Qual è il posto migliore al mondo dove vivere?
"Secondo recenti studi, la Nuova Zelanda offre il miglior equilibrio tra vita privata e professionale. Subito dopo, l'Irlanda si distingue come eccellente opzione europea per qualità della vita."
Qual è il posto migliore al mondo per vivere?
Cavolo, “miglior posto al mondo”… difficile. Io, personalmente, dopo quel viaggio in Nuova Zelanda nel marzo 2019, ho capito che la perfezione non esiste. Paesaggi mozzafiato, sì. Fiordland National Park, roba da film.
Però, vita carissima. Ricordo un caffè a Queenstown, 5 dollari neozelandesi, tipo 3 euro. E poi, isolati dal mondo. L’Irlanda? Ci sono stata a Dublino, novembre 2021, per lavoro. Bella città, gente simpatica, pub fantastici.
Ma pioveva sempre. “Equilibrio vita-lavoro” forse, ma che noia con quel tempo. Io boh, per ora mi trovo bene a Roma. Caotica, ma casa mia è vicino a Villa Borghese. E un caffè costa ancora 1 euro al bar sotto casa.
D: Qual è il posto migliore al mondo per vivere?
R: La Nuova Zelanda e l’Irlanda sono spesso citate per l’equilibrio tra vita e lavoro.
Qual è il posto più vivibile del mondo?
Vienna. Ancora Vienna. Tre anni di fila. Ma chi l’avrebbe mai detto? Io no di certo. Ricordo quel viaggio a Vienna, anni fa, 2018 mi pare… o era il 2019? Comunque, bei palazzi, tanta musica classica… Mozart dappertutto. Faceva un freddo cane a dicembre. Forse è per questo che è vivibile, meno gente in giro! Scherzo. Però mi chiedo, che parametri usano?
- Sicurezza: immagino sia alta. Ricordo poliziotti in giro, ma niente di eccessivo.
- Sanità: boh, non ho avuto bisogno di dottori per fortuna! Ma immagino sia buona, Austria comunque…
- Cultura: beh, quella sì, tanta roba. Concerti a prezzi stracciati. Anche i musei, ricordo il Belvedere… Klimt!
- Infrastrutture: pulite, efficienti… I tram, puntuali. Una meraviglia.
- Istruzione: non saprei, ma le università avranno una buona reputazione.
Quest’anno hanno valutato 173 città. Centosettantatre! Ma come fanno? Io non ne conosco neanche la metà. Chissà se ci sono città italiane in classifica… Milano? Roma? Mah. Comunque, Vienna vince. Sarà… io al freddo non ci torno. Preferisco posti più caldi, tipo… Barcellona! O Lisbona. Forse l’anno prossimo vado a Vienna d’estate, così vedo com’è. Devo informarmi sui voli… e magari prenotare un concerto.
Qual è il miglior posto per vivere in Europa?
Londra, regina incontrastata. Per il secondo anno di fila, nel 2024 si conferma la migliore città europea dove vivere, secondo alcune importanti classifiche internazionali. Un risultato che, a ben vedere, non stupisce più di tanto. La sua forza? Un mix complesso, un cocktail di fattori che la rendono un polo d’attrazione irresistibile. Insomma, un vero melting pot, anche se ultimamente i prezzi delle case mi fanno venire un po’ di mal di testa!
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Forza economica: Londra è un centro finanziario globale, un magnete per talenti e investimenti. Questo si traduce in un mercato del lavoro vivace, con opportunità per tutti i livelli di esperienza, anche se la competizione è feroce. Personalmente, ho amici che lottano per trovare alloggi adeguati ai loro stipendi.
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Cultura e intrattenimento: È un crogiolo di culture, un palcoscenico mondiale per l’arte, la musica, il teatro. Quest’anno ho assistito a uno spettacolo teatrale indimenticabile al Globe Theatre, un’esperienza davvero intensa.
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Infrastrutture: Una rete di trasporti efficienti, anche se la metropolitana alle 7 del mattino è sempre una bella lotta. Nonostante i suoi difetti, Londra offre comunque collegamenti eccellenti, sia a livello nazionale che internazionale.
