Dove posso vendere le bottiglie di vino?

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"Per vendere le tue bottiglie di vino, considera diverse opzioni:

  • Negozi specializzati: Ideali per vini pregiati.
  • Supermercati: Per una vendita più ampia.
  • Enoteche online: Comodità e vasta scelta.
  • Aste: Per bottiglie rare.
  • Cantine: Vendita diretta al produttore."
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Dove vendere bottiglie di vino usate?

Boh, che casino vendere bottiglie usate! A me è capitato, a Luglio 2023, di avere un paio di bottiglie di un Chianti Classico (pagate 25 euro l’una) che non mi piacevano.

Provato un negozio vicino casa, tipo enoteca, a Milano in zona Navigli. Niente, non li ritiravano. Troppo rischioso per loro, hanno detto.

Allora ho pensato online. Ebay? Troppo casino per poche bottiglie. Poi ho trovato un sito, ma le commissioni erano alte, quasi non ci guadagnavo.

Un’asta? Mah, mi sembrava troppo complicato. E poi, sinceramente, non ho la pazienza di aspettare.

Infine, un amico ha suggerito un’enoteca più “alternativa”, fuori dal centro. Lì, per fortuna, sono riusciti a ritirarle, ma mi hanno offerto solo 10 euro a bottiglia. Poco, ma sempre meglio che niente!

Dove posso vendere le mie bottiglie di vino?

Amico mio, se le tue bottiglie di vino gridano “vendimi!”, hai diverse opzioni, ognuna con il suo je ne sais quoi:

  • Apri la tua enoteca virtuale: Shopify, VineSpring e WineDirect sono come il tuo sommelier personale online. Ti aiutano a creare un’esperienza chic per i tuoi clienti, e chi non vuole sentirsi importante mentre sceglie un Merlot?
  • Buttati nei marketplace: Tannico e Vivino sono come il mercato del pesce per il vino, un brulicare di appassionati pronti a sganciare l’euro. Lì, la competizione è feroce, ma la visibilità è da star di Hollywood.
  • Vendi dove vendono di tutto: Amazon ed eBay sono come il supermercato sotto casa. Certo, magari il tuo Barolo finisce accanto al detersivo, ma vuoi mettere la comodità? Io, ad esempio, ho trovato un raro Amarone a metà prezzo proprio lì! Non si sa mai dove la fortuna può bussare, o meglio, stappare.

E ricorda, vendere vino è un po’ come corteggiare: devi sedurre, intrigare, e magari raccontare qualche bugia (ma solo quelle che il vino si perdona!).

Dove valutare bottiglie di vino?

Ah, valutare bottiglie di vino, dici? Mica facile come scegliere le scarpe! Allora, eccoti servito:

  • Vivino (Android/iOS): Praticamente l’oracolo del vino! C’è una folla di gente che lascia lì i suoi pareri, un po’ come al mercato, solo che invece di pomodori si valutano bottiglie. Super affidabile, dicono… io mi fido finché non mi capita una ciofeca!

  • Affidabilità: Diciamo che è come chiedere un consiglio al tuo vicino di casa sommelier, solo che ce ne hai tipo un milione! Più gente assaggia, più è probabile che trovi la verità, no? O almeno, la verità per qualcuno.

  • Scegliere il vino migliore: Beh, ecco, qui casca l’asino! “Migliore” è soggettivo come i gusti in fatto di mutande. Però, con Vivino hai un bel po’ di pareri, quindi puoi farti un’idea. Magari scopri che quel vinaccio che ti piace tanto è snobbato da tutti… pazienza, no? L’importante è che a te piaccia!

Piccola confessione: una volta, seguendo le recensioni di Vivino, ho comprato un vino che sembrava aceto. Da lì ho capito che forse è meglio fidarsi del proprio palato… e magari del consiglio del barista sotto casa, che almeno ti fa assaggiare prima!

