Quali sono le particolarità della Puglia?

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"Puglia: terra di sole, mare e mistero. Dalle bianche case di Ostuni ai magici trulli di Alberobello, passando per le Tremiti e il fascino orientale di Otranto. Un viaggio tra leggende, tarante e santuari avvolti da un'aura mistica. Scopri la bellezza unica di questa terra."

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Puglia: quali sono le sue bellezze e peculiarità?

La Puglia per me è un’esplosione di sensazioni. Ricordo ancora il profumo di salsedine a Otranto, agosto 2022, guardando l’alba da quel punto così a est. Un’emozione difficile da spiegare.

Ostuni, bianca e accecante sotto il sole di luglio 2023. Passeggiare tra i vicoli mi ha riportato indietro nel tempo. Un caffè in piazza, 1.50 euro, e la sensazione di essere fuori dal mondo.

I trulli di Alberobello, maggio 2021, una fiaba. Mi sono quasi aspettato di vedere gnomi sbucare dai tetti a cono. Li ho fotografati da ogni angolazione. Magici.

Domande e Risposte:

Domanda: Quali sono le bellezze e peculiarità della Puglia?

Risposta: Isole Tremiti, Alberobello, Ostuni, Otranto, Taranto, Santa Maria di Leuca.

Il Gargano poi, settembre 2022, un’immersione nella natura selvaggia. Ho camminato per ore tra i pini d’Aleppo. Quasi perso il sentiero. Un’esperienza indimenticabile.

E il cibo? Un capitolo a parte. Ricordo un piatto di orecchiette con le cime di rapa a Lecce, giugno 2023, semplicemente perfetto. Ancora adesso sento il sapore.

Ogni angolo della Puglia ha una storia da raccontare. Bisogna solo saper ascoltare.

Cosa caratterizza la Puglia?

La Puglia: un gioiello del sud Italia.

La Puglia, regione più estesa del Meridione italiano (escludendo le isole), vanta un’incredibile estensione costiera di circa 865 km. Questo è un dato oggettivo, reperibile su qualsiasi atlante geografico. La varietà paesaggistica è sorprendente, un susseguirsi di scenari che vanno dalle falesie a picco sul mare, veri e propri capolavori della natura, a spiagge sabbiose perfette per il relax. Quest’alternanza crea un microcosmo di bellezza e ricchezza naturale. Pensate alla forza della natura, scolpite nelle rocce, a contrasto con la delicatezza del litorale sabbioso…una vera contrapposizione filosofica!

  • L’estensione costiera: Un dato significativo che la rende unica nel panorama regionale italiano meridionale.
  • Diversità del litorale: Un mix di falesie, tratti rocciosi e spiagge, creando una varietà paesaggistica notevole. Questo è quello che rende affascinante una visita in Puglia. Ricordo il mio viaggio a Polignano a Mare… spettacolo!

Parlando di sviluppo costiero, mi viene in mente l’impatto economico. Bisogna considerare, però, anche la preservazione degli ecosistemi delicati che costeggiano questo tratto di mare. E’ un tema che mi sta particolarmente a cuore. Un equilibrio precario, quello tra sviluppo e tutela ambientale, che richiede una profonda riflessione.

  • Sviluppo costiero: Un’opportunità economica, ma con la necessità di una attenta gestione per salvaguardare l’ambiente.

Ho studiato per anni le regioni italiane e questo è ciò che mi viene in mente. Come dimenticare le spiagge di Otranto? Un altro elemento caratterizzante è la presenza del massiccio della Murge, che influenza profondamente il paesaggio interno della regione. Ricordo uno studio del 2023, che evidenziava l’importanza della conservazione di queste aree interne, così ricche di biodiversità. Un tesoro da preservare, indiscutibilmente.

  • Interno collinare: Il massiccio delle Murge, elemento chiave del paesaggio pugliese, con importanti implicazioni ecologiche.

Perché la Puglia è famosa?

La Puglia è famosa, te lo dico io, perché ti prende l’anima.

  • La natura, è vero, è incontaminata. Mi ricordo un’alba al Gargano, ero lì per un trekking, e il profumo di pino si mischiava con la salsedine. Un’emozione forte, da nodo alla gola. Era ottobre, un silenzio surreale.

