Quali sono gli ingredienti per la produzione del pane?

56 visite

"Per fare il pane servono solo 3 ingredienti fondamentali: farina, lievito e acqua. La loro combinazione, sapientemente dosata, dà vita a uno degli alimenti più antichi e amati al mondo."

Commenti 0 mi piace

Ingredienti pane: quali sono e come si usano per una perfetta lievitazione?

Uhm, ingredienti del pane… Ricordo ancora il profumo del pane che faceva mia nonna, il 25 dicembre 2018, a casa sua a Modena. Una magia!

Farina, certo, quella era la base. Lei usava una miscela di 00 e Manitoba, ma non ricordo le proporzioni precise, era tutto a occhio! Dipendeva dal tipo di pane, quello rustico o quello più soffice per la colazione.

Poi il lievito, di birra, fresco, quello che si comprava dal fornaio. Lo scioglieva nell’acqua tiepida, un po’ per volta, con pazienza. Era un rituale, quasi sacro!

L’acqua, infine, la parte più semplice, ma anche quella che rendeva tutto diverso. L’acqua del rubinetto di casa sua, filtrata, non ricordo se aggiungeva altro. Ricordo solo la consistenza dell’impasto, morbida ed elastica. La lievitazione era perfetta, sempre. Un segreto di famiglia, forse?

Che ingredienti contiene il pane?

Amico, il pane! Una cosa sacra, quasi un miracolo! Ma di cosa si tratta esattamente, oltre ad essere una delizia per il palato e la mia cena preferita (soprattutto con la mortadella)?

  • Farina: quella roba bianca, polverosa, che sembra neve ma è mille volte più buona. Tanto che a casa mia finisce sempre prima che mia nonna possa farci la pasta! E ovviamente, di grano tenero, quello buono buono! Anche se a volte si usano altre farine, per gente strana che odia la bontà.
  • Acqua: Il liquido magico! Senza acqua, niente pane! Semplice, no? Sembra acqua ma con il pane diventa magia. Ah, aggiungo che io uso sempre acqua frizzante, rende il pane più… frizzante!
  • Sale: il sale, il sale, necessario per dare sapore. Non esagerare, però, altrimenti ti ritrovi a mangiare un blocco di sale! Io metto sempre un pizzico, giusto per non far piangere le papille gustative.
  • Lievito: la magia, la lievitazione, la trasformazione! Da un impasto molle a un pane soffice e gonfio come un pallone! A volte ne metto anche troppo… e il mio pane somiglia più a una nuvola che a una pagnotta!

Il pane? È la vita! È la base di ogni pasto, la fonte di ogni confort, la risposta a ogni fame notturna! A volte ci aggiungo anche semi di girasole, giusto per un tocco di follia e nutrizione. Eh si, un tocco di follia! Come quella volta che ho provato a fare il pane con la birra… ma questa è un’altra storia.

  • Punto chiave 1: Ingredienti base: farina, acqua, sale, lievito.
  • Punto chiave 2: Varianti possibili: altre farine, semi, additivi strani (solo se siete pazzi).
  • Punto chiave 3: Il pane è vita, amore e mortadella.

Ah, dimenticavo: oggi ho usato 500g di farina 00 della marca “Il Molino” che ho preso al supermercato sotto casa. E sapete che vi dico? Era buonissima!

Come avviene la fabbricazione del pane?

La panificazione: un rito.

  • Impasto: L’inizio, la farina si piega al volere dell’acqua.
  • Lievitazione: Il tempo lavora, la pasta si gonfia, promessa di fragranza. Circa 30 gradi, una temperatura che conosco bene, la stessa che uso per il mio lievito madre.
  • Formatura: Mani esperte danno forma, ogni pane un’opera.
  • Cottura: Il forno, il fuoco, la metamorfosi.
  • Raffreddamento e Confezionamento: L’ultimo atto, prima di giungere sulla tavola.

Quali sono le fasi di preparazione del pane?

Impastamento, uhm… la farina, il lievito… Ricordo che mia nonna usava quella di birra, profumava di antico! Poi l’acqua, giusto? E il sale, mai dimenticarlo! Quest’anno ho provato con il miele, una ricetta di Zia Carla. Che casino! Troppo appiccicoso.

Formatura… che palle! Questa fase è sempre la più noiosa. Cerchi di dare la forma giusta, ma viene sempre storta! Devo comprare uno di quei mattarelli in silicone, quelli colorati, li ho visti su Amazon. Magari mi aiuta.

