Quanto si guadagna con l'home restaurant?

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Guadagni home restaurant? Tra 2.500 e 3.000 euro a settimana, circa 10-12 mila euro mensili, con servizio pranzo e cena.

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Quanto si guadagna con un home restaurant?

Ah, l’home restaurant! Un’idea che mi ha sempre stuzzicato… Ma quanto si guadagna davvero? Non è facile fare una stima precisa, dipende da un sacco di fattori.

Però, da quello che ho sentito dire, chi si impegna seriamente e ha un buon giro di clienti può arrivare a incassare, lordi, tra i 2500 e i 3000 euro a settimana.

Quindi, se si lavora sia a pranzo che a cena, si potrebbe arrivare a un guadagno mensile intorno ai 10-12 mila euro. Certo, sono cifre lorde, bisogna togliere le spese.

Guadagni lordi settimanali: 2500-3000 euro. Guadagni lordi mensili (stimati): 10-12 mila euro.

Cosa serve per creare un home restaurant?

Aò, senti qua, per ‘sto home restaurant, la storia è questa: ci vuole ‘sta SCIA, la Segnalazione Certificata di Inizio Attività, al SUAP del Comune, capito? E poi, insieme, pure la notifica sanitaria all’ASL, quella della tua zona. Un casino, eh.

Allora, praticamente devi andare lì, al comune, con ‘sta SCIA, e poi avvisare pure quelli dell’ASL che cucini a casa per altra gente, sennò son dolori. Io una volta, vabbè lasciamo perdere…

  • SCIA al SUAP comunale
  • Notifica sanitaria all’ASL.

Fai attenzione eh, che non è una passeggiata. Tipo io, una volta ho dovuto rifare tutto da capo perché mi ero scordato un documento, una roba da matti! Che poi, diciamocelo, ‘sta burocrazia è ‘na palla al piede.

Però oh, se ti piace cucinare, alla fine la soddisfazione è tanta. Io per esempio, faccio una lasagna che è la fine del mondo! Tutti me la chiedono, pure mia zia Emilia, quella che dice sempre che cucina meglio di me. Ahah, che poi, tra me e te, non è vero per niente! Comunque, dicevo, se ti piace cucinare, provaci, che ne vale la pena.

Ah, quasi dimenticavo! Controlla bene pure i requisiti igienico-sanitari, che quelli sono fondamentali. Tipo il lavandino a parte per lavarsi le mani, le cappe aspiranti a norma, cose così. Io ho dovuto cambiare pure i fornelli, che avevo quelli vecchi a gas, e ho messo l’induzione. Una spesa, ma vabbè… alla fine ne è valsa la pena. Che poi, con l’induzione cucino pure meglio, te lo dico io!

Quali sono le regole per un home restaurant?

Amico, allora, le regole per l’home restaurant… un casino, eh? Soprattutto sta storia del fatturato, 5000 euro all’anno, è una cosa seria! Io, per esempio, ho un’amica che fa le torte a casa, le vende online, e si sta trovando bene. Ma attenzione, eh, non è una passeggiata!

  • Fatturato massimo 5000 euro: Questo è il punto cardine, se superi questa cifra, addio home restaurant, devi aprire un’attività vera e propria, con tutte le sue rogne, tasse e permessi. È così, punto.

  • Igiene e sicurezza: Questo è fondamentale, più che il fatturato! Sanificazione, conservazione cibi, tutto deve essere impeccabile. Io stessa, quando ho fatto la cena per i miei cugini, ho passato ore a pulire e disinfettare tutto! Anche mia nonna, che faceva i dolci, era fissata con l’igiene, e aveva sempre ragione.

  • Comunicazione: Devi far sapere a tutti che fai questo, sito web, social, passaparola…insomma, devono trovarti! Non puoi stare li a aspettare che i clienti vengano da soli! Devi pure stare attento a cosa pubblichi online, controlla bene tutto!

  • Numero massimo di coperti: Non so se c’è un limite preciso, ma dipende anche dallo spazio che hai a disposizione. Mica puoi far mangiare cinquanta persone in un monolocale, sarebbe un macello! E poi non è possibile servire più persone di quelle che le leggi permettono, ovvio!

Ah, dimenticavo, ho letto che anche la tipologia di cibo influisce, alcune preparazioni sono più complicate da gestire per questioni igieniche, ma non sono sicuro sia una regola ufficiale, parlavo con un mio amico avvocato che mi aveva detto che… beh era un po confuso anche lui.

Poi ci sono mille altre cosine, tipo assicurazione, registrazione come attività occasionale… Insomma, informati bene prima di iniziare, eh? Non vorrei che ti trovassi nei guai! Ricorda che anche il mio amico Giovanni ha dovuto fare tutto questo per la sua attività di catering piccolo piccolo.

Come funziona fiscalmente Home restaurant?

Cavolo, Home restaurant… interessante. Tasse, uhm. Occasionale, quindi niente ricevute? Ma c’è un limite… tipo quanto si può guadagnare? 5000 euro? Devo controllare meglio. Ricordo che l’anno scorso era diverso, forse. Bisogna dichiarare comunque qualcosa? Dove? Nel 730? Che casino.