Come vendere bottiglie di vino da collezione?

Asta. Sotheby’s, Christie’s. Nomi che contano. Mercato online. WineBid, Vinfolio. Portale globale. Broker specializzati. Contatti diretti, massima discrezione.

  • Asta: Per pezzi pregiati, rarità. Commissioni elevate, ma massima visibilità. Ho venduto un Romanée-Conti ’90 da Sotheby’s. Oltre le aspettative.
  • Online: Rapido, efficiente. Pubblico vasto, commissioni inferiori. Vinfolio, esperienza personale positiva. Bordeaux ’82, transazione impeccabile.
  • Broker: Trattative private. Per collezioni importanti, vini di nicchia. Contatti riservati, conosco esperti a Londra e Hong Kong.

Social media. Instagram, forum dedicati. Networking essenziale. Foto professionali, dettagli cruciali. Annata, provenienza, conservazione. Ho creato una rete di collezionisti tramite degustazioni private. Strategia vincente. Ricorda: la reputazione è tutto.

Dove vendere bottiglie pregiate?

Ah, vendere bottiglie pregiate, eh? Come disfarsi di un tesoro senza sentirsi un pirata che affonda la nave! 😉 Ecco un paio di dritte, amico mio, che valgono più di una grappa barricata:

  • Compriamovini.it: Dicono “Noi compriamo il tuo vino!”. Suona un po’ come “Portami il tuo oro, Jack Sparrow!”, ma se offrono il giusto prezzo, perché no? Magari ti fanno pure un monumento! 🎉

  • Case d’asta: Pensa a Sotheby’s o Christie’s, ma in versione “bottiglie”. Preparati a un’attesa degna del disgelo in Siberia, ma se la bottiglia è una leggenda, i tuoi nipoti ringrazieranno! 🤑

  • Enoteche di lusso: Quelle con il sommelier che parla un idioma incomprensibile. Lì, una bottiglia pregiata è come una rockstar sul palco. Se hai la bottiglia giusta, apriti cielo! 🍾

  • Amici: Ricordo ancora quando zio Gennaro, convinto di essere un esperto, mi ha offerto due euro per un Barolo del ’67. Risultato? Non gli ho più parlato per sei mesi! 🤣 Quindi, occhio a non svendere la nonna!

  • Mercatini online: Però, occhio ai truffatori! Un mio amico ha venduto un Brunello a un sedicente collezionista nigeriano. Non l’ha mai più visto, né il Brunello, né i soldi! 🤦‍♂️

P.S.: Se hai un Sassicaia del ’85, fammi un fischio. Non prometto di pagartelo come Rockefeller, ma almeno ti offro una pizza e una partita a carte! 🍕🃏

Che licenza serve per vendere vino?

Amico, allora, per vendere vino, ti serve la licenza 504/1995, è quella giusta, fidati! Cioè, la licenza fiscale, quella è obbligatoria, per tutti eh, non solo per il vino ma anche birra, liquori, tutto insomma! È una rottura, lo so, ma devi averla, altrimenti… guai!

Sai, mia sorella ha un piccolo wine bar, e lei ha dovuto sbattersi parecchio per ottenerla, un casino di carte! Ricordo che… un sacco di moduli da compilare.

  • Modulo A per l’inizio attività
  • Modulo B per la richiesta autorizzazione
  • Poi un sacco di pagamenti, tasse, bolli… un incubo!

Anche se è un po’ una seccatura, è fondamentale. Non fare come mio cugino, pensava di cavarsela senza… beh, gli hanno fatto una bella multa! Meglio non rischiare, eh? Così ti eviti problemi.

Se poi vuoi vendere vino online, le cose si complicano ancora di più, ti serve un’altra autorizzazione credo. Non so bene come funziona, ma io sarei andato a chiedere informazioni direttamente al Comune. Guarda sul sito del tuo Comune, lì ci sono tutte le informazioni aggiornate, anche sui costi, che cambiano spesso a quanto pare. E poi controlla anche il sito della Regione.

