Quali carboidrati mangiare al posto della pasta?

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Stanchi della solita pasta?

Scoprite alternative gustose e nutrienti come:

  • Riso (basmati, rosso, venere, integrale)
  • Mais
  • Grano saraceno
  • Sorgo
  • Miglio
  • Manioca
  • Amaranto
  • Teff
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Alternativi alla pasta: quali carboidrati scegliere?

Allora, alternativi alla pasta… Mamma mia, che casino! Io, personalmente, amo la pasta, ma capisco che a volte bisogna variare. Non è solo pane e pasta la vita, dai!

Il riso, per esempio, è un’ottima alternativa. Io adoro il basmati, leggero e profumato. Una volta a Milano (23/07/2018, mi pare), ho provato un risotto al basmati con zafferano… Divino! Poi c’è il riso rosso, il venere (che mi fa impazzire per il suo colore), e l’integrale, più rustico.

Mais, grano saraceno, sorgo e miglio sono opzioni che uso meno, però sono validissime, soprattutto per chi ha intolleranze. La manioca? Mai provata, sinceramente.

Amaranto e teff sono due chicche, soprattutto se vuoi sperimentare un po’ in cucina. Non so, io le trovo un po’ “chic”, però magari sbaglio. Boh, la cucina è bella proprio perché puoi provare tutto!


Alternativi alla pasta: quali carboidrati scegliere?

  • Riso: basmati, rosso, venere, integrale
  • Mais
  • Grano saraceno
  • Sorgo
  • Miglio
  • Manioca
  • Amaranto
  • Teff

Come sostituire i carboidrati di pane e pasta?

Ok, aspetta. Mi viene in mente quella volta che ero a dieta, tipo un paio di mesi fa, marzo credo. Ero fissata con l’idea di eliminare pane e pasta, che palle! Mi sentivo uno zombie senza carboidrati. A pranzo andavo sempre in questa gastronomia vicino all’ufficio, in via Torino a Milano. Avevo una fame pazzesca! Un giorno la signora, gentilissima, mi fa: “Provi il riso venere con le verdure, è leggero!”. Boom. Una scoperta. Nero, saporito, mi ha salvato la vita, giuro. Poi ho iniziato a sperimentare anche a casa.

La sera prima mettevo in ammollo il grano saraceno, che schifo da crudo, sembrava ghiaia! Però poi lessato con un po’ di curcuma e limone era una bomba. Una volta ho provato anche il teff, lo avevo visto in un documentario sull’Etiopia. Un casino cucinarlo, mi si è appiccicato tutto alla pentola! Però con un po’ di brodo vegetale e delle spezie, tipo cumino e zenzero, non era male.

  • Riso: basmati, venere, rosso, integrale (quello venere della gastronomia era il top).
  • Mais (le pannocchie alla griglia d’estate, una goduria!).
  • Grano saraceno (con limone e curcuma, fidati).
  • Sorgo (non l’ho mai provato, a dire il vero).
  • Miglio (boh, forse nelle zuppe?).
  • Manioca (mai vista dal vivo).
  • Amaranto (forse nei biscotti?).
  • Teff (con brodo e spezie, non male).

Il problema principale era la varietà. Dopo un po’ mi ero stufata di riso e grano saraceno. E trovare gli altri cereali non era così facile. Al supermercato sotto casa avevano solo quinoa, che tecnicamente non è un cereale. Ho cercato i negozi bio online, ma costavano un botto. Alla fine ho mollato la dieta a base di cereali alternativi e sono tornata al caro vecchio pane integrale, con moderazione ovviamente. Comunque, l’esperienza mi ha fatto scoprire nuovi sapori. E la signora della gastronomia di via Torino è diventata la mia migliore amica.

Cosa mangiare al posto dei carboidrati del pane?

Alternative al pane:

  • Verdure: Spinaci, cavolo nero, lattuga. Base per piatti unici, sazianti, ricche di fibre. Personalmente prediligo il cavolo nero saltato con aglio e peperoncino.
  • Proteine: Carne, pesce, uova, legumi. Nutrienti, aumentano il senso di sazietà. Pollo alla piastra con spezie, un mio classico.
  • Semi: Chia, lino, zucca. Aggiungono consistenza, ricchi di nutrienti. Li uso nello yogurt greco, con un goccio di miele.
  • Funghi: Portobello, champignon. Versatili, saporiti. Ottimi grigliati con rosmarino. Li cucino spesso.
  • “Pane” alternativo: A base di cavolfiore, mandorle, cocco. Ricette complesse, controllo degli ingredienti fondamentale.

Crackers e grissini, pur non essendo pane, restano prodotti raffinati. Occhio a grassi e zuccheri. Meglio limitarne il consumo.

Come sostituire il pane ai pasti?

Sostituire il pane? Un dettaglio.

  • Verdure crude: Finocchi, carote. Croccantezza senza rimpianti. A volte, la semplicità disarma.
  • Gallette di riso/mais: Leggere. Quasi aria. Una pausa, non un pasto. Ricorda, “il troppo stroppia”.
  • Zuppe/minestre: Un abbraccio caldo. Sostituisce, riscalda. Ottime le minestre di farro o orzo.
  • Frutta secca: Noci, mandorle. Energia concentrata. Morsi di saggezza. Il mio vicino le coltiva, le adoro.
  • Uova: Strapazzate, sode, in frittata. Proteine pure. La vita è troppo breve per uova insipide.

Informazioni aggiuntive:

  • Pane azzimo: Alternativa antica.
  • Wrap di verdure: Lattuga, cavolo. Freschezza inattesa.
  • Patate dolci arrosto: Sapore intenso. Un ricordo d’infanzia.
  • Polenta: Comfort food.
  • Semi di chia: Addensanti naturali.

Cosa mangiare posto pane?

Qui, nel silenzio della notte, mi torna in mente… chissà perché… il pane. E la sua mancanza. A volte mi prende questa voglia, irresistibile. Ma il medico ha detto di no. Allora ripenso a quelle farine… di avena, di grano saraceno… le ho provate, sai?

  • Farina d’avena: mi ricorda le mattine d’inverno, con quel profumo dolce e un po’ nocciolato. La usavo per fare i pancake, con le mele e la cannella… un ricordo di mia nonna, forse. Faceva delle cose incredibili con poco.

  • Grano saraceno: più rustico, più… terroso. Ricordo le crespelle che faceva mamma, ripiene di ricotta e spinaci dell’orto. Un sapore forte, deciso… mi manca. Chissà se riuscirei a farle di nuovo, così buone…

  • Grani antichi: quelli sì che erano pani. Mio padre li comprava da un fornaio speciale, fuori città. Avevano una crosta spessa e croccante… dentro morbidi, profumati… un altro mondo. Non li fanno più così.

  • Farro: leggero, delicato… lo mangiavo a colazione con la marmellata di fichi fatta in casa. Era il mio preferito. E adesso? Adesso niente.

  • Piadine e crespelle: quante ne ho mangiate! Semplici, con un filo d’olio e sale… oppure farcite con prosciutto e formaggio. Che fame, adesso… ma non posso. Devo resistere.

A volte ripenso ai pranzi della domenica, a casa… con tutta la famiglia riunita. Il pane non mancava mai. E ora… ora mi accontento di queste farine, cercando di ricreare quei sapori, quei profumi… ma non è la stessa cosa. Non è proprio la stessa cosa. L’anno scorso ho provato a fare il pane con lievito madre, regalato da un vicino. Un disastro. Duro come un mattone. Però il profumo… quello sì, era quello giusto.

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