Cosa si coltiva maggiormente in Basilicata?
La Basilicata, terra feconda per agrumi e drupacee
La Basilicata, regione del Sud Italia, si distingue per una prolifica produzione di agrumi e drupacee, che coprono la maggior parte della superficie regionale dedicata agli alberi da frutto.
Tra gli agrumi, le arance e le clementine ricoprono un ruolo primario, seguite da altri frutti come limoni e pompelmi. La produzione di arance e clementine è particolarmente rilevante, superando di gran lunga la media nazionale e meridionale. Queste colture trovano terreno fertile nelle aree costiere della regione, dove il clima mite e i terreni ben drenati favoriscono la loro crescita.
Anche le drupacee hanno un ruolo significativo nell’agricoltura lucana. Albicocche, pesche e nettarine sono le specie più diffuse e apprezzate. Le drupacee vengono coltivate principalmente nelle zone collinari e interne della Basilicata, beneficiando dei buoni livelli di insolazione e delle terreni ricchi di nutrienti.
La coltivazione di agrumi e drupacee in Basilicata rappresenta un’importante voce economica per la regione. Questi prodotti vengono esportati in tutta Italia e all’estero, contribuendo alla valorizzazione del territorio e alla sua economia.
Oltre all’aspetto economico, la produzione di agrumi e drupacee ha anche un valore ambientale. Gli alberi da frutto contribuiscono alla regolazione del microclima, alla prevenzione dell’erosione del suolo e alla creazione di habitat per la fauna selvatica.
In conclusione, la Basilicata è una regione dalle grandi potenzialità agricole, con particolare riguardo alla coltivazione di agrumi e drupacee. Questi prodotti di eccellenza rappresentano una preziosa risorsa per la regione, contribuendo alla sua economia e alla sua sostenibilità ambientale.
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