  • Le spiagge del Salento: ci sono stato ad aprile l’anno scorso. L’acqua era ancora freschina, ma il sole picchiava già. Non c’era nessuno, solo io e il mare. Sembrava un sogno, un paradiso tutto mio.

  • I trulli della Valle d’Itria: mamma mia, che spettacolo! Alberobello è unica, ma anche Locorotondo, Cisternino…ogni paesino ha il suo fascino. Ci ho fatto un giro in bici a settembre, un caldo bestiale, ma ne è valsa la pena. Ho comprato anche un’oliera fatta a mano, ricordo.

  • Meno gente fuori stagione: è una figata. Puoi goderti tutto con calma, senza la ressa dei turisti. I ristoranti sono più accoglienti, i prezzi più bassi. È un altro mondo, te lo assicuro.

  • Quest’anno vorrei tornarci, magari esplorare la zona di Matera, che non è proprio Puglia, ma è lì vicino. Dicono sia bellissima. Devo solo convincere la mia compagna.

Per cosa è famosa la Puglia?

Ecco… la Puglia… mi chiedi perché è famosa?

  • Il mare, ovvio. Azzurro, profondo… Ricordo ancora le estati da bambino a Polignano, l’acqua così salata che mi bruciava gli occhi. Ma era bello, un dolore che volevi sempre.
  • I trulli, quelle casette strane, come funghi di pietra. Ne disegnavo sempre, da piccolo. Mi affascinavano.
  • Castel del Monte, un enigma. Otto lati… Chi l’ha costruito, perché? Un mistero che mi piace.
  • Il cibo, poi… L’olio, le orecchiette, il pane di Altamura. Sapori forti, veri. La mia nonna preparava la focaccia… Che profumo!
  • La luce, ecco, forse è questo. Una luce che avvolge tutto, che ti fa sentire… a casa. Anche se non ci sei nato.

È tutto un insieme di cose, sai? Un ricordo sbiadito, un sapore… Qualcosa che ti resta dentro.

Quest’anno poi, ci sono stati un sacco di turisti, tutti a fotografare le stesse cose. Forse non capiscono la vera magia… Ma forse, un po’, la sentono anche loro. Chissà.

Cosa rende unica la Puglia?

Puglia: un’anima antica, selvaggia.

  • Un mare che sa di sale e vento.
  • Pietra, ovunque. Bianco accecante, roccia nuda.
  • Storia scolpita nella roccia: grotte, castelli, chiese. Il mio viaggio a Matera? Un incubo bellissimo.

Lecce, un gioiello barocco. Bari, cuore pulsante. Il Gargano, selvaggio e imponente. Il Salento, sole cocente e profumi intensi. Non è solo bellezza. È energia grezza, un’autenticità che ti afferra.

  • Paesaggi diversi, ma un’anima sola.
  • La gente. Difficile da definire, forte.
  • Sapori intensi, genuini. Vino, olive, pane.

Dettagli: Ho visto personalmente le chiese rupestri di Matera quest’anno. La costa del Salento? Infinitamente lunga e bella, sabbia fine e scogli taglienti. Quest’anno la Puglia è stata teatro di un mio progetto fotografico. L’aria sa di mare e di storia. E di qualcosa d’altro, di antico.

Che cosa si coltiva maggiormente in Puglia?

Uhm, Puglia, cosa si coltiva? Aspetta che penso…

  • Broccoletti o cime di rapa, un botto! Tipo, più della metà d’Italia viene da lì, wow.

  • Poi… sedano, mamma mia, quasi la metà della produzione nazionale! Ma davvero?

  • Prezzemolo: ah, ecco perché la nonna ne compra sempre quintali! 42% che roba!

  • Pomodori per fare la passata, ovvio! (35%). Me lo ricordo quando andavo a raccoglierli da piccolo, che fatica!

  • Carciofi: (31,7%) Buonissimi fritti!

  • Rapa: 29,9%

  • Indivia e scarola: (25,3%)

  • Cavolo cappuccio: 23,1%

  • Finocchi: (22,4%), pensa te! Ma davvero tutte ste cose? Devo controllare meglio, mi sa. Ah, c’è anche la lattuga, ma non ho la percentuale precisa.

