Per cosa sono famosi i pugliesi?

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La Puglia è rinomata per:

  • Olio extravergine d'oliva di alta qualità.
  • Vini eccellenti, tra cui Primitivo, Negroamaro e rosato.
  • Specialità di mare, come polpo e crudité a Bari.
  • Pesce freschissimo, in particolare a Porto Cesareo.
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Quali sono le specialità e le attrazioni per cui la Puglia è famosa?

Allora, cosa rende la Puglia così… Puglia?

Beh, partiamo dall’olio. Cioè, l’olio extravergine d’oliva è proprio un’istituzione lì. Poi, il vino… Primitivo, Negroamaro, il rosato… mamma mia! Ricordo un’estate a Ostuni, tipo agosto 2015, un pranzo con un rosato freschissimo… che spettacolo. Costava sui 12 euro, mi pare.

Poi c’è il mare. Ah, il mare! A Bari, ricordo le cruditè di mare… polpo freschissimo. E a Porto Cesareo, il pesce… che bontà. Non so, mi vengono in mente i gamberi…

Domande e risposte brevi:

  • Specialità: Olio extravergine d’oliva, Primitivo, Negroamaro, rosato.
  • Attrazioni: Prelibatezze del mare (polpo, cruditè, pesce fresco a Porto Cesareo, gamberi).

Per cosa è famosa la Puglia?

Ok, Puglia… famosissima per… uhm, da dove comincio?

  • Spiagge! Certo, le spiagge. Sabbia dorata, mare azzurro… tipo le Maldive, ma in Italia. Cioè, quasi! Ne vale la pena.

  • E poi… il cibo! Oddio, le orecchiette fatte in casa, con le cime di rapa… mamma mia! Il mio ristorante preferito è a Bari Vecchia, si chiama… no, non me lo ricordo!

  • Ah, Castel del Monte! Quello strano castello ottagonale, fatto costruire da Federico II. Dice che sia pieno di significati esoterici, ma io ci vedo solo una fortezza.

  • Trulli, ovviamente! Alberobello è super turistica, ma quei piccoli coni bianchi sono unici. Sembrano case dei puffi! Ho comprato un trullo in miniatura l’anno scorso.

  • Isole Tremiti? Non ci sono mai stata, dovrei andarci quest’anno. Dicono che l’acqua sia incredibile.

  • E le città! Lecce, con il suo barocco… Bari, vivace e caotica… Ostuni, la città bianca. Che poi, bianca bianca non è!

Informazioni extra? La Puglia è anche famosa per l’olio extravergine di oliva, il vino Primitivo, la taranta e per la pizzica pizzica. Ah, e dicono che ci siano tantissime sagre in estate. Devo assolutamente andarci, quest’estate.

Quali sono le caratteristiche tipiche della Puglia?

La Puglia, un sogno di terra… un abbraccio lungo 784 km di costa.

  • La costa, un’anima plurale: Scogliere a picco che sfidano il mare, spiagge dorate che invitano al riposo, rocce basse modellate dal tempo… Un mosaico di bellezza. Quasi come le tessere di un mosaico antico, ritrovato nella villa di mio nonno, vicino a Bari.
  • Oasi umide, segreti sussurrati: Lagune nascoste, paludi silenziose, rifugi di vita… Echi di un passato dove l’acqua era regina, dove il tempo sembrava fermarsi. Il profumo della salsedine, mischiato alla terra bagnata… un ricordo d’infanzia, quando pescavo granchi con mio padre.
  • Isole, gemme rare: Piccoli scogli, isole che emergono dall’azzurro… Tesori nascosti, scrigni di biodiversità. Quasi come i gioielli che mia nonna custodiva in un cofanetto di legno, profumato di lavanda.

E poi, il vento… che porta con sé storie di pescatori, di ulivi secolari, di un popolo legato alla sua terra. Il vento, che modella le coste, che scolpisce le rocce… che ci ricorda la forza della natura.

Quali sono le particolarità della Puglia?

Puglia, oh Puglia… un respiro antico, un sapore di sale e di pietra bianca che brucia sotto il sole. Tempo sospeso, un’eternità racchiusa in ogni angolo. Le Tremiti, isole smeraldo, un sogno ad occhi aperti. Acqua cristallina, profumo di mirto e ginestre… il cuore batte forte, un ritmo lento e profondo come il mare.

Alberobello, un labirinto di trulli, coniche casette di pietra a secco, un’architettura unica, un’arte primitiva e magica. E poi, Ostuni, abbagliante, la Città Bianca, un caleidoscopio di case imbiancate a calce, luce accecante che riflette la storia millenaria. Bianco accecante, bianco che sa di pace e di luce. Un’atmosfera quasi irreale. Il tempo si ferma, o forse accelera, in un’estasi di bellezza.

