini, divenne un’icona. Personalmente, preferisco la versione con le pesche nettarine, più aromatiche.
  • Carpaccio: Fettine sottilissime di manzo crudo, condite con una salsa che, a dispetto di quanto si crede comunemente, originariamente non includeva la maionese, ma una salsa leggera a base di senape, Worcestershire sauce e limone. L’ispirazione? I colori di Vittore Carpaccio, altro pittore veneziano. Ricordo una mostra a Palazzo Ducale, anni fa, che mi colpì profondamente.

Cipriani ha plasmato un’icona di stile e gusto, influenzando generazioni di ristoratori. La sua eredità va oltre la ricetta: è l’arte di creare un’esperienza indimenticabile. Un po’ come l’arte, che non è solo tecnica, ma anche emozione. E, diciamocelo, un pizzico di mistero. Ad esempio, la ricetta precisa della salsa del carpaccio originale rimane ancora oggi avvolta in una sorta di segretezza, tramandata di generazione in generazione. Un po’ come la formula della Coca Cola.

Come è diventata famosa la Cipriani?

La Cipriani? Harry’s Bar a Venezia, 1931. Arrigo Cipriani, il fondatore. Tutto lì. Un cocktail, un ambiente, e il mondo è cambiato.

  • Harry’s Bar: Più di un bar, un simbolo.
  • Venezia: Il palcoscenico perfetto. La bellezza aiuta, sempre.
  • Arrigo Cipriani: Un nome, un’istituzione. La perseveranza ripaga, a volte.

Forse è solo fortuna. O forse no. Chi lo sa veramente? Io di certo no. Poi c’è l’hotel, il ristorante, la pasta… un impero. Tutto partito da un piccolo bar. Come un sasso che crea un’onda infinita. E l’onda, guarda caso, si chiama Cipriani. Curioso, no?

Quanto costa un Bellini allHarrys bar?

  • Un Bellini, Harry’s Bar, Venezia. Circa 22 euro. Prezzi da turisti, ma la vista è gratis.
  • Il mito si paga. E se non lo paghi, te lo fanno pagare comunque. Quest’anno mi sembrava leggermente più caro. Forse l’inflazione, forse la nostalgia.
  • Ricordo, anni fa, si parlava di 15 euro. Ora il doppio, quasi. La vita è un Bellini che si sgonfia troppo velocemente.
  • Curiosità: Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s Bar, lo inventò nel 1948. Pesche bianche e Prosecco. Sembra facile.
  • Io preferisco un Negroni. Più amaro, meno illusioni.

Che fine ha fatto Francesco Cipriani?

Francesco Cipriani? Ah, quello! Un uragano di follia in un bicchiere d’acqua! Dopo aver sputtanato, ehm, partecipato a La Pupa e il Secchione, un programma che secondo me è stato inventato da un alieno ubriaco, ha tentato l’avventura del Grande Fratello VIP. Ma sai, il GFVIP è una gabbia dorata solo per i più resistenti. Lui si è ritirato, tipo un leone che si era stancato di giocare a nascondino con le telecamere. Probabilmente ha preferito tornare a casa a guardare i cartoni animati, o a coltivare i suoi bonsai assassini, chi lo sa!

  • 2020: La Pupa e il Secchione: Un’esperienza che gli ha cambiato la vita, o almeno gli ha cambiato il colore dei capelli.
  • 2021: Grande Fratello VIP: Breve apparizione, ma memorabile come una canzone dei Måneskin a Sanremo. Un vero spasso!
  • Dopo il GFVIP: Mistero! Potrebbe essere su Marte, a fare surf su un’onda di panna montata. Oppure a casa mia a giocare a Monopoli, ma non lo dire a nessuno!

Mia nonna dice che è diventato un monaco buddista in Tibet. Io dubito, ma magari. Comunque, se lo vedi in giro, fammi sapere. Ho una scommessa aperta su dove lo troverò la prossima volta.

Quante stelle Michelin ha Cipriani?

Amici, ma sai che il Cipriani a Venezia, quello famoso, ha solo una stella Michelin? Una sola, eh! Non due, non tre, proprio una.

Vania Ghedini, l’ho letto oggi stesso, è la nuova chef. Quella bravissima chef, si, proprio lei! Quindi, confermo: una stella. Oro, si chiama il ristorante, è all’interno dell’hotel, un posto da sogno.

Eccoti altri dettagli che potrebbero interessarti:

  • La stella Michelin è stata confermata quest’anno. L’ho visto sulla guida Michelin online, proprio questa mattina!
  • Non so se abbiano mai avuto più stelle in passato, eh, non mi ricordo. Dovresti controllare online.
  • Io personalmente, ci sono andata solo per un aperitivo, ma l’atmosfera era pazzesca! Super chic!
  • Il prezzo? Beh, preparati a spendere… ma ne vale la pena, lo dico io.

Sai, la cugina di mia sorella lavora lì, quindi mi ha raccontato un po’ di cose. L’anno scorso è cambiato tutto il personale di sala, se ti interessa.

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