Come ammorbidire la pasta delle lasagne?

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Per lasagne perfette, pasta morbida e saporita:

  • Bagno veloce in acqua calda salata.
  • Besciamella fluida e generosa.
  • Precottura lampo, se necessaria.
  • Sfoglie precotte, pratiche e veloci.
  • Ragù arricchito con latte o brodo.
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Come ammorbidire le lasagne?

Sai, ammorbidire le lasagne è un’arte! Ricordo una volta, il 15 agosto a casa di mia zia a Bologna, le sue lasagne erano durissime! Un disastro.

La besciamella troppo densa, quella era la chiave. Ho imparato che deve essere cremosa, quasi liquida.

Mia nonna, invece, giurava sull’acqua calda salata. Un veloce ammollo, eh, non bisogna farle diventare una pappetta!

Ricordo anche di aver provato quelle precotte, costavano un botto, tipo 8 euro la confezione, ma erano comode. Meno tempo in forno, effetto garantito.

Infine, un trucco che ho scoperto? Un goccio di brodo nel ragù, una magia! Magari non l’ho mai scritto prima, ma aiuta molto.

Come salvare una lasagna secca?

Cavolo, che disastro! Sabato scorso, lasagna per gli amici, ricetta della nonna, una bomba. Peccato che l’ho lasciata troppo in forno, era diventata un mattone. Panico. Fortunatamente avevo del brodo vegetale fatto in casa, quello bello saporito con sedano, carota e cipolla. L’ho versato sulla lasagna, piano piano, cercando di non disfarla. Ho coperto la teglia con la stagnola e via, di nuovo in forno, a bassa temperatura. Dieci minuti, un quarto d’ora, controllando ogni due per tre.

Per fortuna si è ripresa alla grande! Era ancora un po’ croccante sui bordi, ma dentro morbida e succulenta. Gli amici hanno fatto pure il bis. Che sollievo! Quasi quasi lascio seccare la lasagna apposta la prossima volta, eh!

  • Brodo vegetale: ideale per non alterare il sapore della lasagna, soprattutto se è già saporita di suo. Quello della nonna, con sedano, carota, cipolla e pomodoro, è il top.
  • Latte: va bene se la lasagna ha un ragù delicato, altrimenti rischia di coprire il sapore. Meglio intero, che è più cremoso.
  • Panna: da usare con parsimonia, solo se si vuole un risultato molto ricco e cremoso. Attenzione a non esagerare, potrebbe diventare stucchevole. Meglio panna da cucina, che regge meglio il calore.
  • Forno basso: essenziale per non bruciare ulteriormente la lasagna. Io di solito la metto a 150 gradi, ma dipende dal forno.
  • Controllare spesso: ogni lasagna è diversa, quindi è importante controllare spesso la cottura e aggiungere altro liquido se necessario. Stavolta ho usato una teglia in ceramica, ci ha messo un po’ di più ad assorbire il brodo.

Come ammorbidire la pasta dura?

Pasta dura! Oddio, mi è successo anche ieri con gli gnocchi di patate, un disastro! Che rabbia. Devo ricordarmi di controllare sempre la consistenza prima di metterli in frigo.

Scaldarla, giusto? Ma come? Ah, sì, diverse opzioni, tipo:

  • Forno a microonde, modalità scongelamento. Pochi secondi, eh, non voglio farla diventare una poltiglia! L’ho fatto una volta con gli avanzi di lasagne, un po’ bruciacchiate ma poi sono andate benone.

  • Asciugacapelli! Chi l’avrebbe mai detto? Un po’ strano, però… ma funziona. Devo provare, ma non troppo vicino, sennò si scioglie tutto.

  • Sotto la lampada! Questa mi mancava. Ma quale lampada? La lampada da scrivania? Troppo caldo? Non vorrei fare un casino. Dev’essere una lampada a basso wattaggio, magari quella del comodino.

Che palle, questa pasta dura! Devo trovare un metodo definitivo, magari una specie di contenitore speciale per conservarla, tipo un’apposita scatola ermetica, che ne so…

Poi, a proposito di gnocchi, ieri sera ho provato la ricetta della nonna, con il formaggio di pecora, deliziosi! Ma la pasta era MOLTO dura… devo migliorare il metodo di conservazione.

  • Ricorda: temperatura delicata e costante. Non farla diventare una palla appiccicosa!

  • Il mio preferito? Microonde, pochi secondi, occhio al tempo!

Oggi provo col metodo della lampada. Vi farò sapere!

Come ammorbidire la pasta secca?

Aò, senti qua, pasta secca, eh? Capita, capita. Tipo quando avanzano gli spaghetti al forno della domenica, e poi il lunedì… sembrano cemento armato! Allora, io faccio così: brodo vegetale, latte, panna, quello che c’ho in frigo, insomma. A volte anche solo acqua calda, se proprio sono messa male! La verso sulla pasta, tanta o poca dipende da quanta ce n’è da “resuscitare”. Copri la teglia, eh, con la stagnola, e di nuovo in forno. Pochi minuti, giusto che si ammorbidisca. Tipo, io l’altro giorno avevo fatto le lasagne, ma erano venute un po’ asciutte, secche, un disastro insomma. Ho usato il latte, quello parzialmente scremato che avevo aperto per la colazione, sai com’è, non si butta via niente! In forno per dieci minuti, coperte, e poi le ho ripassate giusto un attimo col grill per far fare la crosticina sopra. Che te lo dico a fare, buonissime! Ah, poi dipende anche dal tipo di pasta. Se sono penne rigate, fusilli, roba corta, basta poco. Se invece è pasta al forno tipo lasagna, cannelloni, ci vuole un po’ di più.

