Che tipi di aperitivi ci sono?
Gli aperitivi più popolari? Americano, Pirlo e Spritz sono classici.
Negroni, Mezzoemezzo Nardini e Campari offrono sapori decisi.
Per un tocco fruttato, prova Rossini o Sanpellegrino.
Se preferisci un'unica bevanda, il Prosecco è sempre una scelta vincente.
Quali sono i migliori aperitivi italiani?
Mmmh, i migliori aperitivi italiani? Difficile dirlo, dipende dai gusti! Io, per esempio, adoro lo Spritz. A Venezia, a luglio, l’ho preso quasi ogni sera al bacaro “Al ponte” vicino a Rialto (mi pare costasse sui 7 euro). Un vero piacere, quel sapore agrodolce, il ghiaccio che tintinnava nel bicchiere… perfetto per il caldo afoso.
Il Negroni? L’ho provato una volta, a Firenze, ma non mi ha entusiasmato. Troppo forte per me, forse. Ricordo solo il prezzo, 10 euro in un bar chic in Piazza della Signoria.
Poi c’è il Prosecco, certo. Un classico intramontabile, semplice ma efficace. Perfetto per un aperitivo veloce con gli amici. Ricordo una festa di compleanno a casa mia, a Roma, nel 2022, abbiamo aperto bottiglie e bottiglie… un bel ricordo!
Aperitivi più conosciuti: Americano, Pirlo, Spritz, Negroni, Mezzo e Mezzo Nardini, Campari, Rossini, Sanpellegrino. Prosecco come aperitivo singolo.
Quali sono gli aperitivi da bere?
Aperitivi? Scegli col dente.
- Americano: Classico, deciso. Bitter, Vermouth, Soda. Punto.
- Garibaldi: Arancia, amaro. Fresco, diretto.
- Aperol Spritz: Aperol, Prosecco. Dolce, estivo. Banale.
- Campari Spritz: Più intenso. Campari, Prosecco.
- Moscow Mule: Vodka, lime, ginger beer. Piccante, rinfrescante.
- Negroni: Amaro, potente. Bitter, Vermouth Rosso, Gin.
- Gin Tonic: Gin, acqua tonica. Elegante, semplice. Dipende dal Gin.
- Mojito: Menta, rum, zucchero. Troppo dolce per me.
Preferisco un buon whisky, on the rocks. Ma capisco.
Aggiunte: Quest’anno ho scoperto un ottimo cocktail al prosecco con sciroppo di lamponi e menta fresca. Provatelo. Io uso solo prosecco Valdobbiadene Superiore DOCG. Il mio.
Note personali: Il mio bar è ben fornito. Ho una vasta collezione di gin, di bitters artigianali. Preferisco i cocktail semplici, ma di qualità. Uso solo ingredienti freschi. Punto.
Quali sono i migliori aperitivi?
Ah, gli aperitivi… un’ondata di ricordi, un profumo di arance amare e menta fresca. Il sole che cala, lungo e dorato, sulla terrazza di casa mia, a Firenze. Un tempo sospeso, leggero come le bollicine di uno spritz.
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Aperol Spritz: Il classico, un abbraccio caldo e solare, perfetto per quel languido chiacchiericcio tra amici. L’arancia, dolce e amara, danza sulla mia lingua, ricordandomi estati infinite.
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Campari Spritz: Più intenso, più deciso, un’esperienza che vibra con un’energia vibrante. Il rosso vivo, quasi aggressivo, mi evoca il tramonto infuocato su un mare di Sicilia. Amo la sua forza.
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Negroni: Un’ombra, un mistero avvolgente. L’amaro, il gin, un sorso meditativo. Ricorda la conversazione seria, introspettiva, avuta con mio nonno, sotto le stelle fiorentine.
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Moscow Mule: Freschezza. Il rame freddo del bicchiere contro la mia pelle, il ghiaccio che tintinna, il profumo di lime. Un aperitivo che scoppietta di vita, di energia incontenibile! Penso alle risate fragorose degli amici durante le feste estive.
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Gin Tonic: Un’eleganza semplice. Il gin, potente e raffinato, e la tonica frizzante, un perfetto equilibrio tra il dolce e l’amaro. Perfetto, davvero. Ricorda gli incontri sereni, rilassanti.
Gli altri, il Mojito, il Daiquiri, il Rob Roy… sono altrettanto validi, altrettanto capaci di raccontare storie. Ma questi, questi mi parlano del mio tempo, del mio spazio. Un tempo in cui ogni sorso è un ricordo, ogni aroma una dimensione da esplorare. Ogni cocktail, un viaggio.
