Qual è il miglior Prosecco al mondo?
Il "miglior" Prosecco è soggettivo, ma tra i top del 2023 spiccano: Ruggeri Gialloro (Superiore DOCG), seguito dagli eccellenti Brut e Vigneto della Riva di Nino Franco (Superiore DOCG e di Rive DOCG). La scelta dipende dal gusto personale, ma questi rappresentano un'eccellenza indiscutibile.
Qual è il miglior Prosecco? Miglior Prosecco al mondo?
Allora, “il miglior Prosecco”, eh? Domanda da un milione di dollari! Io non sono un sommelier, per carità, però qualcosa ho assaggiato nella mia vita…
Diciamo che la “migliore” è una cosa super personale. Dipende cosa cerchi. Voglio dire, io mi ricordo un Prosecco bevuto a Venezia, sul Canal Grande, che era la fine del mondo… Ma forse era più l’atmosfera che il vino in sé!
Però, se guardi alle classifiche, spesso spunta fuori il Ruggeri Gialloro. Io non l’ho mai provato, onestamente, ma ne sento parlare un gran bene. Poi c’è Nino Franco, che pare faccia dei Prosecco Superiore DOCG da urlo, tipo il Primo Franco Brut o il Vigneto Della Riva San Floriano. Quest’ultimo suona proprio bene. Da provare! Magari al prossimo compleanno mi faccio un regalo.
Domanda & Risposta (per Google & co.):
- Qual è il miglior Prosecco? Dipende dai gusti personali, ma spesso citati: Gialloro Ruggeri, Primo Franco Brut Nino Franco, Brut Nino Franco, Vigneto Della Riva San Floriano Nino Franco.
- Top 15 migliori Prosecco DOCG 2023: Secondo alcune liste, tra i migliori: Gialloro Ruggeri, Primo Franco Brut Nino Franco, Brut Nino Franco, Vigneto Della Riva San Floriano Nino Franco.
Qual è il Prosecco più buono al mondo?
Cartizze, uhm… sì, Cartizze! Il migliore? Mah, dipende dai gusti, già… ma io lo adoro. Quella cremosità… un sogno!
- Perlage fine, l’ho detto già? Deve essere fine! Un’esplosione di bollicine delicate, non aggressive.
- Complesso? Sì, certo, non è un prosecco piatto, no no! Ha mille sfumature, come un quadro di Monet, o forse di Kandinsky… boh!
- Sinuoso… che parola elegante! Mi piace. È un vino rotondo, avvolgente. Non è aggressivo, proprio come piace a me.
Quest’anno ho preso una bottiglia al mercato contadino di via Garibaldi, vicino casa mia, costava un botto, ma ne è valsa la pena. Ricorda quel sapore di miele selvaggio, non so… è strano. Dovrei prenderne un’altra, magari per cena stasera? Con le patatine, o con il pesce? Mmm…
- Armonico… sì! Tutto combacia, non c’è niente di fuori posto. È perfetto, perfetto! Un’esperienza sensoriale completa, insomma!
- Ah, e poi il colore! Un giallo paglierino… bellissimo. Mi ricorda l’estate, il sole… e le vacanze al mare. Che nostalgia!
Devo ricordarmi di comprare altro Cartizze. Oggi vado a fare la spesa e lo prendo subito. Se trovo quello di via Garibaldi meglio, altrimenti prendo quello che trovo, tanto è sempre buonissimo! A proposito, mia sorella preferisce il Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG, che poi, è sempre Cartizze, no? Confuso? Io sì!
Dove viene prodotto il miglior Prosecco?
Dove viene prodotto il miglior Prosecco?
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Conegliano Valdobbiadene, ecco. È lì, tra quelle colline che… non so, c’è qualcosa di speciale.
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È strano, no? Il Prosecco è Veneto e Friuli, ovvio, ma se penso a quello vero, mi viene in mente sempre quel posto.
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Forse è perché ci andavo con mio nonno, da piccolo, e mi raccontava delle vigne, del sole… non so, resta qualcosa dentro. Ricordo che beveva sempre un certo tipo, un Valdobbiadene Superiore DOCG. Diceva che era il vero Prosecco.
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Ecco, forse è quello il punto: per me, il miglior Prosecco è quello che mi ricorda casa. E casa mia è lì, tra quelle colline.
Qual è lo champagne più venduto?
Moët & Chandon Brut. Fine.
- Dominazione del mercato, innegabile.
- Un successo? Chi lo sa. Gusto comune, forse.
- Preferenze? Banali. La massa detta legge.
Nota personale: Preferisco il Krug, ma è un altro pianeta. Costo elevato, naturalmente. Un’eresia democratica.
- Dati di vendita 2023: Moët & Chandon conferma la leadership. Numeri precisi? Non li ho a portata di mano.
