Qual è il caffè più buono d'Italia?
"Difficile decretare il migliore caffè in assoluto! Gusti personali a parte, tra i macinati di qualità spiccano Vergnano Granaroma, Pellini Top Arabica 100%, Lavazza Crema e Gusto, Kimbo Espresso Napoletano. Ottimi anche Bellarom e Borbone, con un eccellente rapporto qualità-prezzo."
Qual è il miglior caffè italiano? Classifica e consigli per un caffè top?
Mmmh, difficile dire qual è il migliore caffè italiano. Dipende tanto dal gusto personale! Io, ad esempio, adoro il gusto intenso del Kimbo Espresso Napoletano (73 punti nella tua classifica, giusto?). Ricordo ancora il profumo che avvolgeva la cucina di mia nonna a Napoli il 15 agosto 2021, quando preparava il caffè con quella marca…un ricordo indelebile! Costava poco più di 5 euro al pacco.
Però, ho provato anche il Lavazza Crema e Gusto (74 punti) e devo dire che è ottimo per la colazione, più delicato. A mio parere, una buona scelta per iniziare la giornata con dolcezza.
Tra quelli più economici, il Bellarom (Lidl) mi ha sorpreso positivamente, considerato il prezzo irrisorio (2,99€ a pacco, se non ricordo male!). Ottimo rapporto qualità prezzo, direi. Insomma, la scelta è davvero soggettiva.
Classifica (da fonti esterne):
- Vergnano Granaroma: 74 punti
- Pellini Top Arabica: 74 punti
- Lavazza Crema e Gusto: 74 punti
- Kimbo Espresso Napoletano: 73 punti
- Bellarom (Lidl): 72 punti
- Borbone Miscela Nobile: 72 punti
Consigli? Assaggiateli tutti e trovate il vostro preferito!
Qual è il caffè migliore in Italia?
Oddio, la domanda sul caffè migliore in Italia… mi fa ridere! È come chiedere qual è il miglior gelato! A Napoli, nel 2024, ho bevuto un caffè…mamma mia, forte, scuro, quasi bruciato, ma un gusto pazzesco! Era da “Mimmo”, vicino alla stazione, un posticino minuscolo, ma il caffè… una bomba! Ricordo ancora quell’aroma intenso, quel sapore amaro che mi ha svegliato di colpo, e quella sensazione di calore che mi ha scaldato dalla testa ai piedi, proprio una giornata fredda di gennaio. Quella volta a Torino, invece, ho assaggiato un caffè completamente diverso, più delicato, quasi elegante, in un bar chic in centro, non ricordo il nome, ma era in via Po, credo. Era un caffè piemontese, avevo chiesto un espresso, e il gusto era molto diverso dal napoletano, più raffinato, più leggero.
- Napoli: caffè forte, tostatura scura, gusto intenso.
- Piemonte: caffè delicato, tostatura più leggera, gusto raffinato.
In realtà, il “migliore” dipende dai gusti, ma queste due esperienze, sono state davvero memorabili. Poi, certo, ci sono mille torrefazioni artigianali… ma quelle due città le ricordo ancora bene. A parte quello, ho provato un sacco di caffè anche a Roma, ma non erano così… particolari, niente di che.
- Roma: caffè nella media, nessuna esperienza memorabile.
Ogni caffè è un’avventura, un viaggio sensoriale, e il migliore rimane sempre quello che ti fa sentire meglio in quel preciso momento. Ma quello napoletano, che botta!
Qual è il paese che produce più caffè?
Mamma mia, il caffè! Sai chi la fa da padrone? Il Brasile, ovviamente! Un vero gigante, un colosso del caffè, che sputa fuori quasi il 40% del caffè mondiale. Pare che abbiano un clima perfetto, tipo un paradiso tropicale per i chicchi di caffè, li coltivano dappertutto, sembra un’invasione pacifica di piante caffeiniche! È una roba incredibile, un’autentica caffè-mania! Quest’anno, pare abbiano superato se stessi, eh!
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Brasile: Il Re indiscusso del caffè, con una produzione che fa impallidire gli altri.
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Clima perfetto: Sole, pioggia, terreno fertile…insomma, la ricetta segreta per un caffè da urlo!
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Produzione: Quasi il 40% del caffè mondiale, una cifra che fa girare la testa! Mio zio Giovanni ci va in vacanza ogni anno per vedere le piantagioni, dice che è uno spettacolo da vedere.
