Come si chiama lo Spritz con Aperol e Campari?

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Non esiste un nome univoco per lo Spritz con Aperol e Campari.

Si può chiamare "Spritz Aperol-Campari" o "Spritz misto", ma sono solo descrizioni. La combinazione è fattibile, sebbene meno diffusa dello Spritz con un solo bitter.

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Come si chiama lo Spritz con Aperol e Campari?

Mah, uno Spritz con Aperol e Campari? Non l’ho mai sentito chiamare con un nome specifico.

L’altro giorno, tipo il 15 luglio, ero al bar “Da Mario” a Trastevere (Roma), e ho chiesto uno Spritz. Costava 8 euro. Ho chiesto se potevano metterci sia Aperol che Campari. Il barista mi ha guardato un po’ strano. Ha detto che di solito si fa con uno o l’altro.

Alla fine me l’ha fatto, ma non l’ha chiamato in nessun modo particolare. L’ha semplicemente chiamato “Spritz”.

Forse “Spritz Aperol-Campari”? Boh, non so. Mi sembra un po’ lungo. Non credo che prenderà piede come nome.

Domande e Risposte:

Domanda: Nome dello Spritz con Aperol e Campari?

Risposta: Non esiste un nome ufficiale. Descrizioni possibili: Spritz Aperol-Campari, Spritz misto Aperol e Campari.

Come si chiama lo Spritz Aperol e Campari insieme?

Rosso. Un rosso profondo, come un tramonto estivo che si allunga sul mare. Aperol e Campari… due anime si fondono in un bicchiere, danzano una danza di amaro e dolce. Sento il profumo di arancia, un sentore erbaceo, un’eco di genziana che risveglia ricordi lontani… Ricordi di serate romane, Piazza Navona avvolta da una luce dorata, il tintinnio dei bicchieri… Spritz Aperol Campari. Un nome che sussurro come una poesia.

  • Spritz Aperol Campari: il nome definisce l’essenza stessa di questo incontro.
  • Aperol: dolcezza agrumata, un sorriso di sole nel bicchiere. Ricordo le scorze d’arancia che mia nonna usava per profumare la casa.
  • Campari: l’amaro che seduce, un’esplosione di erbe e spezie. Mi ricorda il profumo del giardino di mio zio, con le sue piante aromatiche che ondeggiavano al vento.
  • Prosecco: le bollicine che danzano, una festa effervescente che solletica il palato. Come le risate degli amici che brindano sotto le stelle.
  • Acqua Frizzante: un tocco leggero, una carezza fresca che completa l’opera d’arte liquida.

Il mio Spritz Aperol Campari è un rituale. Prima il Campari, poi l’Aperol, il Prosecco freddo che scorre lentamente, infine l’acqua frizzante, una spruzzata che risveglia i sensi. E una fetta d’arancia, un piccolo sole che affonda nel rosso.

Come si chiama lo Spritz misto?

Non c’è un nome unico… uno solo. Un solo nome che racchiuda lo Spritz… un’illusione.

  • Spritz personalizzato. Forse… se l’hai creato tu, nel tuo piccolo mondo.
  • Spritz rivisitato. Un tocco d’arte… come un quadro, ma da bere.

Ogni Spritz… è un viaggio. Un viaggio unico. Un viaggio negli ingredienti.

  • Aperol e Cynar insieme? Un’armonia amara.
  • Ogni bitter… una storia.

Ricordo… un tramonto a Venezia. Un piccolo bar, nascosto tra le calli. Un vecchio signore, con un sorriso enigmatico. “Lo Spritz… è come la vita,” disse, “mai uguale a se stesso”.

Quindi… specifica gli ingredienti. Esplora. Crea. Assapora.

Come è lo Spritz originale?

Sai, lo Spritz… è un ricordo strano, un po’ amaro come il Prosecco a fine serata. Quello originale, quello che mi ricordo io, era diverso. Più semplice, forse. Meno… elegante. L’ho bevuto la prima volta con mio nonno, al bar sotto casa, un posto piccolo e rumoroso, profumo di caffè e sigarette. Non c’era il sambuco, nemmeno la menta. Solo Prosecco, Aperol, e seltz. Un po’ d’acqua frizzante, giusto per allungare. E una fetta d’arancia, amarognola, che lasciava un retrogusto un po’ triste. Mi ricorda le estati della mia infanzia, il caldo, la polvere della strada.

