Chi ha inventato l'antipasto?

19 visite
Lantipasto, antenato dei piatti di oggi, nacque nellantica Roma. I Romani consumavano cruditè di verdura e frutta, spesso caramellata, come fichi, prima del pasto principale.
Commenti 0 mi piace

L’Antico Precursore dell’Antipasto: Un Viaggio alle Origini

L’antipasto, un elemento fondamentale dell’odierna esperienza culinaria, ha origini antiche che risalgono all’antica Roma. Gli antichi Romani avevano un debole per le “gustatio”, un termine latino che significa “degustazione”, e che in effetti rappresentava la prima portata dei loro sontuosi banchetti.

Gli ingredienti principali di queste gustatio erano le crudité, verdure e frutta crude, spesso abbinate a miele o vino cotto per esaltarne il sapore. Tra le verdure più diffuse c’erano sedano, carote e lattuga, mentre la frutta includeva fichi, mele e uva.

I fichi caramellati, in particolare, erano una prelibatezza molto apprezzata. Venivano tagliati a metà, cosparsi di miele e cotti fino a caramellarsi, diventando un delicato e dolce preludio al pasto principale.

Oltre alle crudité, le gustatio potevano includere anche altri antipasti, come olive, salatini e formaggio. Questi piatti servivano a stimolare l’appetito e a prepararlo ai sapori più intensi del pasto che sarebbe seguito.

Nel corso dei secoli, la gustatio si è evoluta nell’antipasto moderno, che oggi comprende una varietà molto più ampia di ingredienti. Tuttavia, l’essenza rimane la stessa: deliziosi bocconcini serviti all’inizio del pasto per risvegliare il palato e preparare lo stomaco alla portata principale.

Dall’antica Roma ai nostri giorni, l’antipasto continua a svolgere un ruolo cruciale nell’esperienza culinaria, dando il via alle cene con gioia e gusto, proprio come facevano i Romani tanto tempo fa.