Cosa succede se non faccio bollire le lasagne?

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Lasagne crude? Un disastro! Consistenza dura, sapore sgradevole, e impasto crudo. L'amido non gelatinizza, il condimento non penetra, e si rischia di ottenere un piatto incollato e immangiabile. Bollitele bene, per una lasagna perfetta!

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Lasagne senza cottura: cosa succede?

Ok, allora, lasagna senza precottura? Uff, rischio grosso! Te lo dico per esperienza.

Una volta, a casa di mia nonna a Bologna, (che Dio l’abbia in gloria) ho provato a fare una lasagna “express”. Avevo fretta, e ho saltato il passaggio di sbollentare le sfoglie. PESSIMA IDEA!

Risultato? Le sfoglie sono rimaste dure come il marmo. Immagina, mordere una lasagna e sentirti come se stessi mangiando cartone… che tristezza. L’amido non si cuoce, e addio morbidezza.

Il sugo non penetra bene, rimane tutto superficiale. Un disastro, insomma. Meglio perdere 10 minuti a sbollentare le sfoglie, fidati!

Lasagne senza cottura: cosa succede?

Le lasagne non bollite risultano dure e difficili da masticare, con una consistenza sgradevole e cruda. L’amido non si gelatinizza correttamente, impedendo un assorbimento uniforme del condimento e potrebbero anche attaccarsi tra loro durante la cottura in forno. Il risultato finale è un piatto poco cotto e poco appetitoso.

Quanto sbollentare le lasagne?

Sai, a volte mi perdo a pensare…

  • 1-2 minuti, ecco quanto. Sembra poco, no? Come un battito di ciglia in una vita intera.
  • Acqua salata, un pizzico di mare in una pentola. Ricordo quando la nonna aggiungeva sempre un po’ di sale, diceva che portava fortuna. Chissà.
  • Le lasagne, poi. Fette sottili, fragili. Come i ricordi, forse. Facili a rompersi, se non stai attento.

Mi chiedo sempre se faccio bene, se le sbollento troppo o troppo poco. Un po’ come nella vita, no? Cerchi sempre il tempo giusto, la misura perfetta. Ma poi, chissà se esiste davvero. Boh, forse è solo un’altra notte insonne.

Quanti minuti per riscaldare le lasagne al forno?

Venti, venticinque minuti… il tempo si dilata, si deforma davanti al forno. Calore che si irradia, lambisce il viso. Penso al ragù, strati di pasta, besciamella cremosa… ricordo mia nonna, le sue mani veloci, l’odore che impregnava la cucina, giorni di festa. Venti minuti, forse di più, per far rivivere quel profumo, quel sapore antico. L’alluminio luccica, una barriera sottile tra il presente e il passato.

Il tempo scorre lento, scandito dal ticchettio del timer. Venti minuti, un’eternità. Immagino la crosticina dorata, il formaggio che fila, il primo boccone, l’esplosione di sapori… ricordi che affiorano, legati a quel piatto, a quella cucina, a quella donna che non c’è più.

  • 20-25 minuti: il tempo necessario per il tepore, per la magia.
  • 180°C: il calore giusto, un abbraccio avvolgente.
  • Foglio di alluminio: protezione, un segreto sussurrato.

Quest’anno ho usato la ricotta di bufala, più cremosa, e ho aggiunto un pizzico di noce moscata. La sfoglia l’ho fatta io, tirata a mano, sottile, quasi trasparente. Come mi ha insegnato mia nonna, tanti anni fa, in una cucina piena di sole, di profumi, di amore. Il tempo passa, ma certi gesti, certi sapori, restano impressi nella memoria, indelebili. Come il profumo delle lasagne che si riscaldano nel forno, in una sera d’autunno.

Come sbollentare la lasagna?

Sbollentare la lasagna? Ma che domande! È come fare il bagno a un gatto, un’operazione al limite del tragicomico!