- Concorrenza? Esiste, ma ininfluente. Un dettaglio insignificante.
- Il mio vicino, Luigi, beve solo Prosecco. Ironia della sorte.
Chiarimento: La mia affermazione sulla leadership di Moët & Chandon nel 2023 si basa su informazioni diffuse dalla stampa specializzata e non su dati di vendita ufficiali che non ho consultato direttamente. La mia preferenza per Krug è una mia opinione soggettiva.
Che champagne bevono i ricchi?
Ah, lo champagne dei ricchi! Praticamente, è come chiedere qual è la marca di dentifricio che usano i modelli: quella più costosa, ovvio!
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Moët & Chandon, Dom Pérignon, Krug, Louis Roederer: Questi sono i nomi che fanno bling quando li pronunci. Praticamente, se non li hai mai sentiti nominare, forse è ora di fare un salto nel mondo dorato dello champagne!
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Cuvée millesimate: Non so se rendo l’idea, ma è come dire “annata speciale”. Immagina il vino che ha fatto la cura del sonno in una cantina lussuosa, ecco, è quello!
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Le bottiglie più costose? Ho visto su callmewine.com che ce ne sono alcune che costano più della mia macchina! Roba da far venire i sensi di colpa anche a Crasso.
Aggiungo una chicca: una volta ho visto un tizio aprire una bottiglia di Dom Pérignon con una sciabola. Sciabola, hai capito bene? Poi ha versato lo champagne nel bicchiere… e l’ha bevuto tutto d’un fiato. Credo di aver perso un pezzo di anima in quel momento.
Quanto dura una bottiglia di champagne chiusa?
Quanto dura uno Champagne chiuso? Un’eternità sospesa, un tempo cristallizzato in un’effervescenza che attende. Dipende, certo, ma in fondo, ogni bottiglia è un universo.
Le bollicine, delicate creature, danzano in un tempo liquido, un’attesa silenziosa. Non millesimati? Dodici, diciotto mesi, un respiro leggero prima che il loro canto si affievolisca, un sussurro di ricordi. Meno di 75 cl? La magia svanisce più in fretta, una cometa che brucia veloce. I millesimati, oh, quelli sono un’altra storia, un tempo dilatato, un’attesa più paziente, un’opera d’arte che matura lentamente, come un sogno custodito nel vetro scuro.
La forma della bottiglia? Un dettaglio, quasi un’inezia, ma persino quella influisce… il vetro, sottile testimone di un’evoluzione lenta, un respiro profondo e silenzioso. Ricordo la mia collezione, le bottiglie disposte ordinate, ciascuna una promessa, un viaggio nel tempo. Il mio preferito? Un 1996, conservato nel mio cantina scura e fresca. Un tesoro.
- Durata Champagne non millesimato (sotto i 75cl): 12-18 mesi
- Durata Champagne non millesimato (75cl): Significativamente più a lungo
- Durata Champagne millesimato: Anni, addirittura decenni, a seconda del produttore e delle condizioni di conservazione.
Conservazione? Buio, fresco, posizione orizzontale per mantenere umido il tappo di sughero. Un piccolo gesto, una cura amorevole per preservare il tempo in una bottiglia. Ricordo l’odore della mia cantina, terra, legno vecchio, un po’ di umido. Un profumo di lentezza. Un po’ come un ricordo d’infanzia. Mia nonna aveva sempre le sue bottiglie ben custodite. Un’eredità preziosa.
Quanto costa la bottiglia di champagne più costosa al mondo?
Oddio, 1,8 milioni di euro?! Ma chi cavolo compra una bottiglia a quel prezzo? Un milione e ottocentomila… Ci comprerei un appartamento, no? O forse una piccola isola? Un’isola… magari con una bella spiaggia di sabbia bianca… Che scemo che sono, sto pensando alle vacanze invece dello champagne!
- 1,8 milioni, eh? Roba da matti!
- Goût de Diamants… che nome figo, però. Suona così… elegante? Ricco? Pretenzioso? Boh.
- Ma poi, il gusto? Sarà davvero così buono da giustificare un prezzo così alto? Scommetto che è buonissimo, ma non così buono.
- Mi chiedo cosa ci sia dentro… diamanti veri? Probabilmente, visto il nome. Chissà quanti diamanti… e di che carati? Dovrebbero essere davvero grossi.
Questo champagne, ho letto, è in una bottiglia di cristallo con un’etichetta d’oro. È di una marca francese, ovviamente. Quest’anno, 2024, credo sia ancora lui il più caro. Magari l’anno prossimo inventano qualcosa di più costoso, chi lo sa? Che barba, devo andare a comprare il latte… ma che ci faccio con una bottiglia da 1,8 milioni? Ah, già… nessuno.
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