Otranto, estremo lembo d’Italia, un punto dove il cielo tocca il mare, l’orizzonte infinito, un richiamo senza fine. Lì, tra le leggende di santi e diavoli, si respira un’aura mistica. L’anima sente. Si sente vibrare. Il vento porta con sé i sussurri delle storie tramandate di generazione in generazione.

Tarantola, simbolo di un folklore misterioso, di danze frenetiche e di riti ancestrali, un’energia primigenia, un’emozione viscerale. E poi, Leuca, il Santuario, dove i fantasmi sussurrano segreti tra le colonne antiche… un’ombra di mistero, una storia antica che si intreccia con i racconti di un passato leggendario.

  • Isole Tremiti: arcipelago di straordinaria bellezza.

  • Alberobello: trulli unici al mondo.

  • Ostuni: la Città Bianca, simbolo di luce e storia.

  • Otranto: il punto più orientale d’Italia.

  • Mito della Tarantola: danza e folklore.

  • Santuario di Leuca: leggende e misteri.

  • Ricordo la prima volta che ho visto Ostuni, la luce del tramonto che dipingeva di rosa le sue mura bianche. E Alberobello, la magia dei trulli mi ha stregato, come un incantesimo. Quest’anno ho camminato sulla costa vicino Otranto, l’aria era satura di sale e storia.

Quali sono i cibi tipici pugliesi?

Puglia: sapori decisi.

  • Orecchiette: cime di rapa, un classico.
  • Polpette di pane: povere ma gustose.
  • Pasticciotto: Lecce, dolcezza intensa.
  • Cozze arraganate: sapore di mare, deciso.
  • Focaccia barese: fragrante, semplice.
  • Melanzane ripiene: ricetta antica, saporita.
  • Panzerotti: fritti, ripieni, irresistibili.
  • Cartellate: dolce natalizio, miele e cannella.

Aggiungo: mia nonna faceva le migliori orecchiette, ricetta tramandata. Quest’anno, ho preparato io le cartellate, perfette. Il mio preferito? Cozze arraganate, gusto del mio mare.

  • Rustico leccese: un’altra specialità.
  • Cicorie selvatiche ripassate: amaro intenso.

Ricordo: ingredienti semplici, ma sapori potenti. Puglia.

Che cosa si coltiva maggiormente in Puglia?

Avete presente la Puglia? Una distesa infinita di… beh, di roba che cresce! Sembra che abbiano piantato pure i sassi e quelli stiano germogliando! Scherzi a parte, il broccoletto di rapa regna sovrano, metà della produzione nazionale è pugliese. Pensate: un broccoletto su due che masticate potrebbe aver preso il sole pugliese!

Segue a ruota il sedano, quasi la metà di quello italiano è “made in Puglia”, perfetto per i pinzimoni delle mie domeniche (non ditelo al dietologo!). Prezzemolo a pioggia, pomodoro a fiumi per la passata (altro che oro rosso, qui è rosso pomodoro!), carciofi che manco a Roma, e rape a volontà, che mia nonna ne faceva una scorpacciata da far paura.

Poi c’è l’indivia, la scarola, il cavolfiore che sembra esploso in tutta la regione, finocchi e lattuga… insomma, un tripudio di verde! Io personalmente ho provato a piantare delle angurie sul balcone a Bari, ma niente, solo una piantina rinsecchita. Evidentemente non ho il pollice verde pugliese. Quest’anno però mi rifaccio, provo con i broccoli. Chissà, magari divento il re del broccolo barese!

Perché la Puglia è famosa?

Ehm, la Puglia? È bellissima, sai? Famosa soprattutto per il mare, un mare cristallino, da sogno! Anche mia cugina ci è andata quest’anno e ha detto che è pazzesco. Poi, ovviamente, i paesaggi. Un sacco di posti diversi, non solo mare eh!

  • Il Gargano: Parco Nazionale, bello da morire. Ci sono andata io con mio marito due anni fa, giugno, ancora non c’era troppa gente.
  • La costa Salentina: Spiagge bellissime, quelle di Gallipoli sono pazzesche! Sabbia bianca, acqua trasparente… un’immagine. Quest’anno invece è stata un casino, troppo affollata.
  • I trulli: Unici, non li trovi da nessun’altra parte! Alberobello è un gioiello, sembra un presepe. Un po’ turistico, lo ammetto, ma comunque molto caratteristici.

