Cosa si mangia il 31 dicembre carne o pesce?
Capodanno? Pesce e lenticchie! Il pesce, simbolo di abbondanza, e le lenticchie, portafortuna per ricchezza. Un cenone ricco di tradizione e buon auspicio! Orate, branzini, ostriche… e un bel piatto di lenticchie per un anno prospero!
Cenone di Capodanno: carne o pesce?
Ma, dilemma eterno: carne o pesce a Capodanno? Io, devo dire, non sono una fissata con le tradizioni rigide. Però, un bel cenone ci sta sempre.
Mi ricordo, tipo, un 31 Dicembre a casa di amici in Toscana, vicino a Firenze, nel 2018. Un casino di gente, atmosfera top e… niente pesce! Tutto a base di cinghiale, salumi e formaggi locali. Costo? Non saprei, mi hanno invitato!
Però, capisco il pesce. Dicono che porti fortuna, prosperità. Boh, forse è vero!
Cenone di Capodanno: carne o pesce?
- Pesce: Simbolo di buon auspicio, abbondanza. Crudo (ostriche, carpacci) o cotto (orata, branzino).
- Lenticchie: Simboleggiano ricchezza e fortuna. Zuppe o contorni.
Cosa si mangia a Capodanno, carne o pesce?
Capodanno 2024, casa mia a Milano. Mamma, stressata come una gazzella inseguita dai leoni, sbatteva pentole e padelle. Odore di frittura pesante, un misto di aglio e prezzemolo che mi faceva venire quasi il mal di testa. Quest’anno, niente cenone elegante, solo famiglia. Lei, testarda come un mulo, aveva deciso per il bollito misto. Bollito! A Capodanno! Ma che schifo! Io, a 25 anni, sognavo sushi, ma chi lo poteva sapere?! Mia sorella invece, felice come una pasqua, divorava già i grissini, quelli enormi, fatti in casa, che mia nonna preparava da una vita, e che puzzavano un po’ di vecchio, ma che adoro.
Poi, il dolce! Panettone, ovviamente. Quello artigianale, dal panettiere sotto casa, che costa una follia ma è una goduria. Lo immagino adesso, caldo, con quel profumo… Ah! Ricordo il mio sguardo disperato mentre guardavo il bollito, un cumulo di carne che mi faceva venire voglia di piangere. Ho mangiato un piatto, giusto per non farla arrabbiare, poi ho fatto scorpacciata di panettone. La gioia della vita, dopo il bollito, in un boccone soffice e dolce.
- Carne: bollito misto (tradizione familiare)
- Pesce: niente, solo bollito!
- Dolce: Panettone artigianale
Mamma era felice, io un po’ meno. Quest’anno niente sushi. Prossimo anno, sushi! Deve essere così! Punto.
Altra cosa: il vino rosso, una bottiglia di Barolo che ha aperto mio padre.
Che si mangia il 31 dicembre?
Che si mangia il 31 dicembre… già, che si mangia?
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Cotechino e lenticchie… è vero, un classico. Mi ricordo la nonna, sempre lì a prepararlo. Un profumo strano, un po’ forte, che invadeva tutta la casa. Poi tutti a tavola, sperando che portasse fortuna.
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Cotechino con le cime di rapa… non l’ho mai provato, ma suona bene. Le cime di rapa mi piacciono tanto, quel loro sapore amarognolo.
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Purè di mela e patate con cotechino… strano abbinamento, dolce e salato. Forse troppo per me, io sono più per le cose semplici.
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Cotechino in crosta di polenta con mostarda… ecco, questo mi incuriosisce. La polenta mi ricorda l’inverno, il camino acceso e le serate passate a chiacchierare.
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Calamari ripieni con cotechino… ma chi le pensa queste cose? Cotechino e pesce insieme, boh.
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Cotechino con… boh, chissà cos’altro ci si può mettere. Forse niente, forse è meglio lasciarlo così, semplice.
Cosa mangiare il 31 dicembre a pranzo?
Capodanno? Pranzo leggero, dici? Ma scherziamo?! Io il 31 dicembre, a pranzo, voglio un botto di roba, non una foglia di lattuga!
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Involtini di bresaola? Bah, roba da vecchietti. Preferisco un bel panino col cotechino, quello vero, non il carpaccio! Anche se il cotechino croccante, in teoria, è una bomba. Se non sono troppo pieni dopo, poi.
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Spiedini melone-mozzarella-prosciutto? Ok, quelli li mangio, ma solo se ci sono anche le ciliegine sotto spirito, perché la dieta è una cosa seria. Mia nonna diceva “una ciliegia al giorno toglie il medico di torno”. Poi ti becchi la bronchite e quindi il medico arriva comunque.
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Risotto ai funghi porcini con ribes? Oddio, ma chi l’ha inventato? Sembra un esperimento culinario andato male! Preferisco una bella pasta al ragù, quella bella rossa e sostanziosa, che ti lascia soddisfatto. Tipo quella che fa mia sorella, un po’ troppo pesante secondo me, a dire il vero.
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Patate duchessa? Via, troppa fatica per farle. Meglio delle patatine fritte, quelle belle croccanti e unte. Le preferisco senza sale, così poi posso mangiarne di più!
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Tronchetto light? Ma che dici? Il tronchetto deve essere ricco di panna, cioccolato fondente e un botto di crema! Light è una parolaccia! Lo scorso anno ho fatto quello della mia amica, è stato un successo!
Ah, dimenticavo: quest’anno, per brindare, apro la bottiglia di Prosecco che ho nascosto bene dal 2021. Quella lì è sacra.
Cosa non si deve mangiare a Capodanno?