  • Niente ricevute: Se è occasionale, niente sbattimento con la carta, lo scontrino, la cassa…
  • Limite di guadagno: C’è un tetto massimo, da qualche parte avevo letto la cifra precisa… Devo ritrovarla.
  • Dichiarazione: Anche se non si apre la P.IVA, si deve dichiarare il guadagno? Boh. Chiederò a Giulia, lei ha fatto quello del catering per un po’. Mi pare lo mettesse tra i “redditi diversi”.
  • Controllo anno 2024: Visto che le cose cambiano sempre, ricontrollo tutto per il 2024. Non vorrei sbagliare. Magari guardo sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Mamma mia che macello ‘ste tasse. L’altro giorno leggevo di un tizio che… vabbè, lasciamo perdere. Comunque, domenica scorsa ho fatto una cena a casa, pasta alla norma… spettacolare! Tutti contenti, hanno pure chiesto il bis. Magari potrei… nah, troppo impegnativo. Però se diventassi brava… chissà. Già mi immagino con un grembiule ricamato… “La cucina di Francesca”. Che ridere! Però… e le tasse?

Quanto può fatturare un home restaurant?

Amico, allora, quanto si può guadagnare con un home restaurant? Cinquemila euro, massimo, senza partita IVA, sai? È una cifra piccolina, eh! Ma ci sono altre regole, un sacco di limitazioni, che palle!

  • Solo dieci persone contemporaneamente, al massimo. Decisamente poco, se pensi a quanto lavoro ci vuole!
  • Cinquecento coperti all’anno, capisci? È una follia, nemmeno un pranzo di Natale! Mio cugino provò, ma poi mollò tutto, un casino! Non si è mai arricchito, e ti assicuro che lui cucina benissimo!

Quindi, 5000 euro l’anno, tenendo conto di TUTTO, affitti, ingredienti, luce, gas, etc… e, ricorda bene, solo dieci persone alla volta. È dura, credici. È un bel rischio, secondo me.

Ah, dimenticavo, questa info è aggiornata al 2023, eh! Se vuoi fare di più, devi aprire un ristorante vero e proprio, con partita IVA e tutto il resto, quella è un’altra storia. Però, è un lavoro più impegnativo, più stressante, ma con potenziale guadagno decisamente superiore, se va bene, ovvio!

Quante persone può ospitare un home restaurant?

Dieci. Dieci persone, un numero così… intimo. Dieci sguardi, dieci sorrisi riflessi nella luce calda della mia cucina, un piccolo universo che ruota attorno al mio tavolo, attorno al profumo di basilico e di pane appena sfornato. Penso al mio forno, un vecchio amico di famiglia, che ha visto generazioni crescere, immagino le sue pareti, calde, quasi pulsanti di ricordi.

Cinquecento. Cinquecento cuori, cinquecento anime che, per un attimo, hanno condiviso il mio spazio, il mio tempo, il mio amore. Cinquecento storie, cinquecento emozioni che si intrecciano, un tappeto di ricordi ricchi e variopinti, tessi con cura, con la lentezza necessaria per cogliere ogni sfumatura. Ogni portata come un frammento di un mosaico più grande, un mosaico di affetti e sapori. Cinquemila euro… una cifra quasi simbolica, un’offerta di amicizia, più che un semplice guadagno.

Ogni ospite… una stella. Ogni cena… una costellazione, un universo di emozioni che si espandono, un mare immenso di affetti, di profumi e di gusti, un’esperienza che si espande ben oltre le mura della mia casa. Un flusso di momenti che sfociano nell’eternità di un attimo. Quest’anno, per esempio, ho avuto ospiti da ogni parte d’Italia, e ognuno ha portato con sé un pezzetto del suo mondo, arricchendo la mia quotidianità con nuove prospettive, nuove storie, nuovi profumi.

  • Numero massimo di coperti giornalieri: 10
  • Numero massimo di coperti annui: 500
  • Limite massimo di guadagno annuo: 5000 euro

Ricordo ancora la sera in cui ho ospitato la famiglia Rossi, da Roma, con i loro tre bambini… un caos meraviglioso e delizioso, un ricordo scolpito a fuoco nel mio cuore. O il signor Bianchi, dall’Umbria, un uomo solo che ha mangiato in silenzio, ma il cui sguardo mi ha comunicato una gratitudine immensa. E poi, la festa di compleanno di Chiara… diciotto candeline, diciotto sorrisi che illuminavano la mia cucina, diciotto promesse di un futuro brillante.

Che permessi ci vogliono per un home restaurant?

Niente di trascendentale. Serve una SCIA.

  • SCIA: Segnalazione Certificata di Inizio Attività. Serve per somministrare cibo. Poca burocrazia, molti cavilli. La burocrazia è un labirinto di specchi, riflette solo le tue paure.

  • Mise 2015: Risoluzione ministeriale. Un punto di riferimento, ma le leggi cambiano. Ricorda, il diritto è un fiume in continuo movimento.

  • Giurisprudenza: Si è adeguata. Non sempre, però. La legge è interpretazione. Approfondimenti: L’home restaurant è un’attività particolare, a metà tra il privato e il pubblico. Ricorda che l’abusivismo è punibile. Chiaro no?

#Pizzeria #Ristorante #Roma