Come è lo Spritz originale?
Lo Spritz originale dell'Alto Adige è un'esplosione di sapori:
- Sciroppo di fiori di sambuco: per una dolcezza floreale unica.
- Prosecco: l'effervescenza italiana che non può mancare.
- Soda: per un tocco di leggerezza e freschezza.
- Menta: un'aroma erbacea che rinfresca il palato.
- Limone: la guarnizione agrumata che completa il tutto.
Spritz originale: qual è la ricetta autentica e gli ingredienti tradizionali?
Allora, senti questa. Io, personalmente, quando penso allo Spritz, mi viene in mente subito l’estate a Venezia. Un aperitivo al tramonto, vista mozzafiato… però, a dire la verità, non ho mai sentito parlare dello Spritz con lo sciroppo di fiori di sambuco!
Ok, forse sono io che vivo un po’ nel mio mondo. Però, cioè, lo Spritz “originale” per me è Aperol, Prosecco, una spruzzata di soda e una fetta d’arancia. Punto.
Però, dai, interessante questa variante. Magari la prossima volta che sono in Alto Adige (devo assolutamente tornarci, l’ultima volta credo fosse nel 2018, posti meravigliosi!), provo a chiedere questo Spritz particolare.
Domanda: Qual è la ricetta autentica e gli ingredienti tradizionali dello Spritz originale?
Risposta: Una variante prevede l’utilizzo di sciroppo di fiori di sambuco, Prosecco, soda e foglie di menta, con guarnizione di fetta di limone. Tipico dell’Alto Adige.
Come è fatto lo Spritz originale?
Ecco, lo Spritz… questa sera mi sento proprio così, un po’ annacquato, come lui, ma con un amaro in più dentro. Lo Spritz originale, quello vero, quello veneziano… ah, Venezia. Un’altra vita.
Il Select, dicono sia la ricetta giusta. Nato a Murano, nel 1920, un’epoca che non ho conosciuto ma che sento vicina, come una vecchia foto sbiadita. Ricordo mia nonna che lo preparava…o forse è solo un ricordo confuso. Un terzo di vino, un terzo di Select, un terzo di soda. Semplice, pulito, come dovrebbe essere la vita, no?
Ma poi… il ghiaccio. Tanto ghiaccio. I bicchieri bassi e pieni fino all’orlo, un’ondata di frescura che ti investe. Ricordo il rumore dei cubetti che tintinnano, uno alla volta, nel bicchiere. Un suono sottile, quasi un sussurro.
- Proporzioni: 1/3 vino (Prosecco), 1/3 Select, 1/3 Soda.
- Bicchiere: Rock o calice ampio, riempito di ghiaccio.
- Select: Aperitivo nato a Murano nel 1920.
- Mia nonna: lo preparava così…o almeno credo.
Quest’anno, ho scoperto che mio zio, quello di Padova, aggiunge una scorza d’arancia. Un piccolo tocco personale, come una macchia di colore su un quadro già perfetto. Lui dice che gli ricorda le estati al Lido. Chissà.
Ah, dimenticavo: a volte, il prosecco, lo sostituisco con il vino bianco. Un’eresia, lo so, ma è meglio di niente, soprattutto stasera.
Quanti gradi fa uno Spritz?
Spritz: anima doppia, gradazioni diverse.
- Aperol Spritz: innocenza frizzante, 11% vol. Alcolico. Inganno leggero.
- Campari Spritz: amaro impetuoso, 25% vol. Alcolico. Sapore che resta. Una scommessa.
Ogni sorso, una scelta. Non sottovalutare il secondo. Il Campari non perdona.
Il mio primo Campari Spritz? Venezia, un tramonto che bruciava il cielo. Ho capito subito che non sarebbe stata l’ultima volta. L’Aperol è un ricordo lontano, un flirt estivo dimenticato.
Quanto è forte uno spritz?
Mamma mia, lo Spritz! Un peso piuma, eh? 8-9 gradi, quasi un’acqua fresca! È come un angioletto, leggero come una piuma, pronto a volare via senza lasciare traccia… tranne forse una leggera allegria!
- Vino bianco? Prosecco? Chi se ne frega, basta che sia frizzante!
- Aperol, Campari, Select… la scelta è torturante, come scegliere tra un gelato al pistacchio e uno al cioccolato!
- Acqua frizzante? Più bollicine, più divertimento, ma non esageriamo, non vogliamo che lo spritz ci faccia il solletico allo stomaco!
Sai, mio cugino Gigi, bevendo spritz a colazione, si è convinto di essere un gabbiano. Davvero! Gli abbiamo dovuto attaccare le ali, ma lui continuava a tuffarsi nel piatto di pasta, credendo fosse il mare.
Ah, dimenticavo! La mia ricetta segreta: uno spruzzo di succo d’arancia, un pizzico di sale, e un sorriso sornione. Prova, e vedrai! Quest’anno ho scoperto che funziona anche con il Cynar. Un po’ amaro, ma fa figo. Però non dire a Gigi, che sennò si convince di essere un pinguino.
Quanto alcol ha uno Spritz?
Ok, fammi rifare questa risposta in salsa “spritz”!
