Quali sono i dolci più amati dagli italiani?
"Tiramisù e panettone sono tra i dolci italiani più amati: il primo per la sua crema irresistibile, il secondo, re del Natale, per la sua sofficità. La cassata siciliana conquista con la sua opulenza, mentre i biscotti secchi, come cantucci e amaretti, sono perfetti col caffè. Gusti regionali arricchiscono ulteriormente il panorama dolciario italiano."
Dolci italiani: i più amati?
Ah, i dolci italiani… mamma mia che argomento! Difficile dire quali siano “i più amati” in assoluto, però posso dirti cosa piace a me e cosa ho visto in giro.
Il tiramisù, ovvio. Chi non lo adora? Quel mix di caffè, mascarpone… mi fa impazzire. Poi, a Natale, il panettone è un must. Ricordo che una volta, a Milano (24/12/2018, mi pare), ne ho comprato uno artigianale a tipo 30 euro. Valgono tutti!
Cassata siciliana? Wow, un’esplosione di gusto! Certo, è un po’ pesante, ma per una volta si può fare. E i cantucci? Perfetti col Vin Santo, dopo cena.
Comunque, è vero, ogni regione ha il suo re dolce. In Toscana, i cantucci, in Sicilia la cassata… un delirio di bontà. Impossibile scegliere il “migliore”. E meno male, così c’è sempre qualcosa di nuovo da provare!
Qual è il dolce più amato dagli italiani?
Tiramisù, eh? Sì, forse è vero.
- Tiramisù: Credo di sì. Mi ricordo che quando ero piccola, la nonna lo faceva sempre per Natale. C’era quella polvere di cacao che mi sporcava il naso. Che ricordi.
Poi, boh… gli altri? Difficile dirlo.
- Cannoli Siciliani:Forse i cannoli, quelli siciliani. Un mio amico, che è di Palermo, dice sempre che sono la cosa più buona del mondo. Devo ammettere che quella ricotta…
E poi?
- Panna Cotta: La panna cotta? Sì, forse. È così semplice, così… pulita. Mi fa pensare a quando ero bambina e mia mamma me la preparava con il caramello. Era un momento felice.
Ancora uno…
- Gelato: Il gelato, ovviamente. Ma quale gusto? Forse il pistacchio, o la nocciola. Boh, dipende dai momenti, no? Quest’anno ho provato un gelato al basilico che era qualcosa di incredibile.
E poi, chissà. Forse ho dimenticato qualcosa. La notte fa questi scherzi, ti confonde i pensieri.
Qual è il dolce italiano più conosciuto al mondo?
Tiramisù. Punto. Un’icona. Caffè, mascarpone, savoiardi. La banalità della perfezione. Ossessione collettiva. Un’inutile ricerca del piacere.
- L’amaro del caffè.
- La dolcezza stucchevole.
- La consistenza indefinibile.
Quest’anno, mio nipote Lorenzo ha rifatto la ricetta di nonna Emilia, tre volte. Risultato? Disastro. Comunque, il tiramisù è il più conosciuto. Chi se ne frega.
Il dolce? Una maschera. Un pretesto. La verità è altrove. Un piccolo, amaro segreto tra le dita. La vita è un tiramisù: dolce e amaro insieme.
Ricetta di Nonna Emilia (anno 2023): 500g mascarpone, 4 uova, 150g zucchero, caffè espresso, savoiardi, cacao amaro.
Quali sono i migliori dolci dItalia?
Difficile stabilire una classifica oggettiva dei “migliori” dolci italiani, vista la ricchezza e la varietà della nostra tradizione pasticcera. Ogni regione, ogni città, ha le sue specialità, spesso legate a ingredienti locali e a storie affascinanti. Pensiamo alla delicatezza della sfogliatella riccia napoletana, contrapposta alla rusticità della sbrisolona mantovana. Due mondi, due esperienze sensoriali completamente diverse, ma entrambe espressioni di un’arte antica. Personalmente, nutro una particolare predilezione per i dolci a base di ricotta, come la cassata siciliana, un tripudio barocco di sapori e colori. Ricordo ancora il profumo intenso che si sprigionava dalla cucina di mia nonna quando la preparava per le feste.