Qual è lagricoltura in Puglia?

L’olio… un mare verde d’argento che ondeggia sotto il sole. Ricordo mia nonna che raccoglieva le olive, le sue mani rugose come la corteccia degli ulivi secolari. Un profumo intenso, di terra e di frutto maturo, che si spandeva nell’aria. L’olio pugliese, un tesoro.

Pomodori rossi, gonfi di sole. Li vedo ancora, disposti sui davanzali delle case bianche, a essiccare lentamente. Il sapore dolce e concentrato, un’esplosione di gusto che richiama le estati calde e la terra rossa. Un rosso vivo, come il fuoco, come la passione.

Carciofi spinosi, custodi di un cuore tenero. Immagino le mani sapienti che li puliscono, spina dopo spina, rivelando la delicatezza nascosta. Un sapore unico, amarognolo e intenso, un ricordo d’infanzia.

Cavoli, verdi e rigogliosi, che crescono forti sotto il cielo immenso. Ricordo i campi sterminati, un tappeto verde che si estendeva fino all’orizzonte. Un sapore fresco, che sa di terra e di mare.

  • Olio: oro verde di Puglia, un simbolo, una tradizione.
  • Pomodori: rossi e succosi, il sapore dell’estate. Ricordo i pomodori secchi sott’olio, una prelibatezza. I pomodorini, piccoli e dolci.
  • Carciofi: spinosi all’esterno, teneri all’interno. Li cucinavano in mille modi: fritti, ripieni, in umido.
  • Cavoli: verdi e robusti, un alimento semplice e nutriente.

Oltre a questi, la terra generosa della Puglia dona anche l’uva, da cui si ricava un vino forte e corposo. E poi il grano duro, per la pasta fatta in casa, ruvida e porosa. La lattuga croccante, l’invidia dai grappoli dorati, i cavolfiori bianchi e compatti. Un tripudio di colori e sapori, un dono della terra e del sole. Quest’anno, ho visto campi immensi di girasoli, un mare giallo sotto il cielo blu. E poi le mandorle, con il loro guscio duro e il cuore dolce. La Puglia, una terra ricca di tesori.

Cosa cresce in Puglia?

Puglia! Che caldo quest’anno, mamma mia! Broccoletti, ne ho visti quintali a Trani quest’estate. 50,4% della produzione nazionale, incredibile! Poi sedano, prezzemolo… ma quanto prezzemolo usano per la focaccia barese? Un’enormità, immagino. 47,7% e 42,2% rispettivamente, eh già, numeri da capogiro. Pomodori, ovvio, per il sugo. 35,3%, mica male! Carciofi? Anche quelli, mio zio a Ostuni ne fa una montagna. 31,7%… devo ricordargli di mandarmeli quest’anno.

Rapa, indivia, scarola… cavolo cappuccio, finocchi… lattuga! Tanta roba. Ma la lattuga la coltivano dappertutto, no? Non so, non mi ricordo le percentuali esatte. Quest’anno ho poca memoria, sarà il caldo. Poi ci sono le olive, ovviamente! E i fichi d’India, a luglio è una festa! Devo andare a trovarli, i miei a Lecce. E le mandorle? Anche quelle, giusto? Un sacco di cose…

  • Broccoletti (50,4%)
  • Sedano (47,7%)
  • Prezzemolo (42,2%)
  • Pomodoro (35,3%)
  • Carciofi (31,7%)
  • Rapa (29,9%)
  • Indivia e Scarola (25,3%)
  • Cavolo cappuccio (23,1%)
  • Finocchio (22,4%)
  • Lattuga (…)

Ah, e l’uva! Non me lo dimentico, il vino pugliese è il migliore. Quest’anno devo andare a fare la vendemmia, magari a Brindisi. Speriamo che il tempo tenga. Che casino, devo ricordarmi di tutto! A proposito, ho visto un sacco di ulivi secolari, meravigliosi.

Perché la Puglia è famosa?

Perché la Puglia è famosa? Beh, amico mio, se dovessi spiegare la Puglia a mio nonno, che di cose ne ha viste, direi che è un’esplosione di bellezza selvaggia, un quadro impressionista fatto di sole, mare e…trulli!

