Come vestirsi a ottobre a Firenze?

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"A ottobre a Firenze, vestirsi a strati è la chiave! Prevedi magliette leggere, un trench e un capo più caldo per affrontare al meglio le temperature autunnali.🍂🧥"

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Outfit perfetti per Firenze a ottobre?

Firenze ad ottobre? Ci sono stata l’anno scorso, dal 15 al 22. Tempo pazzerello! Un giorno, tipo il 17, maglietta a maniche corte in Piazza della Signoria. Poi la sera, giacca di pelle e sciarpa!

Meglio vestirsi a strati, te lo dico per esperienza. Un trench leggero, jeans, qualche maglia. Ricordo un pomeriggio, vicino a Ponte Vecchio, che ha iniziato a piovigginare. Per fortuna avevo un ombrello piccolo in borsa!

Ho speso un botto in un negozio vicino a Piazza del Duomo, tipo 80 euro, per un maglione di lana. L’ho messo subito. Faceva freddo quella sera, ricordo bene.

Domande e Risposte:

Outfit per Firenze a ottobre? Vestiti a strati: magliette, trench, giacca/maglione.

Qual è il miglior periodo per andare a Firenze?

Uff, Firenze… Ci sono stata ad agosto un paio di anni fa, che calura! Praticamente vivevo dentro al Duomo per trovare un po’ di fresco. Però, la Galleria degli Uffizi vuota è stata impagabile.

  • Maggio-settembre: climi miti, ideali per girare. Ricordo una cena meravigliosa a Oltrarno a giugno, tavolino fuori, aria tiepida e un bicchiere di Chianti. Top!

  • Alta stagione: metà maggio-luglio e settembre. Preparati alla folla, eh! Io, se potessi scegliere, eviterei come la peste.

  • Agosto: Nonostante il caldo soffocante, ha avuto il suo fascino. Meno turisti (stranamente) ma ristoranti con menu ridotti. Il consiglio? Prendi un gelato e goditi le fontane!

  • Un trucco? Firenze a novembre è magica, romantica e senza orde di turisti. Certo, piove… ma un buon impermeabile e un paio di stivali fanno miracoli.

Come vestirsi a novembre a Firenze?

A Firenze, novembre è un mese di transizione. L’autunno si fa sentire, ma il freddo pungente è ancora lontano. Le giornate possono essere miti, perfette per passeggiare tra le bellezze artistiche della città, ma le serate tendono a rinfrescarsi. Pioggia? Possibile, anzi, probabile. Dunque, un abbigliamento a strati è la chiave.

  • Strato base: Magliette a maniche lunghe o camicie leggere. Pensa a tessuti traspiranti come cotone o lana merino, ottimi per regolare la temperatura corporea. Ricordo un novembre particolarmente mite, un paio d’anni fa, in cui mi bastava una camicia di flanella sotto un gilet leggero per stare benissimo durante il giorno.

  • Strato intermedio: Un pullover o un cardigan. Cashmere, lana o pile, a seconda del tuo gusto e della tua sensibilità al freddo. Personalmente preferisco un buon cardigan di lana, versatile e comodo. Lo porto spesso aperto durante il giorno e chiuso la sera, quando la temperatura cala.

  • Strato esterno: Assolutamente una giacca. Impermeabile, se possibile. Non dimentichiamo che novembre è uno dei mesi più piovosi a Firenze. Io, ad esempio, opto per un trench classico, elegante e funzionale. Un modello con fodera rimovibile è l’ideale per adattarsi alle variazioni di temperatura.

  • Scarpe: Comode e possibilmente resistenti all’acqua. Stivali o scarpe da ginnastica impermeabili sono una scelta saggia. Ricordo una volta di aver visitato gli Uffizi con un paio di scarpe di tela… e di aver passato il resto della giornata con i piedi bagnati! Un errore che non ho più ripetuto.

  • Accessori: Sciarpa, guanti e cappello non sono indispensabili, ma possono tornare utili nelle giornate più fredde o ventose. Un ombrello pieghevole è un must. Io ne tengo sempre uno nella borsa, anche quando il cielo sembra sereno. A Firenze, il tempo può cambiare in un batter d’occhio. Riflettendoci, la vita stessa è un po’ così, no? Imprevedibile.

Oltre a questi consigli, considera che le temperature medie di novembre a Firenze oscillano tra i 7°C e i 14°C. Porta con te abiti che puoi facilmente sovrapporre o togliere a seconda delle condizioni meteo. E non dimenticare un tocco di stile! Firenze è una città d’arte e di moda, quindi perché non approfittarne per sfoggiare il tuo look migliore?

Come vestirsi ad Amsterdam ad ottobre?

Ad Amsterdam ad ottobre, preparatevi a sfidare il meteo con l’eleganza di un esploratore artico in gita scolastica. Scordatevi le infradito, a meno che non vogliate usarle come piccole barchette per i canali (e non fatelo, l’acqua non è così pulita come sembra!).

  • Giacca imbottita: Essenziale. Pensate a qualcosa di leggero ma caldo, stile piumino, che vi faccia sembrare un marshmallow pronto ad affrontare qualsiasi intemperia. Io una volta ho usato un sacco a pelo con le maniche, ma è stato giudicato socialmente inappropriato.