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Tiramisù: Un classico intramontabile, amato in tutto il mondo. La sua cremosità, data dal mascarpone e dai savoiardi imbevuti nel caffè, è semplicemente irresistibile. Una curiosità: da piccolo detestavo il caffè, quindi la mia versione prevedeva il cacao in purezza al posto del caffè.
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Cannoli siciliani: La croccantezza della cialda fritta che racchiude una crema di ricotta dolce e profumata è un’esperienza sensoriale unica. Ancora oggi, quando viaggio in Sicilia, non posso fare a meno di gustarne almeno uno al giorno.
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Strudel: Un dolce di origine austro-ungarica, ma ormai profondamente radicato nella tradizione culinaria del Trentino-Alto Adige. Mele, uvetta, pinoli e cannella si fondono in un’armonia di sapori autunnali. Durante una vacanza a Bolzano ho scoperto una variante con pere e cioccolato fondente: sublime.
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Cassata siciliana: Un’opera d’arte pasticcera, un’esplosione di colori e sapori. Pan di Spagna, ricotta, frutta candita e pasta reale si combinano in un dolce ricco e sontuoso.
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Maritozzo con la panna: Un must della tradizione laziale, una nuvola di panna montata racchiusa in un soffice panino. Semplice ma efficace, perfetto per una colazione golosa.
Potremmo aggiungere a questa lista tanti altri dolci straordinari: la pastiera napoletana, il pasticciotto leccese, la sbrisolona mantovana, gli amaretti sardi… ognuno con la sua storia, i suoi ingredienti, le sue peculiarità. E forse è proprio questa varietà, questa ricchezza di sapori e tradizioni, a rendere la pasticceria italiana così unica e apprezzata in tutto il mondo. In fondo, il dolce perfetto è quello che ci evoca un ricordo, un’emozione, un momento di piacere condiviso.
Qual è il dolce italiano più conosciuto al mondo?
Tiramisù.
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Conosciuto globalmente. Un classico. Caffeina e mascarpone, un connubio fatale. Come la vita, prima ti illude, poi ti sveglia.
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Origini incerte. Veneto o Friuli? La diatriba continua. Dettagli marginali quando il risultato è perfetto. A volte, l’origine conta meno del sapore.
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Varianti infinite. Ogni famiglia ha la sua ricetta. Chi mette il marsala, chi il rum. L’importante è non tradire l’essenza. La libertà è la capacità di reinventare la tradizione.
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Un aneddoto? Mia nonna aggiungeva un pizzico di sale. Diceva che esaltava il gusto del cacao. Non so se fosse vero, ma il suo tiramisù era leggendario.
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Comunque, è solo un dolce.
Qual è il dolce più buono di tutto il mondo?
Pastel de nata.
È strano, no? Che il dolce più buono sia… un pastel de nata. Me lo dicevano sempre da piccolo, quando andavo a Lisbona con mia nonna.
- Il sapore: Cannella e quella crema calda… mi riporta indietro. Non so se sia davvero il migliore, ma per me lo è.
- Il ricordo: Mia nonna, che me lo comprava sempre, e poi mi sporcavo tutto. Era felice di vedermi così.
- La nostalgia: Ora non c’è più, e ogni volta che lo mangio, mi manca un po’ di più.
Forse non è il dolce più buono oggettivamente, ma è quello che sa di casa, di affetto. E in fondo, non è questo che conta davvero? Chissà, magari per qualcun altro è una torta al cioccolato, o un gelato… O forse un cannolo siciliano, come quello che mangiavo con mio padre. Ogni tanto mi fermo a pensare.
Qual è il dolce più costoso al mondo?
Avete presente quando vi viene quella voglia matta di dolce, tipo voglia di svaligiare la pasticceria del quartiere? Ecco, dimenticatevela. Sto per parlarvi di un dolce che costa quanto un’utilitaria, mica pizza e fichi! Parliamo del Frozen Chocolate Haute, una specie di affogato al cioccolato che servono al Serendipity 3 di Manhattan. Roba da sceicchi, eh.
