Cosa fare quando non si digerisce?

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Digestione difficile? Dieta varia ed equilibrata è fondamentale! Masticare lentamente e con attenzione aiuta a prevenire problemi, favorendo una corretta digestione. Abitudini alimentari sane sono la chiave.

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Cosa fare in caso di indigestione?

Uff, l’indigestione… Chi non l’ha provata? Io, tipo, l’altro giorno, per aver mangiato troppo panettone (era il 27 Dicembre, a casa dei miei a Milano, e non mi sono saputo contenere). Che disastro! Mi sentivo un pallone.

Solitamente, cerco di mangiare un po’ di tutto, senza esagerare con fritti o cose troppo pesanti. E, poi, cerco di non ingozzarmi, mangiando piano.

Diciamo che masticare bene aiuta un sacco, perché, boh, pare che prepari lo stomaco a digerire meglio. È un po’ come quando impasti il pane, no? Se lavori bene l’impasto, poi viene una meraviglia.

Cosa fare in caso di indigestione:

  • Dieta varia, sana, equilibrata.
  • Buone abitudini alimentari (mangiare lentamente, masticare bene).

Cosa fare se non si ha digerito?

Mamma mia, che pancione! Sembri un palloncino gonfio d’aria fritta! Cosa fare?

  • Acqua tiepida, mica acqua ghiacciata da ghiacciaio! A piccoli sorsi, eh, non come se dovessi spegnere un incendio! Deve scivolare giù come un’anguilla, non come un mattone.

  • Tisana alla valeriana, la regina delle piante rilassanti! È come una carezza per lo stomaco, una coccola per l’anima. Mia nonna la usava per calmare il mio cugino, un vero uragano a due zampe! E funzionava alla grande!

  • Se il problema persiste, chiama il tuo dottore. Non fare il duro, eh! Non voglio ritrovarti in ospedale, che poi devo venire a farti visita e portarti fiori finti, che quelli veri mi danno allergia.

Aggiunta: Ho scoperto quest’anno che la camomilla è una valida alternativa. Io, che sono un tipo che ama le cose naturali e a volte compro anche delle erbe un po’ strane al mercato di Porta Portese, ti consiglio anche di provare un infuso di finocchio, leggero e digeribile come una piuma. Ricorda, però, di non esagerare con lo zucchero, che poi ti viene il diabete e mi tocca venire a cambiarti le bende!

Cosa prendere per digerire subito?

Ah, la digestione, quel momento in cui ti senti un serpente boa che ha ingoiato un coccodrillo! Ecco qualche dritta, con un pizzico di veleno (per il coccodrillo, non per te, tranquillo):

  • Tisana Depur-Attiva Naturplus: Se la tua pancia è un cantiere edile, questa tisana è l’impresa di pulizie che fa al caso tuo. Dicono che depuri… io spero solo che faccia meno rumore di un martello pneumatico!
  • Tisana Finocchio Naturplus: Il finocchio, quel sapore che divide il mondo tra “adoro” e “mi ricorda il detersivo”. Se sei nel primo gruppo, provala; se sei nel secondo, be’, forse è meglio evitare, a meno che tu non voglia un retrogusto di bucato.
  • Tisana Limone/Zenzero Naturplus: Un classico! Il limone ti fa sentire virtuoso, lo zenzero ti dà quella botta di vita che ti fa dimenticare di aver mangiato come se non ci fosse un domani. Praticamente, è come andare in palestra… per la pancia!
  • Sinaire Combi 30 Compresse: “Combi” suona quasi come un’auto d’epoca. Chissà se queste compresse ti fanno digerire al ritmo di un motore a scoppio.
  • Gastrolum 14 Stick: Stick? Sembra quasi un rossetto per lo stomaco! Magari ti fa anche fare un sorriso smagliante… dopo aver digerito, s’intende.
  • Eudigest Pancia Piatta: Pancia piatta? Dopo una mangiata epica? Permettimi di dubitare. Però, se ci credi, l’effetto placebo è potente!
  • Genzianelle Erbe Digestive: Caramelle senza zucchero? Ottimo per non aggiungere benzina al fuoco (o meglio, zucchero al gonfiore). Però, diciamocelo, chi prende una caramella per digerire davvero?

Ah, un’ultima cosa: se dopo tutto questo ti senti ancora come un pallone aerostatico, prova a fare una passeggiata. L’aria fresca e un po’ di movimento fanno miracoli! E se non funziona… be’, almeno hai fatto una passeggiata.

Cosa fare se non si digerisce?

Se non digerisci bene, beh, la prima cosa è capire cosa non digerisci. A me, per esempio, i latticini danno problemi.

  • Dieta varia ed equilibrata: Fondamentale. Non solo per la digestione, ma per la salute generale, un concetto che, a mio avviso, è spesso sottovalutato nella frenesia moderna. Penso che dovremmo riscoprire la saggezza antica, il rispetto del cibo e della sua provenienza. E, diciamolo, anche il piacere del gusto!

  • Abitudini alimentari: Masticare bene è un’arte persa. Mangiare lentamente aiuta. Anche la scelta dei cibi influisce. Io, ad esempio, evito pasti troppo pesanti la sera. Questo, almeno per me, è un fattore determinante.

  • Idratazione: Bere acqua a sufficienza aiuta a lubrificare il sistema digestivo. È ovvio, ma spesso sottovalutato. Un consiglio che la mia nonna, esperta di rimedi naturali, mi ripeteva sempre.

