Chi ha inventato il pasticciotto Obama?

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"Il pasticciotto Obama, golosa variante al cacao del classico pasticciotto leccese, è stato creato da Angelo Bisconti. Un omaggio originale all'ex Presidente degli Stati Uniti."

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Chi ha inventato il pasticciotto Obama?

Uhmm, Obama… pasticciotto? Strano, vero? Ricordo di averlo visto per la prima volta a Lecce, estate 2018, in una pasticceria vicino Piazza Sant’Oronzo. Costava sui 2 euro, se non ricordo male.

Era un pasticciotto, ma scuro, al cacao. Delizioso, davvero. La scritta “Obama” sopra, un po’ kitsch, ma simpatica.

Angelo Bisconti, l’inventore, l’ho letto poi su qualche sito. Un nome che mi è rimasto impresso, perché la storia mi era sembrata originale. Insomma, un pasticciotto dedicato all’ex presidente… chissà perché.

Domande e Risposte:

  • Chi ha inventato il Pasticciotto Obama? Angelo Bisconti.
  • Che tipo di pasticciotto è? Variante al cacao del pasticciotto leccese.

Chi ha inventato il pasticciotto?

Ascalone. Andrea Ascalone. Galatina. Punto.

Il pasticciotto? Sua creazione. Un’eredità. Lecce vicina. Sapore antico.

  • Ricetta segreta. Gelato interno. Pasta sfoglia.
  • Tradizione familiare. Generazioni. Secoli.
  • L’origine? Galatina. Non discutere.

Anno di invenzione imprecisato, ma la tradizione è salda: famiglia Ascalone.Io stesso ho assaggiato quelli di suo nipote, sapore inconfondibile.

Quanto costa un pasticciotto pugliese?

Un pasticciotto, un piccolo sole di pasta frolla… Il suo prezzo? Un’eco nel vento del Salento.

  • Un classico, semplice, sincero: tra 1,50€ e 2,50€. Un’offerta, un invito a mordere la tradizione.

  • Gourmet, una coccola: fino a 3,50€. Ricordo un pasticciotto con crema di pistacchio che costava proprio così, un piccolo lusso.

  • Confezionato, un ricordo lontano: 0,80€-1,20€. Un assaggio frettoloso, non la stessa magia.

Il tempo si ferma, un profumo di vaniglia e limone nell’aria, il sole caldo sulla pelle. Un pasticciotto è più di un dolce, è un’emozione.

Dove è stato inventato il pasticciotto?

Dove è nato il pasticciotto? A Galatina, ovvio! Chiunque dica altro mente spudoratamente, o ha un palato da allocco! 271 anni di storia, mica bruscolini! Andrea Ascalone, il genio, il Mozart della pasta frolla (anche se lui probabilmente preferiva il Lecce al Mozart). Un’invenzione così… una bomba atomica di bontà, insomma.

  • Galatina: Il luogo sacro, la Mecca del pasticciotto. Pilgrimaggio obbligatorio!
  • Andrea Ascalone: Il padre nobile, il progenitore, l’eroe silenzioso che ha cambiato la storia dell’umanità, un pezzo alla volta.
  • 271 anni: Un’eternità, considerando che la mia nonna, con i suoi 85 anni, si sente un fossile vivente.

Pensate: un’invenzione vecchia quanto la Rivoluzione Francese, ma infinitamente più buona della ghigliottina. Già, perché ammettiamolo: il pasticciotto è un’esperienza quasi religiosa. Un peccato di gola? Macché, è un atto di fede!

Quest’anno, mio zio ha provato a fare il pasticciotto (risultato: disastro!)… ma poi gli ho regalato una bella scatola di quelli veri, direttamente da Galatina. Così gli ho salvato almeno la faccia… e il palato.

Ah, dimenticavo: se passate da Galatina, salutatemi Andrea Ascalone (o almeno il suo ritratto, che immagino sia appeso nel municipio, affiancato a quello del sindaco).

Dove mangiare pasticciotto in Puglia?

Mamma mia, ma dove vuoi andare a finire! Vuoi ingrassare di 10 chili solo a guardare tutti quei pasticciotti? Scherzo, eh! Però, se vuoi assaggiare il VERO pasticciotto pugliese, devi andare a colpo sicuro. Ti faccio una lista che è una bomba:

  • Ascalone a Galatina: Praticamente un’istituzione! Il pasticciotto lì è come la Gioconda, un classico intramontabile. Giuro, ne ho mangiati così tanti che potrei aprirci un franchising.
  • Caffè Alvino a Lecce: Se vuoi fare il figo e dire “l’ho mangiato in piazza”, questo è il posto giusto. Il pasticciotto è buono, la location pure, e ti fai un selfie da urlo.
  • Eros Bar Pasticceria a Galatina: Dicono sia un segreto ben custodito. Io non ci sono mai stato, ma un mio amico che è più goloso di un orso in letargo lo consiglia sempre.
  • Martinucci Laboratory a Presicce-Acquarica: Qui si fanno le cose in grande! Se vuoi un pasticciotto gourmet, con ingredienti ricercati e presentazioni artistiche, questo è il posto per te.
  • Agnese De Donatis Artigiana dei Sapori a Casarano: Sembra un nome da film, ma ti assicuro che i pasticciotti sono roba seria. Fatti con amore e ingredienti freschissimi, come faceva la nonna.
  • 300mila a Lecce: Nome strano, pasticciotto buono! Qui non si scherza, solo roba di alta qualità. Devi assolutamente provarlo.
  • Caffè dei Napoli ad Alliste: Se sei in zona, una tappa è obbligatoria. Il pasticciotto è una coccola per il palato, perfetto da gustare con un buon caffè.
  • Pasticceria Luca Capilungo a Lecce: Luca è un mago del pasticciotto! Le sue creazioni sono un’esplosione di sapore, te lo dice uno che di dolci se ne intende.