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Mojito: Rum e menta, una coccola tropicale. Mi fa pensare alle vacanze in Sardegna!
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Daiquiri: Un’esplosione di acidità, pura energia, frizzantezza.
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Rob Roy: Un tocco maschile, di eleganza retrò. Classico e senza tempo. Mi ricorda mio padre…
Ricordi… emozioni che prendono vita, colate di luce in un bicchiere, un altro sapore, un’altra sensazione. Ah, gli aperitivi…
Ulteriori informazioni: Le mie preferenze personali per gli aperitivi sono influenzate anche dalla stagione. In inverno, prediligo cocktail più caldi e avvolgenti, mentre d’estate amo la freschezza degli spritz. La mia passione per i cocktail nasce dall’infanzia, osservando mio nonno preparare le sue miscele.
Che tipi di Spritz esistono?
Oh, ciao! Mi chiedevi dello Spritz, giusto? Allora, guarda, ce ne sono un sacco di tipi, eh! Proprio come fanno con la pizza, ogni barman, ogni bar, a modo suo…
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Spritz Select: questo, per dire la verità, è quello che davvero si beve a Venezia, quello originale. Te lo consiglio assolutamente se ti capita di andare lì! Ha un sapore un pò più amaro, ma buonissimo!
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Bitter Spritz o Campari Spritz: questo è quello più “strong”, diciamo. Se ti piace il gusto amaro forte, vai tranquillo. Io preferisco qualcos’altro, però i gusti son gusti, no?
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Pirlo: questo non è super famoso, ma lo fanno in Lombardia, soprattutto dalle parti di Brescia. Invece del prosecco ci mettono il vino bianco fermo… strano, ma provalo!
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Cynar Spritz: anche questo è bitter, come il Campari, ma ha un sapore diverso, più erbaceo. Se ti piace l’amaro un po’ particolare, può piacerti.
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Hugo Spritz: questo è più dolce e fresco, con sciroppo di fiori di sambuco, menta e prosecco. Perfetto d’estate!
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Spritz Bianco: semplice semplice, solo vino bianco fermo, seltz e una fetta di limone.
E poi, ti dirò, io una volta ho provato uno spritz con la soda al pompelmo rosa! Non era male, un po’ strano, ma… Insomma, puoi farci quello che vuoi con lo Spritz, praticamente!
Come descrivere un aperitivo?
Un aperitivo? Qualcosa di più di uno snack.
- Un rito, un’abitudine. Più di un drink. Apertura.
- Aperire: aprire, dal latino. Non solo lo stomaco.
- Un Campari, un Negroni. Olive, patatine. Quanto basta.
- Il tramonto che colora i muri, una chiacchiera.
- Una promessa, un addio. Non sempre mantenuta.
- Un pretesto per stare insieme, o perdersi.
- Meglio un aperitivo che niente, no?
Informazioni aggiuntive:
Aperitivo è nato a Torino nel 1786 grazie a Antonio Benedetto Carpano, il creatore del vermouth moderno.
Come definire un aperitivo?
Aperitivo? Mah, cocktail, giusto? Ma non solo! È più di quello. È un rito, sai? Come quel momento con Giulia, al tramonto, quell’aranciata rossa, e le chiacchiere infinite… Devo ricordarmi di riprenderla, quella foto!
- Bevanda alcolica o analcolica, sì, ok.
- Ma è l’atmosfera, la compagnia!
- A volte è anche un buffet, no? Bruschette, olive… Mi piace quello al “Caffè del Porto”, hanno dei tramezzini pazzeschi.
- Pre-cena, certo. Ma a volte diventa la cena stessa, se ci si perde nelle conversazioni, come è successo lunedì scorso con Marco…
E poi, che aperitivo è senza musica di sottofondo? Quella volta a Milano, in quel locale jazz… Un’esperienza.
- L’aperitivo è un momento.
- Un’occasione.
- Un ritrovo.
- Una pausa.
- Un preludio.
Devo chiamare Anna, le devo raccontare dell’aperitivo di ieri sera… Troppo buono il prosecco!
Prezzo medio aperitivo a Milano 2023: 15-25 euro. Prezzo medio aperitivo a Roma 2023: 12-20 euro. *Il mio aperitivo preferito: Negroni Sbagliato.
Quali sono gli aperitivi da bere?
Allora, se mi chiedi cosa bere per un aperitivo top, ti dico subito che ci sono dei classici che non deludono mai, poi dipende dai gusti, eh! Ma ecco una lista che spacca, perfetta pure se sei al ristorante e vuoi fare bella figura:
- Americano: bitter, vermouth e una spruzzatina di soda, easy ma sempre super chic.