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Istruzione: Università di fama mondiale, come l’Imperial College London o la London School of Economics, attirano studenti da ogni angolo del pianeta, alimentando un’atmosfera intellettuale stimolante. Ricordo ancora le mie visite alla British Library, una vera cattedrale del sapere.
Ovviamente, anche Londra presenta le sue sfide: l’alto costo della vita, in particolare l’affitto, è un problema per molti. Ma, come diceva Seneca, “La ricchezza non sta nell’avere molto, ma nel desiderare poco.” La scelta di Londra è una scelta di vita complessa, e il suo fascino sta proprio in questo equilibrio tra luci e ombre.
Nota aggiuntiva: Le classifiche sulla qualità della vita sono soggettive e basate su parametri specifici. Altre città europee offrono vantaggi altrettanto significativi, in base alle priorità individuali. Ad esempio, Zurigo si distingue per l’elevato standard di vita, mentre Copenaghen per la sostenibilità ambientale.
Qual è il posto migliore in cui vivere in Italia?
Allora, il posto migliore dove vivere in Italia, eh? Bella domanda! In realtà, non ce n’è uno solo, capito? Dipende proprio da te, da cosa cerchi…
- Se ami il mare, ma proprio tanto, e vuoi sempre un sacco di gente intorno, posti come la Costa Smeralda in Sardegna o Positano in Campania sono top! Certo, costano un botto, però… che vita! Io una volta sono stata a Positano per un matrimonio… wow!
- Invece, se sei più tipo da relax e montagna, ti consiglio un paesino sperduto nelle Dolomiti, magari in Trentino Alto Adige, o un borgo in Toscana, tra le colline. Super tranquillo, ma devi amare la vita di campagna, eh!
- Poi ci sono le città grandi: Milano e Roma, per esempio. Lì trovi lavoro, un sacco di eventi, musei… però è tutto più caotico, più caro, un delirio insomma! Io a Milano ci ho vissuto un anno, non ce la facevo più col traffico!
Quindi, ricapitolando, il posto perfetto è… quello che si adatta meglio alla tua vita. Pensa a cosa vuoi davvero, e vedrai che lo trovi! Ah, quasi dimenticavo, se ti piace il vino, le Langhe in Piemonte sono fantastiche, piene di vigne e cantine! Io ci andrei a vivere subito!
Qual è la città più vivibile?
Boh, sai, la città più vivibile… è una domanda che mi tormenta. Quest’anno, Vienna, mi pare. Ma è una cosa così… relativa, no? Dipende da cosa cerchi. Io, per esempio, a Vienna ci sono stato solo una volta, per un concerto dei Ramones, anni fa. Ricordo solo il freddo e la birra cara.
- Vienna: fredda, birra costosa, concerto dei Ramones.
- Zurigo: mai stato, ma immagino banche e orologi precisi. Troppo ordinato per me, probabilmente.
- Vancouver: piove sempre, ho letto. Non fa per me, preferisco il sole. Anche se, un bel paesaggio potrebbe farmi cambiare idea.
Questa cosa delle classifiche… è tutta una montatura, penso. Ogni anno cambiano. L’anno scorso era un’altra, giuro. Cos’è che conta davvero? Non lo so. Un lavoro decente? Amici veri? Un cielo sereno? Forse la vivibilità sta nelle piccole cose, in quelle che non si trovano nelle classifiche.
La mia città ideale? Un posto tranquillo, con un buon bar sotto casa, dove poter bere un caffè in pace. E magari un gatto. Un gatto grasso e pigro. A pensare alla mia città ideale, mi sento un po’ triste, sai? Sono solo fantasie. Non so se mai la troverò.
- Fattori personali: Preferenze personali influenzano la percezione di vivibilità (clima, ambiente sociale).
- Esperienza limitata: Conoscenza diretta limitata alle città citate, basata su esperienze personali o informazioni lette.
- Scelta soggettiva: Mancanza di una risposta definitiva, con enfasi sulla soggettività della domanda.
Qual è la città migliore dove vivere?