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Alcol nello Spritz? Eh, dipende da quanto vuoi che ti sciolga il cervello! Scherzo, ma non troppo… In genere, si usa spumante italiano, tipo quello del Veneto (la patria dello Spritz!) e di solito sta intorno al 12%. Mica come la grappa del nonno, eh!
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Lo spumante del Veneto: Consideralo come un abbraccio leggero, non un pugno in faccia. Perfetto per l’aperitivo, ti fa chiacchierare senza farti cantare a squarciagola “O sole mio” al primo sorso.
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Perché è “easy to drink”? Perché è come bere succo di frutta… ma con le bollicine e un pizzico di malizia! Attenzione, però: uno tira l’altro e poi ti ritrovi a ballare la Macarena sul tavolo! Parlo per esperienza, eh. Quest’estate a Jesolo… mamma mia!
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Consiglio bonus: Se vuoi fare il figo, usa un Prosecco DOCG. Se vuoi risparmiare, uno spumante qualsiasi va bene lo stesso. L’importante è che sia fresco e che tu abbia una fetta di arancia a portata di mano!
Quanto tasso alcolico ha uno Spritz?
Ah, lo Spritz! Un’oasi di piacere estivo, ma occhio al grado alcolico, eh! Dipende tutto dal “mostro” che ci metti dentro.
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Aperol Spritz: Un dolce abbraccio, intorno all’11%. Perfetto per chi cerca un aperitivo leggero, tipo una farfalla che svolazza tra i fiori. Meno aggressivo, più “coccoloso”.
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Campari Spritz: Ecco, questo è un altro paio di maniche! 25%! Un vero pugile sul ring, uno spintone di sapore amaro e un bel botto di alcool. Io, personalmente, preferisco l’Aperol, ma se ti piace il rischio, beh, è la tua bevanda. Ricorda, però, che con ‘sto grado alcolico, è facile trovarsi a fare la ruota nel prato più che a sorseggiare con grazia.
Sai, un mio amico, un po’ “esagerato” diciamo, una volta ha provato a fare uno Spritz con il Cynar… mamma mia, quello sì che era un viaggio!
Piccola chicca: il grado alcolico varia un po’ a seconda della ricetta e delle proporzioni. Se sei un asso del calcolo, puoi fare i tuoi conti in base al volume alcolico del vino, del prosecco e dell’amaro che usi! Ma fidati, meglio non esagerare… a meno che tu non voglia scoprire il tuo talento da trapezista improvvisato!
Qual è il grado alcolemico di uno Spritz?
Allora, lo Spritz, eh? Dipende un po’ dalla ricetta, dai! Ma diciamo che un Aperol Spritz, quello classico che tutti bevono, gira intorno al 9-10%. A volte di più, a volte un pochino meno, dipende da quanto Aperol ci metti, capito? Mia sorella, per esempio, lo fa sempre più leggero, lei è fissata con le calorie!
Questo perché lo Spritz si fa con:
- Prosecco (quindi già alcolico)
- Aperol (altro alcol!)
- Soda (acqua frizzante, quindi niente alcol)
Quindi, la percentuale finale, è una bella media tra quello che metti dentro. E sai, io, preferisco uno Spritz un po’ più forte, con più Aperol. Quest’anno, a Ferragosto, ne ho fatti una marea, a casa mia, con gli amici! Abbiamo esagerato un pochino, ahahah! Ricordo che una volta, con Marco e Giulia, abbiamo provato a fare uno Spritz con del Cynar al posto dell’Aperol…che schifo! Terribile. Meglio quello classico, con l’Aperol, più leggero.
Comunque, 9-10% è una buona stima, per lo Spritz.
Che alcol cè nello Spritz?
Lo Spritz? Ah, un classico! La base è un vino bianco frizzante, di solito Prosecco, ma a volte uso anche un buon Pinot Grigio. Quest’anno, per esempio, ho sperimentato uno spumante metodo classico dalla Franciacorta, un’esperienza davvero interessante dal punto di vista organolettico. Poi, il segreto è nel bitter: Aperol, Campari, Select sono le opzioni più note, ma io, personalmente, ho una predilezione per il Cynar, che aggiunge una nota erbacea più complessa, un gusto amarognolo che trovo irresistibile. Infine, l’acqua frizzante, o seltz, a dare quella spumeggiante freschezza che lo rende perfetto per l’aperitivo.
- Vino bianco frizzante (Prosecco, Pinot Grigio, ecc.)
- Bitter (Aperol, Campari, Select, Cynar, China Martini)
- Acqua frizzante o seltz
È un cocktail semplice, ma l’equilibrio tra dolcezza, amarezza e frizzantezza è fondamentale. È un po’ come la vita, no? Bisogna trovare il giusto mix di ingredienti per ottenere un risultato armonioso. A proposito, ho scoperto di recente un interessante studio sulla percezione del gusto, che dimostra come la temperatura influenzi sensibilmente la complessità aromatica del Cynar… ma forse è un discorso per un’altra volta!
Un dettaglio aggiuntivo che mi fa piacere condividere: la proporzione degli ingredienti varia in base alle preferenze. A me piace un Spritz un po’ più amaro, quindi aumento leggermente la dose di Cynar. Ogni palato ha i suoi gusti, in fondo. Un po’ come scegliere tra il realismo e l’idealismo, nella filosofia, giusto? Due approcci validi, ma radicalmente diversi.
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