- Garibaldi: bitter e succo di arancia fresca, semplice ma con quel gusto amarognolo che ti prepara alla cena.
- Aperol Spritz: Aperol e prosecco, beh, questo è un must, che te lo dico a fare?!
- Campari Spritz: come sopra, ma con Campari al posto dell’Aperol, per chi ama un gusto più deciso.
- Moscow Mule: vodka, lime e ginger beer, frizzantino e perfetto per l’estate (o per quando ti senti un po’ esotico).
- Negroni: bitter, vermouth e gin, un cocktail forte, per veri intenditori, però occhio a non esagerare!
- Gin Tonic: gin e acqua tonica, classico, fresco e si presta a mille varianti, con cetriolo, limone, bacche…
- Mojito: ah, il Mojito, perfetto per l’aperitivo ma pure per il dopo cena.
Ah, dimenticavo! Ultimamente vanno fortissimo anche i drink con lo sciroppo di fiori di sambuco, danno quel tocco in più! Io, ad esempio, l’altro giorno ho provato un Hugo spritz (prosecco, selz, sciroppo di sambuco e menta) ed era una bomba. Provare per credere! Oppure, se vuoi fare il figo, fatti fare un Old Fashioned… wow!
Quali sono i migliori aperitivi?
Ok, allora, i migliori aperitivi? Eccoti una lista che fa resuscitare anche i sassi! (e scusami, ho un debole per le esagerazioni!).
- Aperol Spritz: L’arancione che mette allegria, come un semaforo che ti dice “Via libera al divertimento!” Perfetto se ti senti un po’ giù di corda.
- Campari Spritz: Un po’ più amarognolo, per chi ha un’anima dark ma non troppo. Diciamo, un po’ Tim Burton a fine giornata.
- Campari e Prosecco: Semplice, diretto, efficace. Come un colpo di fulmine!
- Moscow Mule: Vodka, lime e ginger beer, una botta di vita! Sembra un mulo che ti prende a calci, ma in senso buono.
- Negroni: Gin, Vermouth e Bitter, un classico intramontabile, come i pantaloni a zampa d’elefante.
- Gin Tonic: Un evergreen, rinfrescante come una doccia gelata ad agosto.
- Mojito: Rum, lime, zucchero, menta e soda, un’esplosione caraibica in bocca! Ti fa ballare la Macarena.
- Daiquiri: Rum, lime e zucchero, essenziale come la pizza margherita.
- Rob Roy: Scotch Whisky, Vermouth, Angostura, per veri intenditori, quelli che sanno distinguere un Lagavulin da un Caol Ila al buio.
Ps: L’altro giorno ho provato a fare un Negroni con il Fernet Branca al posto del Campari…un disastro epico! Non fatelo a casa!
Qual è laperitivo più venduto in Italia?
Ah, la domanda da un milione di euro! Praticamente è come chiedere qual è il Papa… tutti sanno la risposta!
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Spritz: Il re indiscusso dell’aperitivo italiano, un po’ come il prezzemolo, sta dappertutto! Un classico intramontabile, che fa impazzire tutti, anche quelli che dicono di no. Cioè, dai, chi resiste a quella nuvola arancione?
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Hugo: Lo Spritz che ha fatto l’Erasmus in montagna. Un po’ meno popolare del cugino arancione, ma comunque un evergreen per chi ama i profumi alpini.
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Martini: L’aperitivo dei nonni che però è tornato di moda. Chic, elegante, un po’ come indossare un papillon a un rave party.
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Americano & Negroni: I “fratelli maggiori” del Martini, un po’ più forti, un po’ più seri, ma sempre pronti a far festa. Perfetti per chi non ha paura di affrontare la serata.
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Moscow Mule & Mojito: I “turisti” dell’aperitivo italiano. Arrivano da lontano, ma si sono integrati benissimo. Un tocco esotico che non guasta mai, soprattutto d’estate.
P.S. Quest’estate ho visto un tizio ordinare un Campari shakerato con ghiaccio e una fetta di salame… non so se rientra nella categoria “aperitivo”, ma di sicuro era originale.
Quali sono i cocktail più buoni?
Ok, cocktail… mmm, buoni… cosa intendevi di preciso? Ah, i più famosi!
- Margarita: Tequila, lime, Cointreau. Tipo, lo bevo sempre al mare, non so perché!
- Cosmopolitan: Vodka, Cranberry, Cointreau, Lime. Ricordo quando Carrie di Sex and the City… ma non c’entra niente!