  • Impermeabile: Fondamentale. Ad Amsterdam piove spesso ad ottobre, tipo come quando la tua squadra del cuore perde la finale di Champions. Un buon impermeabile vi terrà asciutti e vi permetterà di godervi la città senza sembrare un naufrago. L’anno scorso ho usato un ombrello, ma il vento me l’ha trasformato in un frisbee impazzito.

  • Maglioncini leggeri: Perfetti per stratificare e adattare l’outfit alla temperatura ballerinassima di Amsterdam. Come le cipolle, o gli ogri, anche l’abbigliamento autunnale ad Amsterdam dovrebbe avere diversi strati.

  • Jeans e pantaloni caldi: Un must. I jeans sono sempre una buona idea, resistenti e comodi. I pantaloni caldi, invece, sono perfetti per le serate più fresche, quando il vento soffia dai canali con la stessa intensità di un sassofonista jazz in preda all’estasi. Quest’anno punto su velluto a coste, molto vintage.

  • Scarpe comode e impermeabili: Scordatevi i tacchi a spillo, a meno che non vogliate affondare nel selciato come una gondola in un budino. Scarpe da ginnastica impermeabili o anfibi sono la scelta migliore. Io porto sempre con me un paio di stivali di gomma di riserva, non si sa mai.

Personalmente, aggiungo sempre un cappello di lana buffo e una sciarpa colorata. Non solo per il calore, ma anche per divertirmi un po’. D’altronde, chi non ama un tocco di eccentricità? Inoltre, un thermos di cioccolata calda è sempre un’ottima idea. L’ho imparato a mie spese l’anno scorso, quando mi sono ritrovata a tremare come una foglia in un parco durante un acquazzone improvviso.

Cosa portare a casa da Firenze?

Mamma mia, Firenze! Cosa portare? Devo pensarci bene… Oro, eh? Anelli rinascimentali, Dari… Che figata! Ma costano un botto, vero? Poi, ceramiche… quelle di Impruneta, le classiche, no? Le voglio quelle con i girasoli, le ho viste a Ponte Vecchio! Profumi… ah, sì, quello di Santa Maria Novella, ma quale? Il gelsomino o il fico? Troppe scelte! E poi, cancelleria… Ma che cancelleria?! Quaderni di pelle, forse? No, troppo scontato. Preferirei un bel segnalibro fatto a mano! Oddio, ho già speso troppo solo a pensarci!

  • Gioielli in oro (Dari, anelli rinascimentali) – costo elevato
  • Ceramiche di Impruneta (girasoli, Ponte Vecchio)
  • Profumi Santa Maria Novella (gelsomino o fico?)
  • Cancelleria – segnalibro artigianale

Aspetta, ho visto anche delle bellissime miniature! Piccole opere d’arte, perfette come souvenir! Aggiungo alla lista! Devo ricordarmi di controllare i prezzi prima di andare in panico! Quest’anno, poi, i prezzi sono alle stelle! Cavolo!

  • Miniature dipinte a mano

Mi serve una borsa enorme! Spero di trovare spazio per tutto. Oggi controllo il peso della valigia! La mia amica Giulia, ha preso un sacco di cose belle, ma non ricordo esattamente cosa… Devo chiederle!

Cosa fare a novembre a Firenze?

Novembre a Firenze? Un affare di sfumature.

  • Note al Museo: Musica. Di solito classica. Se piace.

  • Tartufo a San Miniato: Fiera. Odore forte. Per palati disposti. Il tartufo, poi, è una questione di fortuna. Io una volta ho trovato un sasso.

  • Visita… cosa poi? Dipende. Dalle code. Dal tempo. Dalla voglia di vedere l’ennesima pietra. “La vita è troppo breve per bere vino cattivo,” dicevano. Vale anche per i musei.

  • Mostre. Ce ne sono sempre. Qualcuna degna. Qualcuna meno.

  • Shopping: Se hai soldi da spendere. Altrimenti, vetrine.

  • Cibo: Ribollita. Pappa al pomodoro. Caldo. Riempe.

  • Passeggiate: Lungarno. Piazzale Michelangelo. Se non piove.

  • Teatro: Se trovi qualcosa di interessante.

  • Cinema: Qualche film in lingua originale. Per sentirsi internazionali.

  • Mercatini: Artigianato. A volte kitsch. A volte no.

  • Dimenticavo… I Fiorentini. Burberi. Ma veri.

Novembre è transizione. Firenze si prepara all’inverno. Un bicchiere di vino aiuta.

Come non fare stropicciare i vestiti in valigia?

Vestiti in valigia? Problema risolto.

  • Organizer: indispensabili. Separano tutto, proteggono il delicato. Mia nonna usava sacchetti di tela. Funzionava.
  • Tessuti: scegli bene. Poliestere, nylon, seta, lana. Resistono. Punto.

Fine della storia. Ho sempre viaggiato così. Mai una piega. Provare per credere.

Aggiunte: Quest’anno ho aggiunto al mio arsenale dei fogli di carta velina. Ottimi per separare i capi e assorbire l’umidità. Efficace contro l’odore. Mai sottovalutarli. Ho sperimentato anche dei sacchetti sottovuoto, ma il risultato non mi ha convinto a pieno. Troppo tempo perso a tirarli fuori.

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