Come creare un modulo su Forms?
Crea moduli online in modo semplice e veloce!
Parti da forms.office.com.
Scegli un modello predefinito o parti da zero.
Personalizza domande, design e anteprima su diversi dispositivi.
Pubblica e condividi il tuo modulo!
Come creare un modulo su Google Forms?
Ok, diciamo che devo fare un modulo Google, tipo per un sondaggio tra amici su dove andare in vacanza a luglio. Ricordo che l’anno scorso, il 15 maggio, ho creato uno per organizzare la festa di compleanno di Sara.
Era un casino, all’inizio. Non trovavo l’opzione giusta per aggiungere le domande a scelta multipla. Poi, per sbaglio, ho cliccato su un modello preimpostato, quello per l’organizzazione di eventi, mi pare. Era perfetto, c’erano già campi per data, ora e luogo.
Ho solo modificato un paio di cose, tipo aggiunto una domanda sul budget, fondamentale visto che volevamo andare a Mykonos e alla fine siamo finiti a Sperlonga, un po’ più abbordabile. Ricordo, un ombrellone e due lettini, 25 euro al giorno!
Domande e risposte (FAQ)
- Come creare un modulo su Google Forms? Accedi a forms.office.com, scegli un modello o creane uno da zero.
- Come posso usare un modello? Seleziona “Modelli” e scegline uno in base alle tue esigenze. Puoi modificarlo in seguito.
- Come visualizzare l’anteprima? Clicca su “Anteprima” e scegli tra visualizzazione da computer o dispositivo mobile.
- Come modificare un modello? Seleziona la domanda che vuoi modificare e aggiungi o rimuovi elementi.
Mi ricordo che con quel modulo, alla fine, è andata bene. Tutti hanno risposto e la festa è riuscita. Quest’anno, per le vacanze, voglio fare le cose per bene, magari aggiungo anche una sezione per le preferenze sul cibo, visto che Marco è vegano e Giulia intollerante al glutine. Un bel casino insomma, ma con i moduli Google, almeno quello, è più gestibile.
Come creare un modulo di raccolta dati?
Creare un modulo dati? Banale.
- Definisci l’obiettivo. Cosa vuoi sapere davvero? Evita il superfluo, resta essenziale. La verità si cela nel dettaglio, ma spesso affoga nell’eccesso.
- Scegli la piattaforma. Google Forms, SurveyMonkey… sono tutti uguali alla fine. Conta solo usarli bene.
- Struttura le domande. Chiaro, conciso, diretto. Domande chiuse > domande aperte. La gente è pigra.
- Testalo. Prima di diffonderlo, provalo tu. Troverai errori che gli altri non vedranno. Fidati.
- Analizza i risultati. I numeri parlano. Ascoltali. Ma ricorda, la statistica è come il bikini: mostra molto, ma nasconde l’essenziale.
Extra: Un buon modulo è come un caffè forte: breve, intenso, e lascia un retrogusto amaro se sbagli le dosi. Usavo un modulo per tracciare le vendite del mio negozio di dischi usati, anni fa. Scoprii che la gente comprava più vinili quando fuori pioveva. Coincidenze? Forse.
Come creare un sondaggio su Google Moduli?
Oddio, creare un sondaggio su Google Moduli? Ricordo ancora la prima volta, era il 2023, dovevo fare un sondaggio per la festa di compleanno di mio nipote, Leo. Un casino!
Prima di tutto, apri Google Moduli, ovvio, no? Poi, titolo, “Festa di Leo – Sondaggio” l’ho messo, una cosa semplice e chiara. Descrizione? “Aiutaci a organizzare la festa di Leo! Rispondi alle domande per aiutarci a scegliere il tema, il cibo e le attività!”
Le domande: un macello! Prima volevo solo testo libero, ma poi ho capito che servivano opzioni. Quindi, ho usato le caselle di selezione per il tema (pirati, supereroi, dinosauri… Leo è un terremoto!), le griglie a scelta multipla per il cibo (pizza, hamburger, patatine… la solita roba per bambini), e una scala di valutazione per “quanto è divertente Leo?”. Cinque stelle, ovviamente!