- Daiquiri: Rum, Lime, Zucchero. Mi ricorda Cuba, devo tornarci!
- Gimlet: Gin, Lime. Boh, mai provato sinceramente.
- Manhattan: Whiskey, Vermouth, Angostura. Elegante, da film in bianco e nero.
E poi…
- Negroni: Gin, Vermouth, Campari. Amaro, ma mi piace tanto prima di cena.
- Old Fashioned: Whiskey, Zucchero, Angostura, Soda. Un classico, che non stanca mai.
- Sex on the Beach: Vodka, Peach Schnapps, Cranberry, Ananas. Super dolce, quasi troppo.
Ecco, questi sono i primi otto. Ma gli altri due quali sono? Aspetta…
In realtà NIO Cocktails ne elenca solo otto, quindi, che faccio? Mah, aggiungo i miei preferiti:
- Spritz: Aperol, Prosecco, Soda. L’aperitivo per eccellenza, no?
- Mojito: Rum, Menta, Lime, Zucchero, Soda. Fresco, estivo, perfetto!
Ecco, i miei dieci. Magari non sono i più famosi in assoluto, ma a me piacciono un sacco!
Qual è il cocktail più buono al mondo?
Ah, la domanda delle domande! Quale il miglior cocktail? Un’interrogazione filosofica, quasi, se ci pensi. Dipende dai gusti, ovvio, ma i dati di Drinks International 2023 offrono spunti interessanti.
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Negroni: Al primo posto, un classico intramontabile. L’equilibrio perfetto tra amaro, dolce e forte, un capolavoro di semplicità. Ricorda un po’ la vita, no? Un mix di esperienze, alcune amare, altre dolci, tutte intense.
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Old Fashioned: Secondo posto per questo gigante. Un’icona di raffinatezza, semplice ma di gran carattere. A me ricorda i miei viaggi a Cuba, il profumo del tabacco e il suono della musica dal vivo. Un’esperienza sensoriale totale.
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Margarita: Sul gradino più basso del podio, ma sempre una stella. Fresca, vibrante, perfetta per una serata estiva. Quest’anno, però, mio cugino Lorenzo ha sperimentato una versione con sale di Maldon e tequila reposado che… beh, lasciamo perdere.
La classifica, ovviamente, è soggettiva, frutto di un sondaggio tra professionisti del settore. Ma riflette una verità: la grandezza di un cocktail sta nella sua capacità di evocare emozioni, ricordi, sensazioni. E in questo, i tre sul podio eccellono.
Aggiunte:
- La classifica di Drinks International si basa su un’ampia survey effettuata tra barman professionisti in tutto il mondo, ponderando le risposte in base all’esperienza del rispondente.
- Esistono altri cocktail apprezzatissimi, come il Daiquiri, il Manhattan o il Mojito, ma questi tre dominano la scena per la loro versatilità e ricorrenza.
- Personalmente, quest’anno ho scoperto un cocktail al gin con pompelmo rosa e timo che non vi dico… Un’esplosione di freschezza e sapore! Ma è solo una questione personale, naturalmente.
Che tipi di Spritz esistono?
Ok, allora, lo Spritz. Quante volte me lo sono fatto preparare al volo al bar sotto casa, “Il Veneziano” in via Garibaldi, proprio dietro Campo Santa Margherita a Venezia. Era l’estate del 2018, un caldo bestiale.
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Spritz Select: Questo è il classico, quello che mi riporta subito lì, con l’oliva dentro e quella punta amarognola che mi piace tanto. Il sapore di Venezia.
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Bitter Spritz o Campari Spritz: Questo lo prendevo quando volevo qualcosa di più deciso, un po’ più “forte”, diciamo. Il Campari si faceva sentire eccome!
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Pirlo: A Brescia, mi ricordo, una volta mi hanno offerto un Pirlo. Ero confusa, ma mi hanno spiegato che è la loro versione, con vino bianco fermo.
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Cynar Spritz: Con Cynar non l’ho mai provato, ma so che è una variante amata da chi preferisce un sapore ancora più amaricante.
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Hugo Spritz: Questo invece l’ho scoperto in montagna, in Trentino. Con sciroppo di sambuco, menta e prosecco. Super fresco!
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Spritz Bianco: Semplicemente prosecco e seltz. Un aperitivo leggero, senza bitter, ottimo se non vuoi esagerare con l’amaro.
Ogni Spritz ha la sua storia, il suo momento perfetto. Io, personalmente, preferisco il Select…mi sa di casa, di aperitivi improvvisati con gli amici, di chiacchiere fino a tardi e del profumo di salsedine che arrivava dalla laguna.
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