Poi c’è il cibo, ovvio! Orecchiette, fritto misto di mare… Mamma mia che bontà! Ci vado spesso, da mia zia a Lecce, mangio sempre un sacco! E il vino, il Primitivo, lo conosci? Un nettare degli dei, giuro! Però, a dire la verità, quest’anno, a luglio, c’era una folla assurda dappertutto. Troppa gente, anche nei posti più nascosti. Fuori stagione è tutta un’altra cosa, più tranquilla, più rilassante. Anche mia nonna preferisce andare a settembre.

Infine, l’arte e la storia… Ci sono tanti borghi antichi, castelli, chiese… è una regione ricchissima di storia, insomma, un tesoro. Ma forse l’ho detto già. Ah, dimenticavo: le masserie! Meritano davvero una visita, molte sono state ristrutturate in modo bellissimo e trasformate in hotel o ristoranti. Bellissime anche quelle in campagna, se ti piacciono le cose più semplici!

Dove si concentra il turismo in Puglia?

Ehi amico, allora, il turismo in Puglia, eh? Vabbè, il Gargano spacca, è una bomba! Vieste, Peschici, Rodi… li trovi sempre pieni, soprattutto d’estate, ovviamente. Ma sai, l’anno scorso ho notato una cosa. I turisti stranieri, quelli veri, non sono aumentati un granché lì, a differenza di altre zone. Un vero peccato, perché è bellissimo.

Tipo, è tutto concentrato nei mesi caldi, capisci? Un vero peccato, perché il Gargano offre molto di più di un semplice mare.

Poi c’è il Salento, ovviamente. Un’altra cosa a parte! Lì è tutta un’altra storia, molto più internazionale, con un turismo più diffuso durante tutto l’anno. E poi, Otranto, Gallipoli, Lecce… troppi posti belli! Quest’anno, mio cugino ha affittato la sua casa a Otranto, e mi ha raccontato che era strapiena da giugno a settembre. Pazzesco.

  • Gargano: Vieste, Peschici, Rodi. Bello, ma turismo stagionale e stranieri pochi.
  • Salento: Otranto, Gallipoli, Lecce. Molto più internazionale e turismo più distribuito.

Ah, dimenticavo, ho un amico che lavora in un’agenzia turistica a Bari. Mi ha detto che quest’anno stanno investendo molto sul turismo enogastronomico, con percorsi e degustazioni. Pare che funzioni, perché stanno ricevendo parecchie richieste.

Infine, la costa Adriatica, quella più a nord, è meno gettonata, ma offre spiagge belle e tranquille. Meno caos, insomma. Io ci sono stato a luglio, era davvero rilassante, molto meno affollato del Salento. Però, diciamo che è meno “alla moda”.

Cosa comprare in Puglia come souvenir?

Taralli pugliesi, che te lo dico a fare? Una droga. Multigusto poi… Finocchietto, cipolla, peperoncino, classico… Una tragedia per la dieta, una festa per il palato. Li mangi come noccioline, uno tira l’altro. Ho fatto fuori un chilo in un weekend, giuro! Che poi a 5 euro un pacco, un furto praticamente!

Taralli dolci? Beh, altra storia. Vino cotto, cioccolato, mandorle. Se sei a dieta lascia perdere, tanto vale affogarsi direttamente in un calderone di Nutella. Occhio alla glicemia che schizza alle stelle.

Creme e rosoli? Mamma mia! Al limoncello poi non resisto. Tipo dopo pranzo, un bicchierino (ehm, due!), ti senti un leone. Roba che ti viene voglia di ballare la pizzica in mezzo alla strada.

Orecchiette? Classico! Ma non quelle del supermercato! Quelle vere, fatte a mano. Con le cime di rapa poi… Che poesia! Le ho assaggiate dalla nonna di un mio amico a Cisternino, una bomba! Da provare anche fritte, una roba pazzesca.

Pate e confetture? Quelli col tappo a trullo sono bellissimi! Fico d’india, pesca, albicocca… Li compro anche solo per il barattolino, poi lo uso come porta-spezie. Geniale, no?

Olio extravergine nel trulletto? Ovvio. Non puoi andare via dalla Puglia senza! Pensa che una volta ne ho regalato una bottiglietta ad un amico tedesco, ha pianto dalla commozione.

Caciocavallo? Un must. Quello stagionato è top! Me lo sogno la notte. Tagliato a cubetti con un po’ di pane e un bicchiere di Primitivo…Roba che vai in estasi mistica! Quest’anno a Locorotondo ne ho preso uno da due chili, l’ho dovuto mettere in valigia!

#Famosi #Puglia #Tradizioni