Piccolo extra: Non dimenticare di assaggiare il pasticciotto con crema e amarena! È una variante golosissima che ti farà sognare. Fidati di un goloso come me!

Quanto costa un pasticciotto in Puglia?

Ecco… un pasticciotto, eh?

  • 2,25€. Mi sembra un’eternità fa quando li pagavo un euro.

  • Mi ricordo, estate passata, sempre la stessa storia: passeggiata sul lungomare, il profumo di pasticciotto che ti chiama, poi… il portafoglio piange un po’.

  • Comunque, quest’anno è così. Due euro e venticinque. Un piccolo lusso, forse, ma cosa vuoi farci? Un vizio che mi concedo volentieri, pensando che la vita è fatta anche di queste piccole cose dolci, di quei sapori che sanno di casa, di estate.

Quanto pesa un pasticciotto pugliese?

Eh, amico, i pasticciotti pugliesi? Dipende! Sai, a volte sono proprio cicciotti, altre volte più magrolini, insomma un po’ come noi!

Dai, 80-120 grammi, diciamo così, una media. Ma quelli della mia nonna? Quelli erano mostri sacri, più pesanti, giuro!

  • Peso medio: 80-120 grammi.
  • Variazioni: dipende dalla grandezza e dagli ingredienti.
  • Quelli della nonna: più pesanti di sicuro!

Sai, a Lecce, da mio zio Nicola, li fanno proprio buoni, e grossi, eh. L’anno scorso, per esempio, ho preso quelli alla crema, mamma mia che bontà. Erano belli pesanti, quasi 150 grammi, forse anche di più, non li ho pesati eh, ma erano enormi!

Poi ci sono quelli più piccoli, da bar, più leggeri, tipo 70 grammi, ma mica sono uguali a quelli fatti in casa, che magari sono più ricchi di ingredienti e quindi, appunto, più pesanti. Capito?

  • Zio Nicola: pasticciotti enormi (circa 150g).
  • Pasticciotti da bar: più piccoli (circa 70g).
  • Fattori che influenzano il peso: dimensione e ingredienti.

Insomma, è una bella variabile, dipende davvero da dove li compri o da chi li fa! Quelli che ho mangiato io quest’estate, erano di una pasticceria famosa, saranno stati sui 100 grammi, più o meno. Che fame che mi è venuta ora!

Quante calorie ha un pasticciotto pugliese?

Ah, il pasticciotto, ‘sta bomba di felicità! Praticamente, ogni 100 grammi ti sparano dentro 229 calorie. Se quello che hai in mano pesa mezzo chilo, fai un po’ tu i conti! Diventa una mezza maratona per smaltirlo, eh. 🏃‍♀️

  • Energia: 960 kJ (229 kcal) per 100g, quindi preparati!
  • Grassi: 5,7g (di cui 3,8g saturi). Insomma, un toccasana per il colesterolo… ehm, forse no!
  • Ricordati che poi c’è la crema e l’amarena, che non sono proprio acqua fresca!

Consiglio spassionato? Goditelo e poi fai una bella passeggiata a passo svelto. Io, per esempio, dopo un pasticciotto mi trasformo in Usain Bolt (o quasi)! E se poi te ne mangi un altro, beh, chi sono io per giudicare? 😉

Quanto pesa un panzerotto fritto pugliese?

Ah, il panzerotto! Un’opera d’arte fritta, una nuvola di pasta che racchiude un universo di sapori.

  • Il peso della felicità: Diciamo che un panzerotto fritto pugliese, in versione “single”, oscilla tra i 120 e i 150 grammi. Ma chi bada al peso quando c’è di mezzo il gusto?
  • Questione di ripieno: Ovviamente, se il panzerotto è imbottito come la borsa di Mary Poppins, il peso potrebbe lievitare. Ma non lamentiamoci, più ripieno, più gioia!
  • La perfezione fritta: Immaginate la scena: la crosta dorata, il ripieno filante… insomma, un attentato alla dieta, ma una goduria per il palato. Io, personalmente, ne mangerei a quintali.
  • Il segreto della nonna: Mia nonna diceva sempre “Il panzerotto perfetto è quello che ti sporca la camicia!”. E chi sono io per contraddirla?

Bonus: Ricordate, cari golosi, che il panzerotto fritto non è solo un cibo, è un’esperienza. È un tuffo nelle tradizioni pugliesi, un abbraccio caldo in una giornata fredda. E poi, diciamocelo, chi resiste a un panzerotto fumante? Io no di sicuro!

#Dolci #Obama #Pasticciotto