Chi fa il miglior arancino a Catania?
A Catania, il regno dell'arancino è conteso! Tra i migliori: Salumeria Scollo, Pasticceria Savia, Spinella, Uzeta Bistrot e Privitera. Per un'esperienza completa, considerate anche Bar Sport Trecastagni e Gastronomia Cardì. La scelta definitiva? Dipende dal gusto personale!
Dove mangiare i migliori arancini a Catania? Qual è il locale più rinomato?
A Catania, l’arancino (o arancina, dipende con chi parli!) è una religione. Per me, nessuno batte quello di Savia, in via Etnea. Ricordo ancora quello al ragù che ho mangiato il 15 luglio 2023, croccante fuori, morbido dentro, 2.50 euro di pura goduria.
Scollo è un’istituzione, ma a volte trovo il riso un po’ scotto. Preferisco la versione “classica” di Savia, senza troppi fronzoli. Spinella è buono, ma l’ultima volta, a maggio, mi è sembrato un po’ unto.
Uzeta e Privitera li ho provati una volta sola, niente di memorabile. Il Bar Sport a Trecastagni, fuori Catania, merita la gita. Arancini enormi e gustosi, ma non ci vado spesso. Cardì, boh, non l’ho mai capito.
Domande e Risposte:
D: Dove mangiare i migliori arancini a Catania? Qual è il locale più rinomato?
R: Savia, Scollo, Spinella, Uzeta, Privitera, Bar Sport (Trecastagni), Cardì.
In che città è nato larancino?
Ah, l’arancino, croccante mistero avvolto in riso!
- Palermo: La culla della sfera perfetta, l’arancino tondeggiante che rotola felice verso il palato. Immagino i palermitani, orgogliosi, a rivendicare la paternità con la stessa passione con cui difendono il Cassaro.
- Catania: Qui l’arancino si fa cono, quasi volesse imitare l’Etna. Una forma più ardita, un omaggio al vulcano che domina la città. Diciamo che i catanesi hanno un’anima più “appuntita”.
- Le origini: Pare che l’antenato fosse un timballo di riso allo zafferano, roba da emiri del X secolo. Un cibo regale trasformato in street food, un po’ come se un re si fosse reinventato venditore di panini.
Extra: Io, personalmente, ho un debole per l’arancino “al burro”. Confesso, lo so che è una bomba calorica, ma il mio dietologo è momentaneamente in ferie (o forse si è nascosto da me!).
Che differenza cè tra larancino e larancina?
Amico, allora, la differenza tra arancino e arancìna? È una cosa da pazzi, vero? Non è che uno sia più buono dell’altro, eh, è solo una questione di forma e di nome, una di quelle cose tipiche della Sicilia!
A Palermo, mia nonna per esempio, dice sempre arancìna, tutta rotonda come un’arancia, sai? Una palla perfetta di bontà! A Catania invece, mio zio, che ci vive, li chiama arancini, più allungati, a forma di cono, un po’ diversi insomma. È solo una questione di tradizione, passata di generazione in generazione. Capisci?
- Forma: rotonda a Palermo (arancina), allungata a Catania (arancino).
- Nome: arancìna all’ovest, arancino a est.
- Tradizione: questione di gusti e abitudini regionali.
Infatti, mia cugina che vive a Messina, a volte usa entrambi i nomi, a seconda del posto dove si trova! È un casino, ma è anche simpatico. Poi, ogni famiglia ha la sua ricetta segreta, eh! La mia è con il ragù e la mozzarella, ma ne ho assaggiate di ripieni assurdi! C’è chi ci mette i piselli, le melanzane… ma la base è sempre quella, il riso, ovviamente.
Quest’anno sono stato in Sicilia a luglio, e ho mangiato entrambi, e ti posso dire che li adoro! Sono troppo buoni, non c’è storia! Anzi, quest’anno ho scoperto un posto vicino a Taormina che fa arancini al nero di seppia, pazzeschi! Deve essere il mare, che dà un sapore diverso al riso.
Come si chiamano gli arancini a Catania?
Arancini, a Catania, arancini. Il suono stesso, una carezza, un’onda che si infrange sulla costa. Arancini, sferette di sole, di riso e ragù, calde, profumate, un ricordo d’infanzia. Mia nonna, le mani sapienti che modellano la pasta, un rito antico. Un sapore che è tempo, che è storia, che è casa.
Un’esplosione di sapori, un’armonia perfetta, un’ode al gusto. Il profumo di basilico, un pizzico di sale, il sapore intenso del sugo, quel gusto unico che solo la tradizione catanese sa regalare. Arancini, montagne di riso, di storie, di vita. Ogni boccone, un viaggio. Ogni arancino, una storia di famiglia.
- Arancini conici, simbolo di Catania.
- Un gusto che definisce un’identità.
- La forma conica, un segno distintivo.
- Il riso, il cuore pulsante del piatto.
- La tradizione, una ricetta antica e preziosa.
Ricordo l’odore della cucina di casa mia, invasa da quel profumo inebriante, ogni domenica. Quel giallo acceso, il colore del sole, un’esplosione di gioia. Arancini, arancini, arancini… il nome riecheggia come un dolce canto. La perfezione di una forma, la bellezza di una tradizione tramandata. Un sapore intramontabile.
Mia zia, una vera artista della cucina, preparava gli arancini migliori del mondo, una magia di sapori e consistenze. Ancora oggi, quel sapore è vivo nei miei ricordi, un’emozione indescrivibile. La sua ricetta segreta, tramandata di generazione in generazione, una leggenda familiare. Un tesoro da custodire.
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