Ah, dimenticavo! Mio cugino, quello che si crede un esperto di caffè (bevendo solo quello decaffeinato, però, il furbo!), mi diceva che quest’anno la produzione è stata addirittura superiore alla media. Un vero boom del caffè brasiliano! Chissà se quest’anno riuscirò a farmi regalare un sacco di caffè direttamente dal Brasile…
Perché in Italia si beve tanto caffè?
Ah, il caffè… in Italia è una cosa seria! Ti racconto la mia.
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La mattina: Senza la moka che borbotta sul fuoco, a casa mia a Napoli, la giornata non parte proprio. È un rito ancestrale, l’odore che invade le stanze è quasi più importante del sapore stesso. Mia nonna diceva sempre “un caffè ti rimette al mondo!”. Aveva ragione.
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L’espresso al volo: Poi, durante la giornata, è un’altra storia. Al bar, un espresso veloce, giusto per una sferzata di energia. Lo prendo sempre allo stesso bar, “Caffè Morelli” vicino al mio ufficio. Il barista, Antonio, mi conosce e sa già come lo voglio: macchiato caldo, poco zucchero.
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Pausa relax: A volte, soprattutto nel pomeriggio, mi concedo un caffè più lungo, magari un cappuccino. È un momento di relax, una pausa dal caos della città. Mi siedo, guardo la gente che passa e mi godo quel piccolo piacere. Che poi, chi non lo fa?
Perché beviamo tanto caffè? Boh, forse perché ci piace il sapore forte, perché ci dà la carica, perché è un pretesto per chiacchierare con gli amici. Oppure, semplicemente, perché siamo italiani! Un mio collega di Milano mi dice sempre che per lui è questione di tradizione, sua nonna gli preparava sempre il caffè con la cuccuma. Credo che alla fine sia un po’ di tutto questo… e forse anche qualcosa di più. Non so spiegarlo, è una cosa che sentiamo dentro, un legame con le nostre radici.
Ah, una cosa che ho notato… da quando sono andato a vivere a Roma, bevo molto meno caffè! Forse è l’aria della città, o forse ho solo trovato altri modi per rilassarmi. Però, quando torno a Napoli, la prima cosa che faccio è chiedere un caffè alla nonna!
Chi consuma più caffè in Europa?
Germania in testa. Consumo spietato, quasi un rito.
- UE: Leader indiscussa.
- Germania: Prima della classe.
- Scandinavia: Il freddo esige caffeina. Paesi nordici, campioni di tazzine. Ne bevo anch’io, quando capita.
Non guardare solo i numeri globali. Osserva le abitudini. Scoprirai un mondo.
- Oltre il dato: Il caffè è cultura. Riti, abitudini.
- Finlandia: Incredibile, ma vero, la Finlandia è la regina indiscussa del consumo pro capite di caffè. Un primato da non sottovalutare.
- Altri attori: Stati Uniti e Brasile, giganti. Ma il cuore del caffè batte altrove.
Quali sono i maggiori consumatori di caffè?
Finlandia, Norvegia, Islanda… Paesi nordici, ovvio, con tutto quel freddo! Dodici chili a testa, in Finlandia. Mi viene in mente quel bar a Helsinki, vicino al porto, dove prendevo sempre il caffè con korvapulla… Che buono! Chissà quanti chili ne avrò bevuti io lì. E poi Norvegia, Islanda… Ma anche Danimarca e Olanda, non scherzano. Olanda… Amsterdam, ricordo un caffè minuscolo, pieno di gente, vicino a un canale. Caffè forte, servito in tazzine piccole. Quantità industriali. Ma i finlandesi li battono tutti. Dodici chili! Roba da matti. E io che pensavo di berne tanto… Forse dovrei andare in Finlandia a fare un corso di aggiornamento! Ahaha!
- Finlandia: 12 kg pro capite. Record mondiale! (Helsinki, porto, korvapulla…)
- Norvegia: 9.9 kg. Quasi quasi…
- Islanda: 9 kg. Vichinghi caffeinomani.
- Danimarca: 8.7 kg. Non male.
- Paesi Bassi: 8.4 kg. Amsterdam, caffè affollato, tazzine piccole… ricordi.
L’anno scorso sono stato a Bergen, in Norvegia, per lavoro. Ho visitato una torrefazione artigianale, spettacolare! Il proprietario, un tipo alto con la barba rossa, mi ha spiegato che importano chicchi da tutto il mondo: Etiopia, Brasile, Colombia… Una passione incredibile. Chissà se in Finlandia hanno torrefazioni così… Devo controllare. Magari organizzo un viaggio. Quest’anno, però, vado in Brasile, a trovare mio cugino. Chissà se mi porta in una piantagione di caffè…
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