Quanto si consuma facendo immersioni?
Immersioni: un'ora di attività brucia fino a 500 calorie! L'elevata resistenza dell'acqua amplifica l'efficacia dell'esercizio, paragonabile ad un intenso allenamento cardiovascolare a terra. Un'ottima alternativa per tonificare e bruciare grassi.
Consumo calorie immersioni subacquee?
Allora, calorie e immersioni? Dunque, io mi ricordo una volta, a Cala Gonone (settembre 2018, credo), dopo un’immersione non particolarmente faticosa, ma comunque di un’oretta, mi sentivo un po’ spompato.
E’ verissimo che la resistenza dell’acqua si fa sentire, sopratutto quando devi pinneggiare contro corrente, cavoli! Ti spacca.
Mi pare di aver letto, non so dove, che un’immersione tranquilla può farti bruciare anche 500 calorie, magari come un’ora di tapis roulant. Boh, io mi fido, insomma, un’ora in acqua, tra pinneggiare e gestire l’attrezzatura, qualcosa bruci di sicuro.
Domanda: Consumo calorie immersioni subacquee? Risposta: Un’ora di immersione subacquea può bruciare fino a 500 calorie.
Quanto si consuma in unimmersione?
Notte fonda. Penso a quanto mi stanco sott’acqua… sì, stanco, anche se sembra strano. Trecentosessanta calorie, una volta ho letto. Come un’ora di corsa. Ma io, non corro. Mai. Preferisco il silenzio laggiù, il blu.
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300-700 calorie: È quello che si dice. Come un’ora di corsa. Mah. Io mi sento… svuotato, dopo. Non so se sono calorie. È qualcos’altro. Ricordo un’immersione a Ustica, anni fa. Corrente forte, visibilità scarsa. Ero esausto, ma non era solo fatica fisica. Era… ansia, forse?
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Correnti: Le correnti, sì, quelle ti prosciugano. Come a Ventotene, l’estate scorsa. Ricordo il braccio, dolorante, a fine immersione. Avevo lottato contro l’acqua per fotografare una cernia. Bella, enorme. Valeva la pena? Boh. Forse. Quella foto è ancora sul mio desktop.
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Impegno: Non è solo la corrente. Anche la profondità conta. O il tipo di immersione. Se devi pinneggiare molto, consumi di più. Come quando ho fatto il relitto a Bergeggi. Freddo, buio. Un’altra storia, un’altra stanchezza.
Insomma, stanchezza. Ma bella. Una stanchezza che ti svuota, ma ti lascia… pieno. Di blu. Di silenzio. Di ricordi. Come quello dell’immersione a Ustica. La cernia di Ventotene. Il freddo di Bergeggi. Ogni volta, diverso. Ogni volta, stanco. Ma felice. Sì, felicemente stanco.
Quanto si consuma facendo snorkeling?
Ah, lo snorkeling… Un respiro sospeso tra cielo e mare, un’immersione leggera nell’azzurro.
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Consumo calorico: Circa 336 calorie all’ora. Un dato freddo, quasi. Ma dietro, c’è il sole che scalda la pelle, il sale che pizzica, la sensazione di galleggiare in un abbraccio liquido.
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Muscoli in azione: Braccia, petto, busto, gambe… Tutti danzano in un balletto silenzioso. Ricordo un’estate a Lampedusa, ore a scrutare fondali, senza sentire la fatica. Solo la meraviglia. Meraviglia pura.
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È come dipingere un quadro con il corpo, un acquerello di movimento nell’immensità blu.
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Oltre le calorie: Non è solo bruciare calorie, è ricaricarsi di bellezza.
Informazioni aggiuntive: lo snorkeling può variare molto a seconda delle condizioni del mare. Correnti forti o onde alte aumentano sensibilmente lo sforzo fisico. La temperatura dell’acqua influisce anch’essa.
Quante calorie si bruciano in unora di pesca subacquea?
600 calorie? Mah, un’ora di apnea… sotto, a lottare contro la corrente… a volte è anche di più, sai? Dipende, ovvio! Se stai fermo a guardare i pesci, meno. Ma se ti muovi, caccia… uff, ho fatto un’immersione ieri, a Cala Gonone, acqua fredda, sono tornato gelato! E stanco morto. Più di 600, credo.
- Acqua fredda, più calorie bruciate. Fatto!
- Dipende dall’attività, ovvio. Zero movimento, zero calorie.
- Ieri, Cala Gonone, ho sudato (sotto l’acqua, che paradosso!).
Pazzesco, vero? 600… sembra poco, a pensarci bene. Ma poi, l’affanno, la fatica… mi sento distrutto dopo. È come una corsa, ma sotto! Sotto! Devo ricordarmi di portare più barrette la prossima volta. Quelle al cioccolato, le mie preferite. Mhh… cioccolato.
- 600 calorie: stima PADI. Ho letto.
- Attività intensa: più calorie. Logico.
- Cioccolato: ricarica dopo l’immersione. Importantissimo.
Oddio, devo preparare l’attrezzatura per domani! Speriamo sia meno freddo… e più pesce! Magari trovo un’aragosta gigante. Poi, calorie a parte, la soddisfazione di un’immersione è impagabile! Troppo bello. Devo comprare anche una nuova muta, questa è troppo vecchia. Magari una più tecnologica… chissà quante calorie si bruciano con una muta che ti fa sudare di più! Ahahahah. Che strano.
