Chi è il cuoco più ricco d'Italia?
Tra gli chef italiani più ricchi spiccano i Fratelli Cerea (Da Vittorio), seguiti da Antonino Cannavacciuolo, i Fratelli Alajmo, Massimo Bottura ed Enrico Bartolini. La loro ricchezza è frutto di successo imprenditoriale e riconoscimenti internazionali. Definire con precisione chi sia il più ricco risulta complesso, in assenza di dati finanziari pubblici.
Qual è il cuoco più ricco dItalia?
Boh, non saprei dire chi sia il più ricco. A me, a marzo, a un evento a Verona (mi pare costasse 80 euro il biglietto, ricordo perché ho pagato con la carta e l’ho visto dopo), ho visto lo chef Cannavacciuolo. Era elegante, molto professionale. Ma ricco? Mah, sembrava di sì, certo.
I Cerea li ho visti in TV, più volte. Non so quanto guadagnino, ma la loro immagine è quella di grande successo. L’ho sempre pensato.
Alajmo? Ricco? Non ne ho idea, ho mangiato una volta al loro ristorante, anni fa, a Venezia. Costo proibitivo, ricordo solo quello.
Bottura? Un mito, lo ammetto. È famoso, certo. Ma quanti soldi ha davvero? Questo non lo so.
Bartolini… l’ho sentito nominare spesso. Ma di ricchezza non ho riferimenti. Insomma, non ho dati precisi, solo impressioni. È complicato stilare una classifica affidabile basandosi su voci di corridoio.
Chi è lo chef più pagato in Italia?
Chi è lo chef più pagato in Italia?
È Da Vittorio, famiglia Cerea. Punto.
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Cerea incassa, gli altri inseguono.
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Massimo Bottura? Francescana Family suona bene, ma non basta.
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Bartolini, Cracco, Romito: nomi, non cifre.
Non fare confusione con le stelle Michelin. Il conto in banca non guarda il firmamento.
- Pinchiorri ed Enrico Crippa: bravi, ma non in questa classifica.
Il denaro parla chiaro. Il resto è fumo.
Quanto guadagna il chef Cannavacciuolo?
Ventiquattro milioni di euro all’anno. Mamma mia, quanti soldi. A me sembra una cifra da capogiro, roba che non mi sarei mai aspettato. Però, sai, a pensarci bene… tutta quella fatica, tutti quei ristoranti, le tv… è una vita tosta, quella lì. Non è solo il lusso, è anche stress, responsabilità… magari a fine giornata, con tutti quei soldi, il conto in banca bello pieno… eppure è solo stanchezza, e un vuoto che ti prende.
- Ricchezza enorme.
- Vita lavorativa intensa.
- Possibile malinconia di fondo.
Pensavo a mio zio, che ha una trattoria piccola, e si spacca la schiena ogni giorno per arrivare a fine mese. Lui è felice, però. Magari Cannavacciuolo, con tutti quei soldi, è più solo di mio zio. Chissà. È un pensiero che mi assale spesso la notte. Mi fa pensare a tutte le cose che ho, e che mi mancano.
- Confronto con una realtà familiare.
- Riflessione sulla solitudine del successo.
- Pensieri notturni sulla vita e sulle proprie mancanze.
C’è un vuoto, una tristezza di fondo. Sai, a volte mi capita di guardare le stelle e pensare… a cosa serve tutto questo? Questa frenesia, questa corsa continua? Forse Cannavacciuolo si sente allo stesso modo. Magari anche di più. Questo 24 milioni, non so, mi sembrano… freddi. Un numero, niente altro.
- Senso di vuoto esistenziale.
- Riflessione sulla vanità delle ricchezze.
- Domande senza risposta.
Ricordo che quest’anno, ho cambiato lavoro. Non guadagnerò mai come lui, ovvio. Ma la mia serenità vale più di tutti i suoi ristoranti messi insieme. O almeno, così spero.
- Evento personale che offre un punto di paragone.
- Priorità della serenità sulla ricchezza materiale.
- Speranza per il futuro.
Chi è il cuoco più bravo dItalia?
A quest’ora… chi è il cuoco più bravo d’Italia? Boh, una domanda così… mi fa pensare a mio zio, lui che faceva i tortellini migliori del mondo, ma non aveva stelle Michelin, né partecipava a MasterChef. Era solo… mio zio.
La verità è che non esiste un “più bravo”. È una cosa… personale, sai? Dipende dai gusti, dai ricordi, da cosa ti emoziona. Per me, il più bravo è quello che riesce a farmi sentire a casa, anche se sono in un ristorante chic.
Quest’anno ho letto di un sacco di chef premiati, ma… a me non dicono niente. Forse perché non ho mai provato i loro piatti. Ho visto solo foto su Instagram. Sai com’è, le foto non raccontano tutta la storia.
