Come funziona il cordone speronato?
Il cordone speronato: una tecnica di allevamento per vitigni di qualità
Il cordone speronato è una tecnica di allevamento della vite che, coniugando praticità e resa qualitativa, trova largo impiego in diverse regioni viticole. Si distingue per la sua struttura ordinata e la facilità di gestione, permettendo di ottenere uve con concentrazione aromatica e zuccherina ottimali. Ma come funziona esattamente questo sistema?
La sua realizzazione inizia con la crescita del giovane ceppo, guidato su un tutore verticale fino a raggiungere un’altezza di circa 90-100 cm. Raggiunta questa altezza, il fusto principale viene piegato orizzontalmente e legato ad un filo di sostegno, formando appunto il “cordone”. Quest’ultimo costituisce la struttura portante del sistema e può estendersi per diversi metri, a seconda dello spazio disponibile e del vigore del vitigno.
La fase successiva, e quella che caratterizza il cordone speronato, è la potatura. Lungo il cordone orizzontale vengono selezionati e mantenuti dei corti rami, chiamati “speroni”, potati a 2-3 gemme. Da queste gemme, nella primavera successiva, si svilupperanno i germogli che porteranno i grappoli d’uva. Il numero di speroni sul cordone varia in base alla vigoria della pianta e alla densità d’impianto desiderata, ma solitamente si mantiene una distanza regolare tra di essi per garantire una distribuzione uniforme della vegetazione e una corretta esposizione alla luce solare.
La potatura a cordone speronato offre diversi vantaggi:
- Migliore gestione della vegetazione: la struttura ordinata semplifica le operazioni di potatura verde, la gestione dei trattamenti fitosanitari e la vendemmia, sia manuale che meccanizzata.
- Qualità delle uve: la ridotta produzione per ceppo, concentrata su pochi germogli, favorisce la maturazione ottimale delle uve, con conseguente aumento della concentrazione zuccherina e aromatica.
- Adattabilità a diverse varietà: pur essendo particolarmente indicato per vitigni a media vigoria, il cordone speronato può essere adattato, con opportune modifiche nella gestione della potatura, anche ad altre varietà.
- Meccanizzazione: la struttura orizzontale del cordone si presta bene all’utilizzo di macchine per la potatura, la cimatura e la raccolta, riducendo i costi di manodopera.
Tuttavia, è importante considerare anche alcuni aspetti critici:
- Costo iniziale di impianto: la realizzazione della struttura di sostegno richiede un investimento iniziale maggiore rispetto ad altri sistemi di allevamento.
- Sensibilità alle gelate tardive: la posizione dei germogli, relativamente bassa, può renderli più vulnerabili alle gelate primaverili.
In conclusione, il cordone speronato rappresenta una tecnica di allevamento versatile ed efficiente, particolarmente indicata per la produzione di uve di alta qualità. La sua adozione richiede una attenta valutazione delle caratteristiche del vitigno, delle condizioni climatiche e delle risorse disponibili, ma offre indubbi vantaggi in termini di gestione, resa qualitativa e possibilità di meccanizzazione.
#Cordone #Funzionamento #SperonatoCommento alla risposta:
Grazie per i tuoi commenti! Il tuo feedback è molto importante per aiutarci a migliorare le nostre risposte in futuro.