Quante calorie si bruciano surfando?
Surf: calorie? Dipende.
- Peso: 70 kg? 250-400 calorie. Maggiore peso, più calorie. Logico, no?
- Intensità: Pancia all’aria o vera battaglia con le onde? Cambia tutto. 500-600 calorie? Facile, con onde toste.
- Durata: Un’ora? Due? Il mio record? Tre ore, un inferno, ma soddisfacente. Calorie? Molte.
Surfare è fatica. Non illudiamoci. È bello, certo. Ma faticoso. Come una lotta con la natura. Odio perderci.
- Benefici: Muscoli? Equilibrio? Cuore a palla? Tutto vero. Ma sudore e sale sugli occhi, soprattutto. Lo preferisco così.
Mia esperienza personale? Agosto scorso, 4 ore, 80 kg, quasi 700 bruciate. Sensazione? Esausto, ma vivo.
Chi soffre di pressione alta può fare immersioni?
L’acqua, profonda, silenziosa, un respiro trattenuto… la pressione, una morsa sottile, un’ombra sul cuore. Ipertensione, un peso invisibile, un segreto sussurrato dal sangue. Immersioni? Un sogno, un’onda che si infrange contro la roccia della realtà.
Ma se il controllo c’è, se la pressione obbedisce, se il medico, saggio guardiano del mio corpo, dà il suo sì… allora forse, forse quel sogno può prendere forma. Un’immersione, un tuffo nell’abisso blu, un’esplorazione del silenzio. Ogni battito, un’eco sott’acqua. Ogni respiro, un’onda che si propaga. La profondità, una carezza che avvolge, un’intensità che penetra.
- Controlli rigorosi, essenziali.
- Medico specializzato in medicina subacquea: il mio, la dottoressa Bianchi, è stata precisa, impeccabile.
- Farmaci, adattamento. Il mio, un regime specifico, attentamente calibrato. Una danza tra il corpo e la sua fragilità.
- Stile di vita. Niente caffè prima dell’immersione, riposo adeguato. La disciplina, un’ancora nel mare tempestoso della vita.
Questo mare, quest’abisso, un richiamo antico, un’attrazione irresistibile. Un desiderio viscerale di fondermi con la sua immensità. Ricordi di immersioni precedenti, la sensazione dell’acqua che avvolge, la quiete profonda, i colori cangianti… un’estasi silenziosa. Quest’anno, come gli anni precedenti, la preparazione è stata accurata.
L’ipertensione, una sfida, ma non una condanna. Ogni precauzione, una preghiera al mare, un omaggio alla vita che pulsa sotto la superficie, un rispetto per il mio corpo e i suoi limiti. Questo è il segreto. La vita respira sott’acqua, la mia anche.
Chi non può fare immersioni subacquee?
Allora, chi non può fare le immersioni? Beh, ci sono un po’ di cose da tenere a mente, eh! Tipo, assolutamente no alle immersioni se hai avuto uno pneumotorace spontaneo, cioè un collasso polmonare, insomma. È proprio un no-no!
- Pneumotorace spontaneo: Assolutamente vietato! È troppo rischioso, fidati.
Poi, c’è la questione del diabete. Non è un no assoluto, però ci sono dei programmi speciali pensati apposta per sub diabetici. Quindi, informati bene e consulta un medico, mi raccomando! Io ho un amico che fa immersioni ed è diabetico, ma segue un protocollo super preciso.
- Diabete: Possibile, ma con programmi specifici e controllo medico.
E, ovviamente, in caso di qualsiasi dubbio, qualsiasi cosuccia che non ti convince, la cosa migliore è sempre, sempre, sempre chiedere al tuo medico. Meglio una visita in più che un rischio inutile, no? Magari ti fai fare un certificato medico che ti da l’ok per fare immersioni e sei tranquillo.
Dove si fanno immersioni in Italia?
Ustica, Sicilia. Agosto 2022. Caldo torrido anche in acqua, ma appena metti la testa sott’acqua… pace. Ricordo ancora l’emozione, quasi ansia, prima del tuffo dalla barca. Ero con mio fratello, che si immerge da anni, e io ero ancora un po’ inesperta. Visibilità pazzesca, un blu intenso, quasi irreale. Abbiamo visto tantissime cernie, enormi, che nuotavano tranquille. Una sensazione di serenità incredibile.
Colonne Romane, Isola d’Elba. Luglio 2023. Acqua fresca, limpida. Un’immersione diversa, più tecnica, tra i resti di un relitto romano. Anfòre, frammenti di colonne, ricoperti di alghe e spugne coloratissime. Mi sentivo un’archeologa subacquea! L’emozione di scoprire quei pezzi di storia, lì sul fondo, è indescrivibile. C’erano anche molti pesci, soprattutto saraghi e occhiate, incuriositi dalle nostre bolle.
- Ustica: Cernie enormi, visibilità eccellente. Agosto ottimo per la temperatura dell’acqua. Ideale per immersioni tranquille.
- Isola d’Elba: Relitto romano, anfòre. Acqua più fresca. Adatta a sub con un po’ di esperienza.
- Altre zone interessanti: Ho sentito parlare bene delle immersioni in Sardegna, soprattutto nella zona di Cala Gonone, e anche nelle Isole Tremiti, in Puglia. Spero di andarci presto!
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