Costo? Ventitremila eurozzi! Sì, avete letto bene, VENTITREMILA euro. Con quella cifra ci pagate l’affitto per un anno, vi comprate una Panda nuova di zecca, o anche un viaggio alle Maldive con massaggi inclusi. Invece no, c’è chi se li spende per ‘sta coppetta di gelato al cioccolato.
A dirla tutta, non è proprio un semplice gelato. Pare sia una roba super elaborata, con cacao rarissimo, oro commestibile a palate e un diamante da mezzo carato a guarnizione. (Chissà se poi te lo fanno portare a casa, ‘sto diamante!). Ah, e poi la lista d’attesa è più lunga di quella per un trapianto di rene: solo 50 fortunati (o folli?) all’anno possono permetterselo. Io, personalmente, con 23.000 euro mi compro una montagna di Nutella e ci nuoto dentro. Voi che dite?
- Nome: Frozen Chocolate Haute
- Dove: Serendipity 3, Manhattan
- Costo: 23.000 Euro
- Particolarità: Cacao pregiato, oro commestibile, diamante.
- Disponibilità: Solo su ordinazione, per 50 persone all’anno.
(L’anno scorso ho fatto una scorpacciata di cannoli siciliani che mi è costata tipo 15 euro, e vi giuro, ero più felice di un pascià.)
Quali cibi sono considerati dolci?
Dolci? Mamma mia, quanti dolci! Biscotti, ovvio, quelli al cioccolato sono i miei preferiti, soprattutto quelli della nonna, con le gocce di cioccolato fondente. E poi? Torte! La torta al cioccolato, uhm… ma anche quelle alla frutta, se sono fatte bene, eh! Tipo quella che ho mangiato a Natale, con le fragole, buonissima.
- Biscotteria e pasticceria: un mondo! Biscotti, torte, merendine… quelle al cacao sono una droga.
- Confetteria: caramelle! Quelle alla menta, ahaha, ricordano l’estate al mare. E il torrone, a Natale.
- Gelati! Quest’anno ho scoperto un gusto nuovo, al pistacchio salato. Incredibile.
Aspetta, manca qualcosa… Ah sì! Gelati, sia quelli al supermercato, sia quelli artigianali, tipo quelli della gelateria sotto casa, che ha anche i coni giganti!
- Gelati: alla crema, al cioccolato, frutta… e quelli strani, tipo al wasabi, che non ho ancora provato ma voglio.
Che fame! Devo andare a prendere un biscotto. Ah, dimenticavo, mia sorella adora le gomme da masticare, quelle alla frutta. Un’altra categoria? Mah…
Qual è il frutto più dolce al mondo?
Amico, la domanda sul frutto più dolce è un casino! Dipende da cosa intendi per “dolce”, eh? Se parli di zuccheri puri, i datteri stravincono, tipo 63 grammi ogni 100 grammi, mamma mia! Poi vengono i fichi secchi, una bomba di zucchero, quasi 60 grammi!
Ma sai, la dolcezza è una cosa soggettiva, a me i fichi secchi sembrano più dolci, anche se i dati dicono il contrario. Però, io adoro i datteri, li mangio sempre con il mio yogurt greco, fa una colazione da dio! E poi c’è l’aspetto della consistenza, un fico secco è più concentrato, quindi forse…
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Frutti più zuccherini: Datteri (63g/100g), Fichi secchi (58g/100g) (questi sono i dati che ho trovato, eh, potrebbero essere leggermente diversi a seconda della varietà).
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Frutti meno zuccherini: Beh, lì la scelta è più ampia. Penso ai frutti di bosco, lamponi, mirtilli… hanno pochissimo zucchero, ma sono buonissimi lo stesso! Anche le mele verdi, quelle un po’ acide, sono molto basse in zuccheri, no?