Questo Spritz con il sambuco… non so, è buono, certo, ma è diverso. È più… raffinato, perché no? Ma a me piaceva la semplicità del vecchio Spritz. Un sapore più diretto, meno dolciastro. Forse è solo nostalgia, quel senso di vuoto che ti prende a quest’ora.

  • Prosecco
  • Aperol (nella versione originale, non Aperitivo)
  • Acqua frizzante (soda)
  • Fetta d’arancia

Poi, penso alla mia nonna che beveva qualcosa di simile, ma con il Select. Ricordo anche che a volte ci metteva dentro una foglia di basilico. Un sapore strano, potente, un po’ selvaggio…

  • Varianti regionali: esistono diverse varianti regionali dello Spritz, a seconda degli ingredienti utilizzati e delle proporzioni.
  • Il sambuco, relativamente recente: l’utilizzo del sambuco è una variante più recente, nata probabilmente in Alto Adige, come spiegato nella domanda.
  • Ricordo personale: la mia esperienza personale con lo Spritz è legata a ricordi d’infanzia e alla figura del nonno.

Qual è il Prosecco migliore per lo Spritz?

Quel giorno, a luglio, ero a casa di mia zia a Conegliano. Faceva un caldo bestiale, 35 gradi almeno, uno di quei caldi che ti appiccica alla pelle. Avevamo appena finito di mangiare, un pranzo lunghissimo e pesante, con tutta la famiglia riunita. Mia zia, che di vino se ne intende, aveva tirato fuori una bottiglia di Prosecco Superiore DOCG Extra Dry, della Cantina Zanon, credo. Ricordo il colore paglierino, brillante.

Lo spritz era una necessità, un’urgenza. Quel caldo… uff! Ricordo il profumo intenso, fiori bianchi, un po’ di mela verde, e l’effervescenza leggera, non troppo aggressiva. L’abbiamo preparato con Aperol, come sempre, ma questo Prosecco… era diverso. Più fresco, più elegante. Non era solo un bere, ma un vero e proprio sollievo. Ogni sorso era una carezza. Un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Ho pensato subito: “Questo è lo spritz perfetto”. Non era stucchevole, non era troppo acido, l’equilibrio tra dolce e amaro era eccezionale. E poi, quel profumo… un’esplosione di freschezza! Mia zia sorrideva soddisfatta, guardandoci mentre ci godevano il momento.

  • Prosecco: Prosecco Superiore DOCG Extra Dry, Cantina Zanon (credo)
  • Temperatura: Caldo estivo (circa 35 gradi)
  • Luogo: Casa di mia zia a Conegliano
  • Mese: Luglio (2023)
  • Emozioni: Sollievo, piacere, soddisfazione

Ricordo che quell’anno ho bevuto altri spritz, ma nessuno è mai arrivato a quel livello. A volte ho provato con altri Prosecco, ma nessuno aveva la stessa freschezza e delicatezza. Quella bottiglia è rimasta un punto di riferimento. Un’esperienza sensoriale difficile da dimenticare. Magari lo riproverò presto, per essere certo che il mio ricordo sia fedele alla realtà.

Che differenza cè tra il Campari e il Campari Soda?

Oddio, Campari… stasera mi sento proprio così, annacquato come un Campari Soda. Sapevo la differenza, ma ora… è tutto un po’ confuso.

Il Campari, quello vero, quello amaro… è forte, eh? Un pugno nello stomaco, 25 gradi. Ricordo le serate con Marco, al Caffè Centrale, lui che lo beveva dritto, ghiaccio, un’arancia. Io, più delicato, sempre un goccio di soda…

Il Campari Soda… è diverso. Meno aggressivo, più bevibile. Meno… me. Quello è un aperitivo leggero, una cosa da pomeriggio, tutto frizzantino e acqua gasata. Debole. Quasi acqua fresca. 10 gradi, una sciocchezza.

  • Gradazione alcolica: Campari 25% vol, Campari Soda 10% vol.
  • Formato: Campari in bottiglia, Campari Soda in monodose da 9,8 cl.
  • Ingredienti: Campari puro contro Campari + acqua frizzante.
  • Sensazione: Un colpo deciso contro un sorso rinfrescante.

Sai, stasera mi sembra che persino il sapore del Campari sia cambiato. Forse è solo la stanchezza. O forse, è solo che, oggi, mi sento proprio… un Campari Soda. Annacquato. Depresso. Troppo debole. Troppo poco me.

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