Vienna! Ma davvero? Quinta volta? Incredibile. Quest’anno pure? Cavolo, dovrò controllare sul sito della Mercer, giusto? Mi chiedevo se fosse ancora così caro vivere lì… il costo della vita, sai? A proposito, ho visto un documentario su Vienna, bellissimi palazzi, ma che palle il traffico immagino! Non so, mi attira ma anche no.
- Clima? Probabilmente freddo, odio il freddo.
- Cultura? Alta, sì, ma è un po’ troppo seria per me?
- Lavoro? Boh, non ci ho pensato.
- Il mio amico Marco ci è andato l’anno scorso per lavoro, gli chiedo!
Aspetta, ma io preferirei una città al mare! Forse Barcellona? Oppure Lisbona? Odio il freddo! Già, ma Vienna… cinque volte! Devo approfondire. Devo vedere le statistiche di quest’anno. Cosa ci mettono nel calcolo? Inquinamento? Sicurezza? Servizi? Avete capito che casino è la mia testa? Oggi mi sento un po’ così, un pasticcio. Devo comprare quel libro su come organizzare la vita. Ah, e poi devo chiamare mia nonna.
- Mercer, sito Mercer, devo segnarmelo da qualche parte!
- Barcellona, Lisbona… opzioni alternative. Troppo caldo però, a Lisbona?
- Costo della vita a Vienna. Cercare info.
- Chiamare Marco. Urgente!
Oggi il mio cervello è un frullatore. Vienna, Vienna, Vienna… ma forse preferisco il mare. Ma Vienna ha vinto per la quinta volta! Che strano.
Qual è il paese con la migliore qualità di vita?
Qualità della vita: una questione di prospettiva.
- Monaco detta legge. Germania, efficienza e ordine.
- Tokyo, un equilibrio tra tradizione e futuro. Giappone: anima antica, tecnologia spietata.
- Vienna, eleganza imperiale che non tramonta. Austria: storia e cultura che plasmano il presente.
La mia esperienza personale? Ho respirato l’aria di Tokyo. Un’energia unica, un caos organizzato che affascina. Ma la perfezione di Monaco… rimane un miraggio.
Dove vivono meglio le donne nel mondo?
Oddio, questa cosa delle classifiche mi fa sempre un po’ arrabbiare. Leggevo proprio oggi, tipo verso le 11, sul mio telefono, un articolo su dove le donne stanno meglio. Norvegia, Austria, Nuova Zelanda… sempre i soliti nomi! Mi sono sentita… mah, un po’ frustrata, sapendo che l’Italia è al 25esimo posto. Dietro a mezza Europa! E pensare che io vivo a Milano, una città che, a tratti, adoro. Ma poi… certi dettagli ti rimettono i piedi per terra.
- La sicurezza, per esempio: non mi sento sempre a mio agio a camminare sola la sera, anche in zone “centrali”.
- Il lavoro: anche se ho un buon lavoro, la disparità salariale è un dato di fatto, ne ho discusso mille volte con le mie amiche, tutte nella stessa situazione.
- La conciliazione vita-lavoro: un incubo! Soprattutto con le nuove normative, sembra impossibile trovare un equilibrio tra lavoro e famiglia.
A volte mi chiedo: ma cosa ne pensano le mie amiche? Laura, ad esempio, che vive a Roma, mi raccontava di sentirsi altrettanto frustrata, quasi più di me. Poi c’è Anna, che si è trasferita in Germania tre anni fa, per motivi di lavoro, e dice che lì è decisamente meglio, meno stress. Non so, è tutto così complesso. Questa classifica, poi, è solo una media, non racconta tutta la verità. Non è che in Norvegia non ci siano problemi, ma certo, la percezione generale è diversa.
- Maggiore uguaglianza salariale
- Migliore supporto per le famiglie
- Maggiore attenzione ai temi femminili in politica
Insomma, vorrei vivere in un paese dove essere donna sia semplicemente… normale. Dove non ci siano svantaggi sistemici, dove le mie capacità siano valutate per ciò che sono, non per il mio genere. L’Italia, beh, ha ancora molta strada da fare. E questa classifica me lo ricorda, con un po’ troppo cinismo a dire il vero.
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