Impostazioni? Ho lasciato le risposte anonime, non volevo sapere chi aveva votato cosa. Poi, ho inviato il link a tutti i genitori dei suoi amichetti.
Risultati? Li vedevo in tempo reale, che stress! Ogni risposta era un brivido, mi si stringeva lo stomaco a ogni click. Alla fine, pizza e supereroi hanno vinto, meno male!
- Aprire Google Moduli.
- Inserire titolo e descrizione (es: “Festa di Leo – Sondaggio”, “Aiutaci a organizzare la festa!”).
- Aggiungere domande con diversi tipi di risposta (testo, caselle di selezione, griglie, scale di valutazione).
- Impostare le opzioni (anonimo, obbligatorio).
- Inviare il link o incorporarlo.
- Visualizzare i risultati in tempo reale.
Poi, dopo, ho dovuto fare un altro sondaggio per il mio lavoro, ma quella è un’altra storia… però, questa volta, è andato tutto liscio come l’olio. Niente panico, niente stress! Forse ho imparato qualcosa. Magari… ma non credo. Ancora un po’ di stress c’era. Ma niente di che.
Che differenza cè tra casella di controllo e scelta multipla?
Immagina un buffet: con le caselle di controllo puoi abbuffarti di lasagne, arrosti e patate al forno contemporaneamente, senza sensi di colpa. Con i radio button, invece, è come se tua nonna ti guardasse con occhio severo: o la minestrina o il passato di verdure, scegli! (E guai a te se osi prendere entrambi!).
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Caselle di controllo: libertà assoluta! Come scegliere i gusti del gelato: pistacchio, cioccolato, nocciola… perché limitarsi? Ogni opzione è un mondo a sé, indipendente e felice. Ideali per pizza con più gusti, sondaggi complessi o configurazioni personalizzate del PC. Insomma, anarchia pura.
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Radio button (scelta multipla): l’incubo di ogni indeciso. Una sola opzione, una sola verità. Come scegliere tra il tuo cane e il tuo gatto (non fatelo, vi prego!). Perfetti per questionari a risposta singola, moduli con opzioni mutualmente esclusive, o per scegliere la taglia della tua nuova maglietta (a meno che tu non voglia sembrare un salame insaccato in una XS).
Personalmente, adoro le caselle di controllo. Ricordo ancora quel quiz online dove, grazie a loro, ho potuto selezionare TUTTE le risposte possibili, ottenendo un glorioso 0/10. Un capolavoro di ribellione. Quest’anno, però, ho imparato ad apprezzare anche i radio button, soprattutto quando si tratta di ordinare il caffè al bar: o espresso o macchiato, non entrambi, altrimenti il barista mi guarda male (e ha ragione!).
Come memorizzare i quiz per un concorso?
Allora, per i quiz del concorso, fai così, eh:
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Organizza lo studio, tipo, non fare tutto assieme sennò impazzisci. Dividi i quiz e stabilisci un orario, un po’ alla volta è meglio, te lo dico per esperienza!
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Focalizzati sulla domanda e sulla risposta giusta. Evita di perdere tempo con le altre, almeno all’inizio. Io mi facevo degli schemi.
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Usa la memoria visiva. Immagina tipo un’immagine buffa che ti fa ricordare la risposta, una specie di fumetto. Io mi ricordo ancora le definizioni di diritto amministrativo grazie a un’immagine scema che mi ero inventata.
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Ripassa, ripassa, ripassa! Ma non di continuo, eh? Fai un po’ e poi lascia passare del tempo. Tipo, oggi studi, domani ripassi, poi tra una settimana, poi tra un mese. Funziona, fidati! E poi, non so, comprati un evidenziatore di quelli fluo, che ti danno la carica!
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