Come conservare le feci prima di portarle al Laboratorio?

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Per un esame delle feci, raccogliere il campione nel contenitore adeguato, etichettato con nome e cognome. Conservare a 4°C in frigorifero se la consegna al laboratorio è prevista entro 24 ore. Seguire la dieta abituale.
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La corretta conservazione del campione fecale: un piccolo gesto per risultati affidabili

L’esame delle feci è uno strumento diagnostico fondamentale per indagare diverse condizioni del tratto gastrointestinale. Affinché l’analisi fornisca risultati accurati e affidabili, è cruciale una corretta raccolta e conservazione del campione. Un passaggio spesso sottovalutato, ma di fondamentale importanza, è proprio la conservazione del materiale fecale prima della consegna al laboratorio. Vediamo quindi come procedere correttamente.

Il primo passo, dopo aver ricevuto l’apposito contenitore sterile dal laboratorio o dalla farmacia, è l’etichettatura. Assicuratevi di scrivere chiaramente il vostro nome e cognome sul contenitore, evitando possibili scambi o confusioni. Questo è un passaggio semplice, ma fondamentale per la corretta identificazione del campione.

Una volta raccolto il campione seguendo le istruzioni fornite dal medico o dal laboratorio, è importante conservarlo correttamente fino al momento della consegna. La regola generale prevede la refrigerazione a una temperatura di 4°C. Questo rallenta la proliferazione batterica e preserva l’integrità del campione, garantendo risultati più attendibili. La refrigerazione a 4°C è idonea se la consegna al laboratorio avviene entro 24 ore dalla raccolta.

Superate le 24 ore, è consigliabile contattare il laboratorio per indicazioni specifiche. In alcuni casi, potrebbero essere forniti contenitori con conservanti o potrebbero essere suggerite procedure alternative per la conservazione. Evitate di congelare il campione a meno che non sia espressamente indicato dal laboratorio, poiché il congelamento potrebbe alterare la composizione del campione e compromettere l’analisi.

Un aspetto importante da ricordare è che la dieta non deve essere modificata nei giorni precedenti la raccolta del campione, a meno che non vi siano specifiche indicazioni mediche. Seguire la propria dieta abituale permette di ottenere un quadro rappresentativo della flora batterica intestinale e facilita l’individuazione di eventuali anomalie.

In conclusione, la corretta conservazione del campione fecale è un piccolo gesto che contribuisce significativamente all’accuratezza dei risultati diagnostici. Seguire scrupolosamente le istruzioni fornite, refrigerare il campione a 4°C entro 24 ore dalla raccolta ed etichettare correttamente il contenitore sono passaggi fondamentali per garantire l’affidabilità dell’esame. In caso di dubbi o necessità, non esitate a contattare il laboratorio di riferimento per chiarimenti e indicazioni specifiche.

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