Come si possono classificare le bevande alcoliche?

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Le bevande alcoliche possono essere classificate in tre categorie:

  • Analcoliche: da 0 a 1,3 gradi alcolici
  • Alcoliche: da 1,4 a 20 gradi alcolici
  • Superalcoliche: dai 21 gradi alcolici in su
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Oltre la Semplice Gradi Alcolica: Una Classificazione Più Sfaccettata delle Bevande Alcoliche

La classificazione delle bevande alcoliche basata esclusivamente sulla gradazione alcolica, sebbene offra un punto di partenza, risulta limitativa e non rende giustizia alla complessità e alla varietà di questo vasto universo. Suddividere le bevande in “analcoliche”, “alcoliche” e “superalcoliche” (rispettivamente con gradazioni da 0 a 1,3, da 1,4 a 20 e da 21 gradi in su) è un approccio pragmatico, utile forse per fini fiscali o di mera informazione al consumatore, ma che non considera le peculiarità intrinseche di ciascuna tipologia di bevanda, il loro processo di produzione e le implicazioni culturali che le accompagnano.

Per una comprensione più profonda e una classificazione più accurata, occorre considerare diversi fattori. Proponiamo quindi un approccio multifattoriale che tenga conto di:

1. Il Metodo di Produzione:

Questa categoria è fondamentale per comprendere l’origine dell’alcol presente nella bevanda. Possiamo distinguere:

  • Bevande Fermentate: Derivano dalla fermentazione di zuccheri presenti in frutti (come nel vino e nel sidro), cereali (come nella birra e nel sakè) o altri vegetali. La fermentazione è un processo naturale operato da lieviti che trasformano gli zuccheri in alcol etilico.
  • Bevande Distillate: Ottenute attraverso la distillazione di un mosto fermentato. Questo processo permette di concentrare l’alcol, separandolo dall’acqua e da altre sostanze. Rientrano in questa categoria distillati di vino (come il brandy e il cognac), di cereali (come il whisky, la vodka e il gin), di canna da zucchero (come il rum) e di altri vegetali (come la tequila e il mezcal).
  • Bevande Liquorose: Realizzate aggiungendo alcol (solitamente etilico di origine agricola) a infusione di erbe, spezie, frutta o altri ingredienti aromatici. I liquori si caratterizzano per il loro sapore dolce e intenso.

2. L’Ingrediente Base:

Il tipo di materia prima utilizzata per la produzione è un altro criterio di classificazione cruciale. Ad esempio:

  • Bevande a base di Uva: Vino (nelle sue diverse varianti), brandy, cognac.
  • Bevande a base di Cereali: Birra (lager, ale, stout, ecc.), whisky (scotch, bourbon, rye), vodka (tradizionalmente di segale o grano), sakè.
  • Bevande a base di Canna da Zucchero: Rum (bianco, ambrato, scuro).
  • Bevande a base di Agave: Tequila, Mezcal.
  • Bevande a base di Frutta (diversa dall’uva): Sidro (di mele), Calvados (di mele), acquaviti di frutta (grappa di ciliegie, prugne, ecc.).

3. La Regione di Produzione (Denominazione di Origine):

La regione di produzione è un fattore determinante, soprattutto per bevande come il vino, il whisky, il cognac e la tequila. Le denominazioni di origine protetta (DOP) e le indicazioni geografiche protette (IGP) garantiscono che la bevanda sia prodotta in una specifica area geografica, seguendo rigorosi standard di produzione e utilizzando specifiche varietà di materie prime. Questo conferisce alla bevanda caratteristiche uniche e inimitabili.

4. Il Processo di Invecchiamento:

L’invecchiamento, soprattutto per i distillati, è un processo cruciale che influenza significativamente il sapore, l’aroma e il colore della bevanda. L’invecchiamento avviene solitamente in botti di legno, che cedono alla bevanda tannini, vanillina e altri composti aromatici.

5. Il Contesto Culturale e Sociale:

Infine, non si può ignorare il ruolo che le bevande alcoliche svolgono in diverse culture e società. Alcune bevande sono intrinsecamente legate a rituali, celebrazioni o tradizioni specifiche. Ad esempio, il sakè in Giappone, la tequila in Messico, il vino in Italia e Francia.

In conclusione, sebbene la gradazione alcolica resti un dato importante, una classificazione esaustiva delle bevande alcoliche deve considerare l’interazione tra il metodo di produzione, l’ingrediente base, la regione di origine, il processo di invecchiamento e il contesto culturale. Solo così si può apprezzare appieno la ricchezza e la diversità di questo affascinante mondo.

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