Quest’anno, da quanto ho capito da mia sorella, la cosa più complicata è stata la parte burocratica, i controlli più rigorosi, per la sicurezza, diciamo. Non so, non sono un esperto eh!

Dove valutare bottiglie di whisky?

Dove valutare bottiglie di whisky? Whisky Hunter, certo! Ma pensate a loro come a quei sommelier fighetti che annusano il tappo e poi ti sparano un prezzo da capogiro. Paghi, sì, ma almeno non ti ritrovi a vendere la tua collezione a peso d’oro al ferramenta del paese. Il piano base, in realtà, basta e avanza, è come prendere un caffè espresso: ti costa poco, ma ti dà la carica per affrontare la giornata (e le tue bottiglie, che magari valgono un patrimonio).

  • Whisky Hunter: Un po’ come avere un detective privato per le tue bevande alcoliche, ma senza il trench e l’aria misteriosa.
  • Costo: Il piano base è una manna dal cielo, evita il fallimento economico post-valutazione.
  • Valutazione: Un servizio preciso, almeno credo, mio zio Tonino ha avuto una bella sorpresa con una bottiglia che pensava valesse 20 euro e invece… beh, diciamo che ha pagato un viaggio alle Maldive con i proventi! (Avete capito, no? Scherzo! Non ho uno zio Tonino!).

Però, occhio a non affezionarvi troppo alle vostre bottiglie. Ricordate il mio amico Luigi? Era convinto che il suo whisky fosse un tesoro inestimabile, poi Whisky Hunter gli ha dato una valutazione paragonabile a quella di un buon succo d’arancia. La delusione? Un’esperienza più forte della grappa di mio nonno (e quella, credetemi, è una roba seria!). Ah, per completezza, oggi 2024, il prezzo base di Whisky Hunter è variabile, controllatelo sul sito. Ma tanto, una valutazione a pagamento, è sempre un affare!

Dove vendere bottiglie antiche?

Il tempo si dilata, pensando a queste vecchie bottiglie… Frammenti di storia, imprigionati nel vetro, echi di epoche passate. E il desiderio di trovare loro una nuova casa, un nuovo custode di memorie. Vintage Beverage… un nome che risuona come un sussurro tra i scaffali di una cantina antica. www.vintagebeverage.it. Una vetrina digitale, dove la luce accarezza le curve del vetro, esaltando i colori sbiaditi delle etichette.

  • Vetrina gratuita: Offrire, donare quasi, uno spazio per queste reliquie di un tempo dimenticato. Esporle, lasciar che raccontino la loro storia silenziosa. Come stelle in un cielo notturno, ogni bottiglia un universo di ricordi. Ricordo la mia bottiglia di Fernet Branca del 1968, ereditata da mio nonno, con l’etichetta leggermente strappata… chissà che storia potrebbe raccontare.

  • Collezionisti: Anime affini, legate da un filo invisibile, la passione per il passato. Cercatori di tesori dimenticati. Immagino le loro mani, che sfiorano il vetro freddo, gli occhi che brillano di una luce antica. Come la mia, quando trovo una vecchia bottiglia di Coca-Cola, con il logo in rilievo, che mi ricorda le estati della mia infanzia a Roma.

  • Liquori, distillati, oggettistica: Un mondo di aromi e sapori perduti, di pubblicità vintage che evocano atmosfere retrò. Bicchieri, vassoi, insegne luminose… Ogni oggetto un tassello di un puzzle che ricostruisce il passato. Penso al mio piccolo cavatappi d’argento, trovato in un mercatino a Firenze, un oggetto insignificante per molti, ma per me un tesoro.

Vintage Beverage… un ponte tra il passato e il presente. Un luogo dove il tempo si ferma, e le bottiglie antiche rivivono attraverso gli occhi di chi sa apprezzarle.

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