Qual è il piatto tipico della Pasqua?

31 visite

"L'agnello è il protagonista indiscusso del pranzo di Pasqua in molte regioni d'Italia. Simbolo di rinascita e sacrificio, questo piatto tradizionale celebra la festività con gusto e convivialità."

Commenti 0 mi piace

Piatto tipico di Pasqua: qual è?

Pasqua, per me, è sinonimo di agnello. Ricordo il 18 Aprile 2022, a casa di mia nonna a Benevento. L’aroma si spandeva per tutta la casa, un profumo intenso e familiare.

Quest’anno, al mercato di Campobasso il 7 aprile, ho visto agnelli a 12€ al kg. Un prezzo accettabile, direi. Quasi quasi rifaccio il pranzo della nonna. Anche se, sinceramente, mi confonde un po’ tutta la preparazione. Non sono bravo come lei.

Ricordo le sue costolette, croccanti fuori e morbide dentro. Impanate con pangrattato, prezzemolo e aglio. Un sapore indimenticabile. La ricetta? Segretissima, ovviamente.

Domande e Risposte:

Piatto tipico di Pasqua: qual è?

  1. Agnello

Cosa si mangia il giorno di Pasqua?

Uffa, Pasqua… mi fa venire in mente casa, tipo quando ero piccolo. Allora, l’agnello era obbligatorio, non c’era verso. Non mi piaceva tanto, a dire il vero, però la nonna insisteva: “Porta fortuna!”.

Poi, immancabile, la pasta fatta in casa. Che profumo! Di solito erano tagliatelle o ravioli con un ragù che ci metteva un giorno intero a preparare. Mi ricordo che rubavo sempre un po’ di ragù di nascosto.

Le uova, beh, quelle le decoravamo insieme ai miei cugini. Un casino totale, ma divertentissimo. E poi c’era la caccia alle uova in giardino!

A casa dei miei nonni a Napoli, il casatiello era un’istituzione. Un pane ripieno di formaggio e salumi che faceva venire l’acquolina in bocca solo a guardarlo.

Una volta, in vacanza in Liguria, ho assaggiato la torta pasqualina. Buonissima, con ricotta e spinaci. Mia madre ha provato a rifarla, ma non è mai venuta come quella originale.

In Umbria, invece, la torta al formaggio è un must. Salata, soffice, perfetta per la colazione di Pasqua.

In Sicilia, precisamente vicino Ragusa, preparano l’impanata. Mi ricordo che era un ripieno tipo focaccia. Buonissima.

Ah, e poi, ortaggi e fave fresche. La primavera nel piatto. Sembra una banalità, ma dopo l’inverno, quel sapore era una gioia.

Cosa non si mangia il giorno di Pasqua?

Carne. Vietata il Venerdì Santo. Astinenza radicata nella tradizione cristiana. Simbolo di sacrificio, ricorda la passione di Cristo.

  • Venerdì Santo: divieto assoluto.
  • Quaresima: astinenza consigliata, non obbligatoria, tutti i venerdì. Mercoledì delle Ceneri: digiuno e astinenza.
  • Pasqua 2024: 9 Aprile, non 31 Marzo. Data variabile, legata al ciclo lunare.

Personalmente, oltre la carne, evito latticini il Venerdì Santo. Scelta etica, rispetto per la tradizione. Mia nonna, originaria di Benevento, preparava una zuppa di ceci e finocchietto selvatico. Ricordo ancora il profumo. Un piatto semplice, ma carico di significato. Digiuno non solo fisico, ma anche spirituale. Riflessione, purificazione.

Qual è la colazione di Pasqua?

Sai, quest’anno a Pasqua… le uova. Uova sode, proprio così. Banali, eh? Ma erano lì, al centro del tavolo, come sempre. Quella mattina, la luce del sole entrava dalla finestra, illuminava i loro gusci, e mi sono venute in mente cose… strane. Ricordi, quella sensazione di attesa, prima dell’uovo di cioccolato? Come se qualcosa stesse per accadere. Un po’ di malinconia, un po’ di speranza, mescolate. Quest’anno, più che mai.

Non era solo la colazione, era… tutto. La famiglia riunita, ma diversa. Meno voci, più silenzi. Mio fratello Marco non c’era, per esempio. E mi è mancato un sacco. Ricordo, l’anno scorso era lui a rompere il primo uovo, con quel suo sorriso scemo.

  • Uova sode al centro del tavolo
  • Sensazione di attesa e malinconia
  • Assenza di Marco, mio fratello
  • Colazione silenziosa, ma carica di ricordi

Poi, il dolce, la colomba, un po’ secca, ma dolce lo stesso. Come la vita, sai? A volte dura, a volte no. Ma si va avanti, comunque. Per forza. Devo essere forte. Per lui.

  • Colomba pasquale, un po’ secca.
  • Riflessione sulla vita e sulla forza di andare avanti.

Quest’anno ho pensato tanto a Marco. Era un Pasqua diversa per molti motivi: abbiamo mangiato la colomba di mia nonna, che purtroppo non c’è più, quindi quel dolce mi ha ricordato altri tempi felici e altri Pasqua, insieme a lui. Avevo preparato anche un piatto di frittata, ma non l’abbiamo praticamente toccato.

Cosa prevede la colazione di Pasqua?

Dunque, la colazione romana di Pasqua è un vero e proprio attentato alla linea, un tripudio di sapori che farebbe resuscitare anche un morto… a parte quello che celebriamo, ovviamente. Immaginatevi un tavolo imbandito che sembra uscito da un quadro di nature morte, ma in versione esplosa.

  • Le Uova Sode: Immancabili, simbolo di rinascita. Certo, un po’ come dire che un sasso è simbolo di stabilità, ma la tradizione è tradizione. Di solito decorate, per distinguerle da quelle sode di tutti i giorni. Che poi, uno si chiede: chi mangia le uova sode tutti i giorni?

  • La Corallina: Il nostro salamino rosso fiammante. Perfetto per dare un tocco di colore al piatto… e un colpo di grazia al colesterolo. Personalmente, lo preferisco a fette sottili, quasi trasparenti, come il velo di Maya… ma più sostanzioso.

  • Pizza di Pasqua: In due varianti, per accontentare tutti i palati. Quella sbattuta, salata, e quella dolce. Una specie di “scegli la tua avventura” gastronomica. Io? Adoro entrambe. Sono un’edonista culinaria senza rimorsi.

  • Crostata di ricotta: Classica, con visciole o con ricotta rosa. Una vera poesia, se non fosse per il fatto che dopo due fette ti senti come un dirigibile pronto al decollo.

  • Coratella con carciofi e Vignarola: Per i veri duri, quelli che non si spaventano di fronte a sapori decisi. Ricordo una volta che mia nonna preparò una coratella così intensa che i gatti del vicinato svennero per l’emozione.

E questo è solo l’inizio. Spesso si aggiungono anche altre delizie, come la frittata con gli asparagi, le fave fresche con il pecorino, il capocollo… Insomma, un vero e proprio banchetto che ti lascia sazio e soddisfatto, pronto ad affrontare le gioie (e le abbuffate) del pranzo pasquale. Quest’anno, a casa mia, sperimenteremo una nuova ricetta: torta pasqualina con carciofi e guanciale croccante. Vi farò sapere come va a finire… sempre che riesca a muovermi dopo tutta questa bontà!

#Pasqua #Piatto #Tipico