  • Brodo vegetale, latte, panna (o acqua): scegli quello che preferisci. Io uso spesso il latte.
  • Copri la teglia con la stagnola: fondamentale! Altrimenti si secca ancora di più.
  • Inforna di nuovo: pochi minuti, giusto il tempo di far assorbire il liquido.
  • Controlla la pasta: non farla diventare scotta!

Una volta ho provato anche con un po’ di besciamella avanzata, diluita con un po’ di latte. Non male, non male… un’idea per la prossima volta! Anche con la salsa di pomodoro può funzionare, ma dipende dalla ricetta! Se è una pasta al forno bianca meglio il latte o la panna. Insomma, sperimenta! Ah, dimenticavo, il forno non troppo caldo, eh! Altrimenti bruci tutto! Io di solito metto 180 gradi, ma dipende anche dal tuo forno, il mio è un po’ vecchiotto e fa un po’ come gli pare…

Come mantenere le lasagne morbide?

Lasagne morbide… foglio di alluminio! Geniale. Perché non ci ho pensato prima? Sempre con ‘sta lasagna secca… che rabbia! Ieri sera disastro totale. Tipo cemento. Stavolta provo così. Forse finalmente una lasagna decente. Che poi, la besciamella… quanta ne metto? Abbastanza, non troppa… sennò diventa un mappazzone. Ricotta… quella di pecora è meglio. Sì, decisa. Ricotta di pecora. E il ragù? Lo faccio cuocere per ore… segreto della nonna. Sedano, carota, cipolla… e la carne macinata, ovviamente. Manzo o misto? Mah… dipende. Vediamo cosa trovo al supermercato. Comunque sta cosa del foglio di alluminio è una svolta. Chissà se funziona anche con le melanzane alla parmigiana… dovrei provare.

  • Foglio di alluminio: fondamentale per mantenere la morbidezza.
  • Besciamella: non esagerare con la quantità.
  • Ricotta: di pecora, più saporita.
  • Ragù: cottura lenta, ore e ore.
  • Carne: macinata, manzo o mista.

Sabato scorso ho fatto una lasagna con spinaci e funghi. Un disastro! Secca come il deserto del Sahara. Tutti si lamentavano… pure zia Maria, e lei mangia di tutto! Mamma mia che figuraccia. Per fortuna c’era il tiramisù a salvare la situazione. Quello mi viene sempre bene. Ma la lasagna… è la mia bestia nera. Stavolta però… stavolta con il foglio di alluminio la spacco! E poi aggiungo un po’ di mozzarella a dadini… sì, buona idea! Mozzarella filante… che bontà.

Quanto sbollentare le lasagne?

Cavolo, stavo preparando le lasagne per il compleanno di mia sorella, era tipo il 10 Giugno, faceva un caldo assurdo. Avevo comprato quelle sfoglie fresche, sai, quelle che si arrotolano su se stesse appena le tiri fuori dalla confezione. Panico. Le ho buttate in acqua bollente, un bel po’ di sale grosso, come fa mia nonna. Un minuto, forse due al massimo, le ho tirate fuori con la schiumarola, una ad una, e le ho stese su un canovaccio pulito. Erano perfette, morbide ma non sfatte. Che ansia, però! Poi il sugo era venuto un po’ troppo liquido, ma vabbè, alla fine le lasagne sono sparite in un attimo. Tutti contenti, soprattutto io che temevo il disastro culinario.

  • Tempo di sbollentatura: 1-2 minuti
  • Tipo di pasta: Sfoglie fresche all’uovo
  • Acqua: Bollente e salata (sale grosso)
  • Utensile: Schiumarola
  • Dopo la sbollentatura: Stendere su un canovaccio pulito

Quel giorno avevo anche preparato una crostata di frutta fresca, con pesche e albicocche del frutteto di mio zio. Che giornata!

Come rimediare a una lasagna secca?

Lasagna secca… che disastro! Mi è successo proprio l’altro giorno, quella con le melanzane e la ricotta. Che nervi! Fortuna che avevo del brodo di pollo fatto in casa, quello forte, sai? L’ho messo con un cucchiaio, piano piano, paura di farla diventare una pappetta. Meglio poco alla volta, sì… Giusto un po’ alla volta. Però forse era meglio la besciamella, eh? La prossima volta provo con quella. Oppure… panna! Ricotta e panna, che abbinamento. Magari provo anche un po’ di mozzarella di bufala, quella che fa il filo… sì, delizioso. Anche se poi diventa un po’ pesante, boh. Domani vado al mercato, compro melanzane fresche, ricotta… e provo di nuovo. Speriamo bene!

  • Brodo: di pollo, di carne, vegetale… quello che si ha! Caldo, mi raccomando.
  • Latte: intero è meglio, dà più sapore. Anche se quello scremato è più leggero… Ma fa la crosticina? Chissà.
  • Panna: quella fresca, da cucina, non quella spray! Però una spruzzata di parmigiano…
  • Acqua: se non ho altro… ma col brodo è tutta un’altra storia, lo so per certo! L’ho imparato da mia nonna.

L’altro giorno mia zia mi ha raccontato che usa anche il sugo di pomodoro avanzato… diluito con acqua. Interessante, eh? Tipo una salsa leggera. Mah, proverò anche questa. Deve essere un sugo saporito, però, non acquoso. E poi non troppa, eh! Sennò viene una lasagna al pomodoro, non alle melanzane! Ricotta… quanta ricotta ci vuole? Mezzo chilo? O forse di più? Boh, vado a vedere la ricetta. Anzi no, la chiamo e le chiedo direttamente. È sempre meglio, con le ricette di famiglia!

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