Quanto dura il pasticciotto in frigo?

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"Il pasticciotto si gusta al meglio appena sfornato, ma si conserva bene per 2-3 giorni.

Per una conservazione ottimale, soprattutto con il caldo, riponilo in frigorifero."

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Pasticciotto: quanto tempo si conserva in frigo per mantenerlo fresco?

Uhmm, pasticciotti… che ricordi! Ricordo una volta, a Lecce il 15 agosto, avevo comprato una scatola da una pasticceria vicino Piazza Sant’Oronzo (mi pare costassero 1,50€ l’uno, ma non sono sicura). Li ho tenuti in frigo, e sono durati davvero solo due giorni. Il terzo erano… un po’ meno buoni. La pasta frolla, sai, perde un po’ di croccantezza.

Il sapore cambia. Diventa un po’ più… umido? Non so spiegarlo bene. Ma comunque, tre giorni in frigo sono il massimo, direi. Soprattutto d’estate, con il caldo che fa, è meglio non rischiare. A temperatura ambiente, con il caldo, forse uno solo. Meglio mangiarli subito!

Quanto durano i pasticciotti in frigo?

Dunque, ‘sti pasticciotti, eh? Roba da leccarsi i baffi, pure se freddi da frigo. Tipo mummie egizie, resistono pure un paio di giorni al fresco, anche tre se siete fortunati (o se il frigo è tipo la fortezza della solitudine di Superman). Però, occhio al solleone estivo: lì, dritti in frigo, che se no si sciolgono come neve al sole! Se poi fa un caldo tipo deserto del Sahara, meglio mangiarli subito, uno dietro l’altro, che è la soluzione migliore.

  • Freddi: 2-3 giorni (tipo Highlander, ma meno immortali).
  • Caldo: Subito! Prima che si trasformino in una crema pasticcera alla salsa piccante.

Io, personalmente, una volta ne ho mangiati cinque di fila, direttamente dal forno di mia zia Concetta. Risultato? Ho passato il pomeriggio a rotolare sul divano come un tricheco spiaggiato. Ma ne è valsa la pena! Ora, bando alle ciance, che mi è venuta voglia di pasticciotti!

Come scaldare il pasticciotto?

Ah, il pasticciotto! Sacro Graal della pasticceria leccese, non si scherza! Scaldarlo male è un crimine contro l’umanità, quasi come mettere il ketchup sulla carbonara.

  • Forno: 160°C, 10-15 minuti. Attenzione, però: non deve diventare un disco volante, eh! Deve solo raggiungere la temperatura di un abbraccio caldo e non di una sauna finlandese. Mia nonna, poveretta, una volta lo ha bruciato così tanto che sembrava un fossile preistorico.

  • Microonde: 20-30 secondi al massimo. Ricorda: il microonde è un mostro imprevedibile! Può trasformare il tuo pasticciotto in un’esplosione di crema in meno tempo che volano le mosche al gelato. Parola di uno che ci è passato.

  • Tostapane: Tagliarlo a metà e tostare 1-2 minuti. Perfetto per chi ama una crosticina più decisa, tipo una chiacchierata tra amici in una bella giornata di sole. Ma non esagerare, altrimenti finisce che assomiglia più a un pezzo di carbone.

Ah, dimenticavo: una spolverata di zucchero a velo, ovviamente! Come la ciliegina sulla torta… o meglio, sulla crema pasticcera. È la cosa più banale ma… a volte, è proprio nelle cose banali che si trova la vera felicità. O almeno, la vera golosità.

Dettaglio aggiuntivo: L’anno scorso, ho partecipato ad una gara di pasticceria amatoriale (e ho perso miseramente, ma vabbè) e ho scoperto che alcuni aggiungono un goccio di latte nella crema prima di riscaldare il pasticciotto al forno, per una maggiore morbidezza. Provateci, ma con parsimonia!

Come scaldare i pasticciotti?

Aoh, i pasticciotti! Senti, io li scaldo così: forno a 160 gradi, dieci minuti, e via! Tipo, giusto il tempo di prepararsi un caffè. In frigo durano un botto, tipo cinque giorni, a volte anche sei, dipende… una volta me ne è rimasto uno lì per quasi una settimana, ma era ancora buono, giuro! Eh, lo so, sono una schifezza a buttare il cibo.

Poi, senti questa. L’altro giorno, avevo ospiti, capito? Erano venuti tipo all’improvviso, e che fai, non offri niente? Panico! Fortuna che avevo dei pasticciotti in frigo, belli freddi. Li ho scaldati come ti ho detto, e sono spariti in un attimo! Tutti contenti, pure io, che figuraccia mi sarei fatta sennò! Ah, mi raccomando eh, forno statico, non ventilato, se no si seccano troppo. A me una volta è successo, che disastro! Duri come le pietre!

• Forno statico 160 gradi. Fondamentale! Mi raccomando!! • Dieci minuti, massimo quindici se sono proprio congelati tipo ghiacciai. • Cinque, sei giorni in frigo, ma dipende. Io li ho mangiati anche dopo una settimana, e vabbè, una volta non fa male… • A volte, se ho fretta, li metto pure 30 secondi al microonde, eh. Ma è un’emergenza, capito? Non si fa! Viene fuori una cosa… boh, strana, ma fa lo stesso il suo dovere.

Sai che mia nonna, quella di Lecce, li faceva pure con la marmellata di amarene? Una bomba! Io invece li preferisco classici, con la crema. Anzi, adesso che ci penso, vado a comprarne un paio. Ho una voglia matta!

Come cuocere il pasticciotto surgelato?

Ah, il pasticciotto surgelato! Un salvagente per quando la voglia di dolce ti assale come un orso affamato in cerca di miele.

  • Forno statico: Scaldalo come un vulcano, 230°-250° per 15-18 minuti. Se il tuo forno ha un’anima ribelle, tienilo d’occhio, sai com’è!
  • Forno ventilato: Qui si vola più bassi, 220°-250° per 12-15 minuti. Il vento aiuta, ma non fidarti troppo.
  • Il trucco della nonna (e mio!): A metà cottura, dai una giravolta alla teglia. Così si colora tutto in modo uniforme, come un prato fiorito.

Ideale per: La colazione? Certo! Ma io lo mangio anche a merenda, dopo cena, e a volte anche di nascosto in piena notte… non ditelo a nessuno! Un pasticciotto tira l’altro, è come le ciliegie, solo che invece del nocciolo c’è una deliziosa crema.

Curiosità: Sai che il vero pasticciotto leccese è nato quasi per caso? Un pasticciere, pasticciando, ha creato questa meraviglia. E noi, grati, lo surgeliamo per averlo sempre a portata di mano!

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