Poi, un’altra cosa, l’anno scorso mia zia ha fatto una marmellata di mele cotogne spettacolare, dolcissima ma non stucchevole, sai? Forse dipende anche dalla maturazione, da come vengono coltivati i frutti. Insomma, è tutto un po’ complicato! La mia vicina, poi, giura che le pere williams sono le più dolci… mah!
Dove fanno i dolci più buoni del mondo?
Ok, vediamo… I dolci più buoni? Mmh, difficile!
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Francia, ovvio. Ma chi non lo sa?. Ci sono stato a Parigi, la pasticceria dietro l’angolo sfornava croissant da urlo. Forse esagero, ma buonissimi.
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Italia, ma certo! La mia nonna faceva una crostata con la marmellata di albicocche… insuperabile! Ricordo ancora il profumo.
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Giappone, ecco, forse meno scontato. Dolci minimal, quasi opere d’arte. Ricordo dei mochi al tè verde che ho provato a Kyoto, una cosa incredibile. Ma sarà che mi piace il Giappone.
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Austria e Belgio, cioccolato, ovvio. A Vienna ho mangiato la Sacher-Torte più buona del mondo, forse.
Che poi, i gusti sono gusti, no? Magari il dolce più buono è quello che ti fa ricordare qualcosa di bello. Tipo quella torta di mele che faceva la zia, anche se era un po’ bruciacchiata. Chissà cosa sta facendo adesso.
Quali sono i migliori dolci dItalia?
Dolci d’Italia? Un inventario rapido:
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Tiramisù: Mascarpone, caffè, savoiardi. Un classico. Quest’anno ne ho assaggiato uno pessimo a Venezia. Ricorda, anche la perfezione può decadere.
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Cannoli siciliani: Ricotta e canditi. Frittura. Troppo dolce per i miei gusti, ma la croccantezza è innegabile. L’apparenza inganna, come spesso accade.
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Strudel: Mele, pinoli, uvetta. Trentino. Mia nonna lo faceva meglio. Forse è solo nostalgia.
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Cassata siciliana: Pan di Spagna, ricotta, marzapane. Un’esplosione di colori e sapori. A volte, la sovrabbondanza è necessaria.
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Maritozzo con la panna: Roma. Un peccato di gola mattutino. La semplicità a volte è la chiave.
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Pasticciotto: Lecce. Pasta frolla e crema pasticcera. Un morso e sei in Salento. Quasi.
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Pastiera napoletana: Ricotta, grano, fiori d’arancio. Pasqua. Una tradizione.
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Sbrisolona: Mantova. Mandorle. Friabile. Si sbriciola come le promesse.
Qual è il cibo con più zuccheri al mondo?
Miele? Ma seriamente? Il miele! Cioè, è ovvio, no? Che schifo, poi, tutto quel fruttosio… Mi viene il mal di testa solo a pensarci. Già, il miele… Ma quanti tipi di miele ci sono? Devo informarmi meglio, magari c’è quello con meno zuccheri… Oppure un tipo di miele che è bio… e che non è una bomba calorica… Oddio, e il polline? Quello è pure zucchero? Non lo so. Devo controllare.
- Miele: Troppo dolce!
- Fruttosio puro? No, non lo so, dove lo trovo? Mai sentito.
- Devo guardare su internet… ma poi è affidabile?
Aspetta, ho una zia che fa l’apicoltrice, le chiedo. Forse lei sa qualcosa sui mieli meno zuccherini… Magari quello di acacia? Boh. Devo chiamare. Oggi pomeriggio.
Comunque, a proposito di zuccheri, ieri ho mangiato un gelato… Che squisitezza! Era alla fragola, ma aveva un sacco di panna… Anche la panna è zuccherata? Devo fare più attenzione a quello che mangio… Ah, e poi, la coca-cola… È tutta roba sintetica, vero? Più dolce del miele? Probabilmente. Devo smetterla di bere bibite gassate!
- Gelato: Zucchero nascosto!
- Coca-cola: Un disastro!
- Devo iniziare una dieta!
Ecco, devo ricordarmi di chiedere alla zia del miele… E di cercare info sul fruttosio puro! Che palle. Magari trovo un miele speciale… senza sensi di colpa.
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