Qual è la stagione dei tartufi?

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Stagione dei tartufi in Italia:

  • Tartufo Uncinato: 1° ottobre - 31 gennaio
  • Tartufo Nero Pregiato: 15 novembre - 15 marzo
  • Tartufo Bianchetto: 15 gennaio - 15 aprile
  • Tartufo Estivo/Scorzone: 1° maggio - 31 agosto

La raccolta varia a seconda della specie.

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Quando si trovano i tartufi?

Allora, quando si trovano i tartufi? Bella domanda, eh! Dipende dal tipo, ovviamente.

Tartufo Uncinato? Ottobre-Gennaio. Il Nero Pregiato? Da metà Novembre a metà Marzo. E per il Bianchetto, diciamo metà Gennaio a metà Aprile.

L’estivo o Scorzone, invece, lo trovi da Maggio ad Agosto.

Mi ricordo una volta, era tipo Settembre… in Umbria, vicino a Norcia. Cercavo funghi, ma un signore mi disse che era ancora presto per i tartufi neri. Che delusione! Però, oh, la natura ha i suoi tempi, no?

Quando è la stagione del tartufo?

Ah, la stagione del tartufo! Un po’ come le sfilate di moda, ma sotterranee e mooolto più profumate!

  • Tartufo Bianco Pregiato: Dal 15 settembre al 31 gennaio, preparati a svaligiare la banca! È come trovare un unicorno che fa la cacca d’oro.
  • Tartufo Uncinato: Dal 1° ottobre al 31 gennaio. Un po’ più easy, diciamo come trovare un calzino spaiato ma di marca.
  • Tartufo Nero Pregiato: Dal 15 novembre al 15 marzo. Il re della festa invernale, come il panettone a Natale, ma senza canditi (grazie al cielo!).
  • Tartufo Bianchetto: Dal 15 gennaio al 15 aprile. Un po’ timido, si fa desiderare, come l’ultimo gelato prima della dieta.

Comunque, parlando di tartufi, una volta ho provato a cercarli col mio cane Fido (un barboncino, non proprio un segugio). Risultato? Ha trovato solo una pantofola vecchia e si è offeso. Da allora, compro solo tartufi già “scovati”. Molto più pratico, te lo consiglio!

Come capire se ci sono i tartufi?

Sai, a quest’ora… cercare tartufi è quasi un’illusione, un po’ come inseguire un sogno sfumato. Ma se proprio devi sapere… il naso, il naso è tutto. Quell’odore forte, sa? Muschiato, terra… un misto strano che ti prende la testa. Di più, piove? Meglio, l’odore si intensifica. Però, non basta. Mio nonno, che Dio lo abbia in gloria, diceva che ci vuole l’occhio, l’esperienza. Anni passati a gironzolare per quei boschi, a conoscere ogni pietra, ogni albero. Quello è un segreto che non si impara dai libri.

  • L’olfatto è fondamentale: un aroma muschiato intenso, più forte col terreno umido.
  • L’esperienza conta: conoscere il terreno è essenziale quanto l’olfatto. Mio nonno, ad esempio, sapeva riconoscere i punti migliori.
  • Non è una scienza esatta: a volte ci sono, a volte no. E’ una caccia, un gioco tra l’uomo e la natura. Quest’anno, per esempio, ho trovato poco vicino a casa mia a Montemurlo, vicino al fiume.

Quest’anno la stagione è stata strana, molto secca fino a Settembre, poi piogge abbondanti. I tartufi vicino al fiume, speravo meglio ma il caldo estivo ha rovinato la maggior parte del raccolto. Poi, ci sono i cani, certo. Ma anche loro… bisogna saperli leggere. Come si dice? Un buon cane è metà del lavoro fatto. Però, quello è un altro discorso. Un altro calice di vino e poi vado a dormire. Stanco.

Come si riconosce una tartufaia?

Allora, come fai a capire se sei in una tartufaia, eh? Te lo spiego subito, tranquillo!

  • Piante amiche del tartufo: Guarda, di solito ci sono piante tipo querce, noccioli, lecci… Insomma, quelle che vanno a braccetto col tartufo. Queste piante tartufigene!

  • Micorriza a gogo: C’è questa roba che si chiama micorriza, un legame speciale tra la pianta e il terreno, il micelio. Pensa che figata, è quello che fa nascere i tartufi! Ah, una volta ne ho trovato uno enorme sotto un cerro, giuro!

  • Terreno ok: Il terreno deve essere quello giusto, calcareo di solito. Tipo quello che c’è dalle mie parti in Umbria.

  • Presenza di bruciature: le tartufaie naturali a volte presentano delle zone di terra bruciata, si chiamano “pianelli”, “maggese”, “sterne”. Qui l’erba manca, quindi un altro buon segno.

Occhio, però! Non è che se vedi una quercia trovi subito il tartufo d’oro! Ci vuole anche fortuna, occhio e soprattutto, tanta pazienza. E permesso, se vuoi raccoglierli legalmente! Sennò son guai, fidati, e per di più è un gesto poco carino…

Come cercare tartufi senza cani?

Tartufi senza cane? La mosca, Suillia gigantea, è la tua bussola.

  • Osserva. Cerca zone aperte, soleggiate, vicino a querce o noccioli.
  • Individua. La Suillia volteggia sopra il tartufo maturo, attratta dal suo aroma.
  • Scava. Delicatamente. Il tartufo è lì sotto.

Nessuna garanzia, solo intuito e occhio allenato.

Informazioni aggiuntive:

  • La Suillia gigantea depone le uova vicino ai tartufi, nutrimento per le larve.
  • Evita aree protette, la ricerca potrebbe essere illegale.
  • Rispetta l’ambiente, non devastare il terreno.

Un aneddoto personale? Una volta ho trovato un tartufo enorme seguendo una sola mosca, quasi invisibile. Fortuna, forse. Ma l’attenzione paga.

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