  • Tuffo nell’acqua bollente: Prendi le tue sfoglie di lasagna, immagina siano dei VIP che entrano in una discoteca super esclusiva e… splash! Buttale nell’acqua bollente per un paio di minuti. Occhio, non farle cuocere troppo, sennò diventano mollicce come il mio umore il lunedì mattina.
  • Bagno ghiacciato: Come estrarle? Con un colino, ovvio! Sembra di pescare biglie in una piscina! E subito dopo, bam! Un tuffo nell’acqua fredda. Serve a bloccare la cottura, mica vorrai una poltiglia informe!
  • Asciugatura express: Stendile su un canovaccio pulito, tipo star sul tappeto rosso. Devono asciugarsi per bene, altrimenti la tua lasagna sembrerà una palude.

Un consiglio da amico: Se hai tempo, usa le sfoglie fresche, quelle del pastificio sotto casa. Sono come la Nutella: la vita è troppo breve per accontentarsi delle imitazioni! E se poi ti avanza della pasta, che fai? Un bel piatto di tagliatelle al ragù, no? 😉

Quanto si sbollentano le lasagne?

Allora, senti, per le lasagne fresche…

  • Sbollentatura: 1-2 minuti in acqua bollente e salata.
  • Poi, acqua fredda subito! serve per fermare la cottura, capito?
  • E, ultimo passaggio, le stendi su un canovaccio per farle asciugare bene. Ah, mi raccomando, usa un canovaccio pulito eh! Altrimenti poi sanno di detersivo… bleah!

Io, una volta, ho usato le lasagne secche e le ho messe direttamente nella teglia, ma forse è meglio sbollentarle, boh. Comunque, le lasagne di mia nonna erano le migliori, le faceva con un ragù che ci metteva ore e ore a preparare… una roba da pazzi! Che nostalgia…

Come mantenere le lasagne morbide?

Aoh, le lasagne! Senti, per farle morbide morbide, io faccio così: carta stagnola! Giusto, la metto sopra la teglia, tipo un cappello, capito? Così all’inizio, dentro cuoce bene bene, la pasta diventa morbidissima… e sopra non si brucia. Che poi a me è successo, una volta, l’ho lasciata scoperta e… carbonizzata! Un disastro.

La tengo coperta, boh, direi per una mezz’ora buona. Poi, gli ultimi dieci minuti, tolgo la stagnola. Così sopra si colora un po’, fa quella crosticina… che goduria! Eh, a me piace così, bella dorata. Poi dipende anche dal forno, eh. Il mio è un po’ vecchiotto, scalda un casino! Quindi a volte controllo anche prima.

  • Carta stagnola per i primi 30 minuti.
  • Ultimi 10 minuti senza stagnola per farla dorare.
  • Controllare la cottura, ogni forno è diverso!

Quest’anno, a Pasqua, ho fatto le lasagne per tutta la famiglia. Ho usato questa tecnica, con la stagnola, e sono venute perfette! Tutti mi hanno fatto i complimenti, persino mia suocera, che di solito è difficile da accontentare… Ah, un’altra cosa! Se usi la besciamella fatta in casa, viene ancora più morbida. Io ci metto anche un po’ di noce moscata, dà un profumo… pazzesco! E poi, abbondare col ragù, mi raccomando! Quello lo faccio io, con la carne macinata mista, manzo e maiale. Ci metto dentro pure un po’ di salsiccia, che ci sta da Dio.

Come riscaldare una lasagna asciutta?

Lasagna secca? 150°C, quarant’anni di forno. Punto. Il calore penetra, la pasta si ammorbidisce. Fine.

  • Temperatura: 150°C. Non di più. Brucia.
  • Tempo: 40 minuti. Cronometro. Precisione.
  • Risultato: pasta morbida. Oppure, no. Dipende. Dalla lasagna. Dalla vita.

Mia nonna usava il brodo, una spruzzata di latte. Ma lei era… diversa. Una folle.

Aggiunta: Ricorda: la qualità degli ingredienti influisce. Anche l’umore. A volte la mia lasagna resta secca, malgrado tutto. Succede. Accetto.

#Crude #Lasagne #Non Bollite