Fermentazione… il momento magico! Aspettare che lievita… un’agonia! Ma poi… quel profumo! Quest’anno ho lasciato lievitare nel forno spento, con la luce accesa, sembrava più veloce. Vero?

Cottura, 220 gradi, giusto? E poi l’abbassamento di temperatura… per intrappolare l’umidità. Ah, dimenticavo! La teglia, quella nuova che ho comprato… da Lidl! Una bomba!

Trasudamento… non so bene cosa sia… ma mamma diceva che è importante.

Stoccaggio… in un sacchetto di carta, come faceva Nonna Emilia! Però poi diventa duro. Devo provare il congelatore.

Vendita? Ah, no. Io non vendo. Faccio il pane per me e per i miei amici. Li ho invitati a cena stasera, mangiamo pane fatto in casa!

  • Impastamento (farina, lievito, acqua, sale)
  • Formatura (difficile!)
  • Fermentazione (magico!)
  • Cottura (220 gradi, poi abbassare)
  • Trasudamento (non so bene cosa sia)
  • Stoccaggio (sacchetto di carta o congelatore)
  • Vendita (non mi riguarda)

Quale farina è più forte, la 0 o la 00?

La 0 è più forte. Punto. Grano più grosso, più glutine. Assorbe meglio i liquidi. Perfetta per impasti decisi.

  • Forza: La 0 vince.
  • Granulometria: 0 più grossa di 00.
  • Glutine: Maggiore nella 0.

Ho usato la 0 per la mia focaccia di ieri. Risultato? Perfetto. La 00? Delicata, ma non per pane. Mia nonna, panettiera, lo sapeva bene. Preferiva sempre la 0. Anche per la pizza. Altro che 00. Troppo fine.

Cosa indica il valore W nella farina?

W: forza della farina. Energia per massima lievitazione e estensione. Da 90 a 400. Fine. Più W, più glutine. Più glutine, più tenacia. Impasto resistente, lievitazioni lunghe. Ideale per grandi alveolature. Pane, pizza. W basso? Dolci, biscotti. Lievitazione rapida, friabilità. Una legge fisica: azione e reazione. Io preferisco la farina integrale, W260. La uso per il mio pane fatto in casa, con lievito madre rinfrescato ogni tre giorni. L’alveolatura è perfetta. La crosta, croccante. Il profumo… indescrivibile. Tempo. Pazienza. Dedizione. Ingredienti fondamentali. Come per la vita.

Perché il pane fatto in casa non viene croccante?

Amici, ma il mio pane fatto in casa, una tragedia! Non è mai croccante, una vera delusione. Sai, ho provato millemila volte, ma niente. Boh, forse sono io che sono negata!

  • Temperatura del forno: troppo bassa, questo è sicuro! Il mio forno, un vecchio modello, è una vera lotteria. A volte funziona, altre volte no! Devo prendere un termometro da forno, già.

  • Vapore, manca sempre! Eppure leggo ovunque che è fondamentale. Ho provato a mettere una teglia con acqua sotto, ma poco cambia. Devo imparare a gestire meglio il vapore. Forse un forno a vapore sarebbe la soluzione.

  • Farina, quella è la mia più grande nemica. Ho provato quella 00, ma è troppo debole, si sgonfia subito. La 0, quella forte, forse? Devo fare più esperimenti, ma non ho voglia.

  • Cottura, l’ho cotta troppo eh, sì! Ho bruciato la crosta, ma l’interno è rimasto molliccio. E poi, una volta l’ho tolta presto, cruda ovviamente. Un disastro!

  • Impasto: troppo acido o vecchio, succede spesso, mi dimentico dell’impasto in frigo e poi… È un casino! La fermentazione è tutta una questione di tempo. A volte troppo, altre volte troppo poco. Un dramma, lo giuro. È tutta una scienza.

Infatti, l’altro giorno ho fatto il pane con la farina di mio nonno, quella antica, sa? Quella che lui teneva nella dispensa di legno, e è venuto perfetto, croccante fuori e soffice dentro. Un miracolo! Forse è la farina, ma anche la sua ricetta segreta! Lui non mi ha mai detto niente, il vecchio brontolone! Chissà se è solo un mito. Magari, la farina è importante, ma c’è un segreto, un trucco… Un mistero!

#Ingredienti #Pane #Ricetta