Se il problema persiste, un controllo medico è d’obbligo. Non sottovalutare mai i segnali del corpo.

Approfondimenti:

  • Intolleranze alimentari: Test specifici possono evidenziare intolleranze a lattosio, glutine, etc. Nel mio caso, l’intolleranza al lattosio è stata diagnosticata con un semplice esame del sangue.

  • Malattie gastrointestinali: Alcuni problemi digestivi sono sintomi di malattie più serie (es. sindrome del colon irritabile). Una visita specialistica è sempre la soluzione migliore se i problemi sono persistenti e/o intensi.

  • Probiotici: Questi microrganismi benefici possono aiutare a riequilibrare la flora batterica intestinale, migliorando la digestione. Ricordo che un mio amico ha avuto ottimi risultati con un integratore a base di probiotici.

  • Stress: Anche fattori psicologici influenzano la digestione. Lo stress può provocare problemi gastrici. Gestire lo stress è fondamentale per una buona salute.

Cosa bisogna fare quando non si riesce a digerire?

Ah, la digestione, croce e delizia dei buongustai! Quando lo stomaco fa i capricci, più che un ristorante stellato, sembra di avere un cantiere edile nello stomaco. Cosa fare? Ecco la ricetta della nonna, rivisitata in chiave moderna:

  • Acqua tiepida: Non è la panacea, ma calma i bollori interiori. Un po’ come una chiacchierata con un amico saggio, senza pretese di risolvere il mondo. Meglio a temperatura ambiente, a meno che tu non voglia sentirti un termosifone.
  • Tisana alla valeriana: La valeriana è la regina del relax, non solo per la digestione. Se non funziona, almeno dormirai beatamente, dimenticando il supplì assassino. Magari aggiungi un po’ di melissa, per un tocco di profumo che ricorda le vacanze della zia in campagna.
  • Io poi mi ricordo sempre quando non digerivo la parmigiana di melanzane di mia suocera, ecco, lì la valeriana non bastava… serviva un esorcista! (scherzo, eh!).

Informazioni aggiuntive per veri intenditori:

  • Rimedi della nonna: Il limone, succo di zenzero, bicarbonato, movimento leggero sono altre opzioni da esplorare. E se proprio non funziona, una passeggiata digestiva potrebbe fare miracoli.
  • Consigli: Per evitare il dramma digestivo, mastica lentamente, evita gli eccessi di cibo e non coricarti subito dopo aver mangiato. Lo stomaco ti ringrazierà.
  • Quando preoccuparsi: Se l’indigestione diventa la tua routine quotidiana, consulta un medico. Non vorrai mica che la tua pancia diventi un caso di studio!

Cosa fare quando non si digerisce qualcosa?

Oddio, la digestione… Stanotte proprio non riesco a dormire, mi sento così gonfio. È una sensazione orrenda, sai? Come un peso che non va giù.

Acqua tiepida, sì, qualche sorso l’ho presa. Ma non è che mi abbia aiutato un granché. Forse dovrei berne di più, piano piano.

Valeriana, già, mia nonna ne usava sempre. Ricordo il suo odore, un po’ acre ma rassicurante, mi faceva pensare a quando ero piccolo e stavo male. Devo provare a farmi una tisana, forse stasera mi aiuta a rilassarmi. Magari domani sto meglio.

  • Acqua tiepida a piccoli sorsi.
  • Tisana alla valeriana.

Ho sempre avuto problemi di stomaco, da quando ero bambino. Ricordo le notti insonni, il bruciore, la paura di non riuscire a mangiare più niente.

Poi, un po’ di anni fa, ho scoperto l’importanza di una sana alimentazione. Ho eliminato i cibi troppo pesanti, ho iniziato a mangiare più frutta e verdura. Ma stasera… stasera è diverso. È un peso diverso, come un nodo allo stomaco. Non so bene cosa sia. A volte mi sento solo, perso nel buio, con questo male che mi tiene sveglio. Magari è solo ansia.

  • Problemi di stomaco fin dall’infanzia.
  • Importanza dell’alimentazione scoperta negli ultimi anni.
  • Senso di solitudine e ansia associati al malessere.

Come digerire il cibo rimasto sullo stomaco?

Uffa, che palle quando il pranzo ti rimane qui, sullo stomaco! Capita, eh.

  • Schiena dritta, mi raccomando! Sembra una sciocchezza, ma stando curvi si schiaccia tutto e lo stomaco fa più fatica, poverino. Io cerco sempre di ricordarmelo, specialmente quando mi siedo alla scrivania. A volte mi capita di scordarmelo e mi devo sforzare a raddrizzare la schiena.

  • Camminata, la soluzione magica! Anche solo 10 minutini, fa miracoli. Aiuta a smuovere tutto, diciamo. Io, se posso, faccio un giro intorno all’isolato dopo pranzo, così mi sento subito meglio, eh. Poi, se proprio non riesci ad uscire, prova a fare qualche passo in ufficio, su e giù. Funziona uguale, dai!

  • Se poi hai proprio esagerato, un tisana digestiva è la ciliegina sulla torta. Io adoro quella al finocchio, ma anche camomilla e menta vanno benissimo, eh.

Ah, un’altra cosa! Evita di sdraiarti subito dopo aver mangiato, peggiora solo la situazione. E, già che ci siamo, mastica bene! Sembra una banalità, ma aiuta tantissimo la digestione, te lo giuro. Mia nonna me lo diceva sempre!

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