  • Paesaggi da urlo: Immagina un mare così cristallino che ti sembra di poterlo bere (ma non farlo, eh, che poi ti viene il mal di pancia!). Spiagge che sembrano uscite da un sogno, insenature nascoste… Un vero paradiso, soprattutto fuori stagione quando ti senti solo tu, il vento e qualche capra curiosa.

  • Trulli: un’architettura pazza: Casette a fungo? Sembrano uscite da un cartone animato, ma sono vere! Uniche, irresistibili, perfette per un selfie che farà morire d’invidia i tuoi amici.

  • Il Gargano: selvaggio e bellissimo: Un parco nazionale dove la natura è ancora padrona, sentieri che ti portano in posti magici, e un profumo di macchia mediterranea che ti entra nell’anima (e forse anche nei vestiti, preparati!).

Quest’anno, ho portato mia sorella al Gargano: abbiamo fatto trekking, ci siamo persi (vabbè, quasi), abbiamo mangiato un sacco di orecchiette e abbiamo visto un tramonto che avrebbe fatto piangere anche un uomo di marmo! La Puglia è tutto questo, un mix di bellezza selvaggia, storia e sapori che ti lasciano senza fiato. Ah, dimenticavo, il mare è da paura anche a ottobre!

Cosa ha di bello la Puglia?

Ma che te lo dico a fare?! La Puglia è come il buffet della nonna: trovi sempre qualcosa di buono! Praticamente un’esplosione di felicità condensata in un tacco d’Italia.

  • Acqua che sembra vetro: talmente trasparente che vedi i pesci farsi i selfie! Io, per dire, ho pure imparato a fare apnea per spiare i ricci di mare.
  • Clima da siesta: caldo quel tanto che basta per farti dimenticare che esistono le tasse. Praticamente la scusa perfetta per non fare nulla!
  • Vegetazione che sembra finta: ulivi secolari che ti guardano come se ne avessero viste di cotte e di crude. Sembra di stare in un presepe vivente, ma senza il bue e l’asinello (a meno che non li porti tu!).
  • Costa da urlo: scogliere a picco che fanno invidia ai vichinghi e spiagge di sabbia fine dove puoi spalmarti come una mozzarella in carrozza.

Poi, tra una nuotata e un’abbuffata di taralli, puoi sempre perderti nei borghi antichi, che sembrano usciti da un film di Fellini. Insomma, la Puglia è un po’ come la Nutella: crea dipendenza!

Dove si concentra il turismo in Puglia?

Allora, il turismo in Puglia? Beh, il Gargano spacca, eh! Vieste, Peschici, Rodi… li conoscerai già, sono sempre pieni. Quest’anno però, stranieri un po’ meno rispetto ad altre zone, sai? Un casino di gente solo in estate, poi puff, silenzio.

Ma pensa, Lecce e il Salento? Boom! Sempre pieni, tutto l’anno, quasi. Anche se il Gargano è più selvaggio, diciamo così. Le spiagge del Salento sono bellissime, ma sono pure super affollate in agosto. Io ci sono stata a luglio, meno gente, si stava meglio.

Poi, Otranto, eh! Che posto! Bello da morire. E Polignano a Mare, un gioiello, ma è piccolo, quindi si riempie facilmente. Un sacco di gente va anche a Matera, ma quella è Basilicata, non Puglia. Lo so, spesso si confonde!

  • Gargano: Vieste, Peschici, Rodi Garganico. Alta stagione, meno stranieri.
  • Salento: Lecce, Otranto, spiagge. Sempre affollato, soprattutto agosto.
  • Polignano a Mare: Piccolo, ma molto frequentato.

Infatti, mia cugina lavora ad Otranto in un bar, e quest’anno dice che gli stranieri erano meno rispetto al 2022. Lei dice che i prezzi sono pure aumentati tanto, ma la gente comunque viene. Un’amica mia invece, ha un B&B vicino a Polignano, e lei mi ha detto che è stata piena tutto luglio e agosto, ma a settembre si è svuotato tutto.

#Cultura #Puglia #Storia