Come vendere bottiglie di vino da collezione?

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Per vendere al meglio vini da collezione:

  • Affidati a case d'asta prestigiose o piattaforme online specializzate come WineBid e Vinfolio.
  • Considera i broker di vino per raggiungere un pubblico più ampio.
  • Crea una rete di contatti con altri collezionisti.
  • Sfrutta i social media per aumentare la visibilità delle tue bottiglie e semplificare le vendite.
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Come vendere al meglio vini da collezione?

Ok, allora, vendere vini da collezione… un casino, te lo dico subito.

Io, una volta, ho provato a vendere una bottiglia di Barolo del ’67 che mi aveva lasciato mio nonno. Pensavo di farci un sacco di soldi, sai? Invece…

Ho provato prima con una casa d’aste a Milano. Sembrava tutto figo, mi avevano pure fatto una valutazione alta, tipo 1500€. Però poi, tra commissioni e robe varie, alla fine mi sarebbero rimasti tipo 800€. Un furto!

Poi mi sono informato su WineBid e Vinfolio. Sembrano seri, eh. Ma mi spaventava spedire la bottiglia, non mi fidavo molto.

Alla fine, ho beccato un broker di vino tramite un amico. Un tipo che conosceva un sacco di collezionisti. Ci ho messo un po’, ma alla fine l’ho venduta a 1200€ direttamente a uno che la voleva veramente. Morale? Il passaparola è ancora la cosa migliore.

Ah, i social… io non ci capisco niente, però so che tanti li usano.

Come vendere al meglio vini da collezione: Case d’asta, mercati online (WineBid, Vinfolio), broker. Networking e social media aumentano la visibilità e semplificano le vendite.

Dove vendere bottiglie da collezione?

Dove vendere bottiglie da collezione? Oddio, che casino! Ho passato un sacco di tempo a cercare un posto decente per piazzare la mia collezione di vecchie bottiglie di limoncello di mio nonno. Sono quelle con l’etichetta anni ’70, sai, quelle bellissime, un po’ sbiadite dal sole… un vero tesoro!

Prima ho provato su eBay, ma era troppo stressante, troppa roba da gestire. Le commissioni poi, mamma mia! Poi ho girato un po’ di mercatini dell’usato, quelli a Roma, vicino a casa mia, ma niente. A un certo punto ero quasi pronta a buttarle, a buttare via anni di ricordi! Poi, per caso, navigando su internet, ho trovato Vintage Beverage!

  • Sito: www.vintagebeverage.it
  • Gratuito: Nessuna commissione! Incredibile!
  • Collezionisti: Contatto diretto con appassionati veri.

È stato un sollievo! Finalmente un posto dove queste bottiglie, che per me sono più che semplici bottiglie, potrebbero trovare una nuova casa, con qualcuno che le apprezzerà davvero. Non vedo l’ora di vedere cosa succede! Spero di riuscire a venderle tutte, a liberarmene. Anche se, un po’ mi dispiace… ma il garage è ormai pieno zeppo!

Aggiungo che il sito è nuovo, quindi non so ancora con certezza come funzionerà a lungo termine, ma per ora sono entusiasta. Speriamo bene!

Come si fa a sapere il valore di una bottiglia di vino?

Ah, il valore di una bottiglia di vino! Un’arte più oscura dell’alchimia, direi, e meno precisa della previsione del tempo a Napoli. Non basta annusare e dire “mamma mia che profumo di soldi!”.

  • Vivino, Wine-Searcher, Delectable: App comode come avere un sommelier nano nel taschino. Scansioni veloci, valutazioni a bizzeffe. Ma fidati, queste app sono come le recensioni di TripAdvisor: molto utili, ma qualche recensione a 5 stelle puzza di sponsorizzazione.

  • Il fattore X (il mio fattore X): L’esperienza. Io, ad esempio, ho imparato a valutare un vino dopo anni a bere roba improponibile regalatami da zii (il Sangue di Drago di zio Enzo rimane un mistero inesplicabile). Quindi, l’occhio, il naso, la bocca, ma anche l’intuizione sono cruciali. Anche il conto in banca. Un Romanée-Conti non lo scopri su Vivino, credimi.

  • Altri metodi, per i più nerd: Aste, guide, siti specializzati. Un bel casino, però. E poi, chi ha tempo? A me piace di più il metodo “assaggio e giudizio istintivo”. Risultato: a volte vinco, a volte pago cara la lezione.

Però, ecco un dettaglio piccante che spesso si dimentica: il valore soggettivo! Il vino che per me è un capolavoro, per te potrebbe essere aceto. Questo è il bello, no? Il vino è anche una questione di gusto personale e di… disponibilità economica. Mia moglie, ad esempio, apprezza il mio gusto solo dopo aver bevuto un buon Cabernet Sauvignon. Coincidenze? Non credo.

Ah, dimenticavo: questo anno il mercato del vino sta andando a gonfie vele. L’inflazione si fa sentire anche sui nettari di Bacco!

Che licenza serve per vendere vino?

Per vendere vino in Italia, serve la licenza di cui al DPR 504/1995. Questa normativa, piuttosto intricata, definisce le tipologie di licenze in base all’attività svolta. Non è un semplice “bollino”, ma un iter burocratico che varia a seconda del contesto. Penso che la complessità derivi dalla necessità di bilanciare la libera iniziativa economica con la tutela della salute pubblica e la lotta all’alcolismo. Un aspetto filosofico interessante, no?

La licenza fiscale, indispensabile, rientra nel quadro più ampio della regolamentazione del settore. Ricordo un mio amico, enologo, che ha impiegato mesi per ottenere tutte le autorizzazioni. È un vero percorso a ostacoli! In breve, si tratta di:

  • Licenza di vendita: varia in base al tipo di esercizio commerciale (negozio, ristorante, etc.)
  • Autorizzazione sanitaria: controlli igienico-sanitari, fondamentali per la sicurezza del prodotto.
  • Iscrizione al registro delle imprese: aspetto meramente formale, ma essenziale per operare legalmente.

Il DPR 504/1995 non si limita al vino, regolamenta la vendita di tutte le bevande alcoliche. A proposito di burocrazia, mia zia, proprietaria di un piccolo bar, mi raccontava di una volta che… (ma questa è un’altra storia!). L’aspetto fiscale è cruciale: tasse, accise, IVA… un vero rompicapo! L’iter è spesso lungo e complesso. Bisogna essere preparati!

Aggiunte: Il DPR 504/1995 è stato oggetto di numerose modifiche e integrazioni negli anni. È quindi fondamentale consultare le normative regionali e locali, che possono aggiungere vincoli specifici. Consiglierei di rivolgersi ad un commercialista specializzato nel settore alimentare per una consulenza dettagliata. La legislazione è in continua evoluzione; verificare periodicamente gli aggiornamenti è sempre saggio.

Dove vendere vecchie bottiglie di vino?

Svendere Vecchie Bottiglie: Il Percorso Più Lucrativo

  • iDealwine: Nessun altro garantisce la stessa visibilità. Asta o acquisto diretto. Scegliete. Incassate.

  • Mercato dell’Antiquariato: Se il vino ha storia, non solo sapore. Un antiquario sa valorizzarlo, sa dargli il giusto peso.

  • Contatto Diretto: Enoteca di fiducia. Collezionista privato. Parlateci chiaro. Denaro sonante. Subito.

Vini rari? Ho visto bottiglie vendute a cifre folli. Un Barolo del ’61, finito in una collezione privata per una somma che non vi direi mai. Questo è il gioco. Regole dure. Guadagni immensi.

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