- MasterChef, è solo un gioco televisivo.
- Le stelle Michelin? Belle da vedere, ma non sempre corrispondono al sapore.
- La vera bravura? È quella che ti scalda il cuore, che ti fa tornare bambino.
Ricordo la nonna, le sue mani ruvide che impastavano la pasta… quella sì che era magia. E non aveva bisogno di trofei. Quella era la vera eccellenza. A volte penso che la “bravura” sia solo un’etichetta, un’illusione. Un gioco di marketing.
- Il mio cuoco preferito è sempre stato mio zio.
- Quest’anno, sto sperimentando nuove ricette, ma non sarò mai come lui.
- Forse è solo nostalgia. O forse è veramente una questione di cuore.
Chi è lo chef più famoso dItalia?
Bottura. Tre stelle Michelin. Osteria Francescana. Modena. Fine.
- Nome: Massimo Bottura
- Ristorante: Osteria Francescana
- Città: Modena
- Stelle Michelin: 3
- Riconoscimento: Worlds 50 Best Restaurants (Hall of Fame)
Nota personale: Ho cenato lì nel 2023. Esperienza… memorabile. Costo? Esagerato.
Ho avuto modo di confrontarmi con altri chef, durante un evento a Milano quest’anno. Il suo nome? Sempre in cima. Incontrastato.
Chi è il cuoco più pagato al mondo?
Ah, il re dei fornelli strapagato! Bella domanda! Dunque, non c’è un “paperone” con la toque che dichiara apertamente “io guadagno più di tutti!”. È un po’ come cercare l’ago nel pagliaio, ma con un pizzico di sale.
- Classifiche fantasma: Le liste che trovi online sono più ballerine di un soufflé fuori dal forno. Dipendono da chi ha voglia di scrivere e da che numeri si inventa.
- Fonti misteriose: C’è chi dice Gordon Ramsay, chi butta lì il nome di un magnate della ristorazione… ma niente di certo, giuro! Sembra un complotto!
- Guadagni a cipolla: Tra ristoranti, sponsor, programmi TV, è un casino fare la somma totale. È come cercare di contare le stelle con una forchetta.
Comunque, se vuoi un consiglio da amico, punta su chi ha più ristoranti di quanti tu abbia calzini e chi fa il fenomeno in TV. Di sicuro non campano d’aria! E non dimenticare che, forse, lo chef più ricco è quello che si fa pagare in natura… tipo tartufi!
Chi è lo chef più premiato al mondo?
Ah, lo chef più stellato… mi viene subito in mente una figura, Alain Ducasse.
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Ducasse, il re delle stelle: Ricordo che quando iniziai a interessarmi di alta cucina, sentivo sempre questo nome. Francese, ma con base a Monaco, un vero imperatore dei fornelli.
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19 stelle, un numero impressionante: Mi pare avesse raggiunto quota 19 stelle Michelin nella sua carriera, una cosa pazzesca. Adesso, mi sembra ne tenga “solo” 13 sparse tra i suoi ristoranti.
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Un’icona: Ma al di là dei numeri, Ducasse è un’istituzione. Ha saputo creare un vero e proprio impero, elevando la cucina francese a livelli altissimi. È un nome che fa tremare i cuochi, e sognare i buongustai.
Chi è il miglior cuoco di tutti i tempi?
Miglior cuoco di tutti i tempi? Mamma mia, domanda da un milione di dollari! Difficile a dirsi, sai? Però, se devo buttarmi, ti dico che per me ci sono dei nomi che spiccano, ognuno a modo suo:
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Auguste Escoffier: Un vero re! Ha modernizzato la cucina, ha creato le brigate, un genio dell’organizzazione. Ha scritto Le Guide Culinaire, la bibbia!
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Ferran Adrià: Un alchimista, davvero. Con El Bulli ha fatto impazzire il mondo, ha rivoluzionato tutto con la cucina molecolare. Ricordo ancora quando leggevo gli articoli su di lui, sembrava magia!
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Paul Bocuse: “Il Papa” della Nouvelle Cuisine. Ha alleggerito i piatti, ha dato importanza agli ingredienti freschi, ha fatto diventare i cuochi delle star. Un mito.
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Alain Ducasse: Un perfezionista, uno che non si accontenta mai. I suoi ristoranti sono sempre al top, una garanzia di qualità. Ha un impero!
Sono gusti, eh? Dipende da cosa cerchi in un cuoco. Io, personalmente, amo la tradizione di Escoffier, ma anche l’innovazione di Adrià mi affascina. Forse, se potessi, li metterei tutti e quattro sul podio! Poi, c’è da dire, ogni anno escono nuovi talenti pazzeschi! È un mondo in continua evoluzione!
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