Quando un pasto è completo?

Allora, “pasto completo”… mamma mia, che domanda! Per me non è mica solo una questione di pancia piena, eh? È molto, molto di più. È un’esperienza, un momento… come dire, un piccolo rituale che mi fa stare bene. Davvero.

Quando mangio, voglio sentirmi soddisfatta, certo, ma non come se avessi ingoiato un macigno. Ecco, forse “macigno” è un po’ forte, però rende l’idea! Cerco quel mix… quella magia che mi dà l’energia giusta, costante. Capito? Niente montagne russe di zuccheri, quelle che ti fanno saltare di gioia e poi ti lasciano a terra, svuotata. Chi non le odia?

E poi, diciamocelo tra noi, la fame improvvisa è… oddio, non trovo le parole! Un incubo? Forse sì. Un pasto degno di questo nome, un pasto che si rispetti, mi permette di arrivare allo spuntino successivo senza quella sensazione… avete presente? Quella di “devo divorare tutto quello che mi capita a tiro!”.

Mi ricordo, anni fa, quando facevo quel lavoro super stressante… mangiavo solo schifezze, merendine al volo e via. Risultato? Sempre affamata, nervosa, un disastro! Poi ho iniziato a prepararmi pranzi più equilibrati, con un po’ di verdura, proteine… e la differenza si sentiva, eccome! Sembra una banalità, lo so, ma il cibo, il “pasto completo”, per me è diventato proprio un alleato. Che dici, mi sono spiegata bene?