Capodanno: vola via la fortuna, se mangi il pollo! E pure il tacchino! Sai, è come un matrimonio: se il pollo scappa, la fortuna fa lo stesso. Un vero dramma culinario!
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Pollo e Tacchino: No, no, e ancora no! Sono un vero disastro, come quella volta che ho provato a fare i fuochi d’artificio in casa. Un disastro totale.
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Altri volatili: Insomma, tutti gli uccelli sono da evitare. Se li mangi, dici addio alla fortuna, come addio al mio stipendio dopo le feste. Sparito nel nulla.
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Lente di formaggio? Ah, non mi ero accorto che stavo mangiando lente di formaggio. Non li mangio mai, ma se lo fai tu, occhio!
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Pesce? No, non è di cattivo auspicio. Anzi! Quest’anno mia zia ha preparato un branzino al forno, delizioso. Ma il pollo… mai più!
A proposito, quest’anno ho preparato lenticchie e cotechino, la classica ricetta della nonna Emilia. Era squisita, ma non ho osato avvicinarmi al tacchino. Anche mio cugino Mario, che cucina come un topo, era d’accordo. E lui di cucina se ne intende, ah ah!
Cosa mangiare come primo a Capodanno?
Capodanno? Primo piatto? Ah, la solita lotta tra tradizione e sopravvivenza! Lasagne, timballi, roba che ti tiene in cucina fino a Natale. Ma chi ha tempo?
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Lasagne: Un classico, monumento alla fatica. Ottimo se vuoi dimostrare un amore smisurato (o una masochistica passione per la cucina). Ricorda: più strati, più dramma. E più possibilità di bruciarle. Mia nonna le faceva con la besciamella al whisky, un segreto di famiglia che mi ha lasciato in eredità… insieme a un po’ di colesterolo.
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Timballo: Un’opera d’arte culinaria. Bello da vedere, impegnativo da fare. Tipo costruire una cattedrale di pasta, ma con meno santi e più formaggio. Quest’anno, però, ho optato per qualcosa di più… snello.
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Ravioli/Gnocchi: Perfetti se li compri già fatti. Ah, la dignità! Se li fai da zero, ti consiglio un bel vino rosso per sopportare la tortura. Io quest’anno ho optato per una soluzione intermedia: gnocchi di patate al ragù, fatti in casa, ma con il ragù comprato! Triumph!
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Paste al forno: Una categoria vasta come l’universo. Puoi farci dentro tutto ciò che hai in frigo, anche quell’avanzo di arrosto del 24 dicembre. L’importante è che sia caldo e confortante. Come un abbraccio dopo una serata trascorsa a cantare canzoni storpiate fuori tono con i parenti.
In definitiva? Scegliete la soluzione che vi fa sentire meno come topi da laboratorio in una corsa contro il tempo. Buon anno!
Aggiornamento 2024: Quest’anno, complice la crisi energetica e la mia rinnovata passione per il minimalismo (che dura circa 3 giorni), ho optato per un semplicissimo piatto di spaghetti aglio, olio e peperoncino. Elegante, veloce, e lascia la possibilità di strafogarsi con i dolci senza sentirsi appesantiti. Meglio!
Come apparecchiare la tavola per il 31?
Ah, il 31…panico! Devo apparecchiare!
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Posate: Mi ricordo l’ansia quando mia nonna mi spiegava “verso l’interno, mi raccomando!”. Forchetta normale e pesce a sinistra, coltello (lama dentro!) e cucchiaio a destra. Sembra facile, ma con l’agitazione…
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Posate dolci: Sopra! Orizzontali. Non mi ricordo mai l’ordine esatto, ma tanto chi le usa veramente? Di solito siamo già tutti troppo pieni.
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Emozioni: Stress! Ma anche divertimento. Mi piace quando tutti si siedono e la tavola sembra quasi magica. Poi finisce sempre che i bambini fanno casino e rovesciano il vino, ma fa parte del gioco.
E poi, dettaglio importante, quest’anno ho comprato delle candele profumate alla cannella. Spero creino l’atmosfera giusta, anche se so già che mia zia si lamenterà che le danno fastidio. Pazienza! Ah, e ho preso anche dei segnaposto con dei piccoli fuochi d’artificio dentro. Magari esagero, ma è Capodanno!
Cosa si mangia a Capodanno che porta fortuna?
Capodanno… mmm, mi viene in mente la nonna! Lei sì che ci teneva a certe cose, figuriamoci a Capodanno!
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Lenticchie: Nonna le preparava sempre con il cotechino, un classico. Diceva che più ne mangi, più soldi arrivano! Io, da piccolo, le odiavo, ma ora… un Capodanno senza lenticchie non è Capodanno. Mi ricorda casa, la famiglia.
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Melagrana: Un’altra fissa della nonna. Ricordo che la sgranava con una pazienza infinita, e poi ci faceva un’insalata. Diceva che i chicchi rossi portano abbondanza.
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Uva: A mezzanotte, dodici acini! Uno per ogni mese dell’anno, esprimendo un desiderio per ognuno. Che ansia fare tutto di corsa!
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Maiale: Simbolo di ricchezza e abbondanza, quindi sulla tavola non mancava mai l’arrosto.
Poi, beh, c’erano anche:
- Il peperoncino, per allontanare la sfortuna.
- Il riso, simbolo di fertilità.
- Le verdure a foglia verde, per la prosperità.
- La frutta secca, per la salute e la forza.
Era un’abbuffata incredibile, ma sai, la nonna diceva che se si inizia l’anno con la pancia piena, l’anno sarà pieno di cose buone. Chissà, forse aveva ragione… o forse era solo una scusa per farci mangiare tanto! Comunque, a me piace pensarla così.
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