Come posso correre quando fa freddo?

Correre quando fa freddo? Ma chi me lo fa fare?! Scherzo, ovviamente, anche se a volte, proprio a volte, mi viene da chiedermelo seriamente. Ricordo quella volta, a gennaio, -10 gradi, e io lì, con le mani che sembravano ghiaccioli. Ma poi, sai, c’è quella sensazione… quella liberazione che solo una corsa, anche col freddo che ti punge la faccia, ti regala. È una sfida, con te stessa, soprattutto.

Vestirsi a strati, dicono gli esperti. E hanno ragione, capisci? È fondamentale. Io, per esempio, ho imparato sulla mia pelle (letteralmente, qualche volta!) l’importanza di questo metodo.

Primo strato: intimo termico, aderente, quello tipo seconda pelle. Sai, quelli che sembrano quasi di plastica, ma poi ti tengono caldissimo. Io ne ho uno nero, un po’ usurato, ma mi è fedele.

Secondo strato: una maglia termica, traspirante, con la mezza zip. Questa è importante, perché se inizi a sudare troppo, rischi di prenderti un raffreddore. La mezza zip aiuta a regolare la temperatura. La mia è blu, un po’ sbiadita dal lavaggio, ma non la cambierei per niente al mondo.

Terzo strato: il giubbino, quello tecnico, antivento e traspirante. Questo è il mio preferito. Mi ricordo una volta, a Roma, sotto una pioggia gelida, stavamo correndo per preparare una mezza maratona… che ansia! Questo giubbino mi ha salvata. Ha fatto miracoli. Devo dire che protegge davvero dal vento, ma lascia comunque traspirare. Quello che ho io è nero, ovviamente, pratico e versatile.

Quindi ecco, questi sono i miei tre strati magici. Potrei aggiungere guanti, berretto, e magari anche un paio di leggings termici, ma dipende sempre dalla temperatura. Sai, bisogna sempre imparare ad ascoltare il proprio corpo. È la cosa più importante. Perché correre al freddo è bellissimo, ma solo se lo fai con la giusta preparazione. Altrimenti… beh, si rischia di passare una giornata a letto con la febbre!