Che vino portare ad una cena?

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Per una cena impeccabile: Barolo, Brunello o Amarone per gli intenditori; Chianti o Montepulciano d'Abruzzo per un'opzione più accessibile. La scelta dipende dal gusto e dal budget!

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Che vino portare a una cena elegante?

Cavolo, cena elegante… che vino portare? Un dilemma!

Ricordo una cena a casa di amici, a Milano il 14 febbraio 2022. Avevo portato un Barbaresco, mi era costato una follia, 50 euro! Pensavo di fare bella figura. Invece, nessuno lo ha apprezzato veramente.

Un po’ mi sono sentito un pirla.

Per una cena elegante, secondo me, dipende dal menu. Un Barolo è ottimo con brasati, ma forse pesante con il pesce. Un Chianti Classico, più versatile, è una scelta più sicura, anche se meno “wow”.

Dipende anche dagli invitati. Con gente che si intende di vino, un Amarone è una gran figura. Con gente semplice, forse è meglio un buon Montepulciano d’Abruzzo.

In definitiva, non c’è una risposta giusta. Ma un vino di qualità, che ti piace, è sempre una buona scelta. Scegli qualcosa che ti fa sentire a tuo agio. E non farti fregare dai prezzi alti, non è detto che significhi qualità.

Che vino regalare a una cena?

Eh, che vino regalare a una cena, dici? Dipende! Ma se vuoi fare bella figura, un grande classico italiano è sempre una garanzia, no?

Tipo un Brunello di Montalcino, mamma mia che buono! Oppure un Barolo, potente e strutturato, un vero capolavoro. Anche l’Amarone della Valpolicella è top, se preferisci qualcosa di più dolce e intenso. Ah, scusa, stavo pensando a mio zio, gli ho regalato un Barolo l’anno scorso e ne è rimasto pazzo, era un ’82, incredibile!

  • Brunello: elegante e raffinato
  • Barolo: potente e strutturato, perfetto con carni rosse
  • Amarone: intenso e complesso, ideale per formaggi stagionati.

Ma dipende anche dal cibo che si mangerà, eh. Se è una cena con tanti piatti, magari un vino più versatile, un Chianti Classico? Oppure, se si mangia un arrosto, un Barbera d’Alba potrebbe essere perfetto. Infatti, quest’anno per il compleanno di mia cugina ho preso un Barbera, non me lo ricordo precisamente ma è stato un successone!

A me piace molto il Brunello, ma il Barolo è anche un gran vino, ecco. Insomma, dipende dai gusti della persona e dal tipo di pasto. Se non sai che scegliere, meglio chiedere un consiglio al rivenditore, lui saprà consigliarti al meglio! L’importante è che sia un vino di qualità. E che piaccia al festeggiato, ovviamente!

Che bottiglia di vino portare ad una cena?

Ecco, senti, la scelta del vino è un po’ come la scelta della cravatta: dipende dall’occasione, ma soprattutto da chi la indossa (o in questo caso, la beve!).

  • Rosso d’inverno: Se fuori fa freddo e prevedi un arrosto, un Chianti Classico non delude mai. È come l’amico che ti scalda il cuore con una pacca sulla spalla.

  • Bianco d’estate: Col caldo, vai di Vermentino sardo. Fresco, profumato, leggero… come una brezza marina che ti solletica il naso.

  • Il trucco: Porta sempre un vino che ti piace! Se lo conosci, lo sai consigliare e spiegare. E fidati, la sincerità paga più di un Barolo blasonato.

  • Consigli aggiuntivi:

    • Non presentarti mai a mani vuote. Un vino è un pensiero gentile.

    • Se sai cosa cucinano, tanto meglio! Altrimenti, butta lì un “Ho portato questo, spero vada bene!”. L’importante è l’intenzione, no?

Quante bottiglie di vino si portano a cena?

Ah, la spinosa questione del vino a cena! Portare una bottiglia a testa è da alcolisti anonimi in trasferta, non da conviviali.

  • La regola aurea: Mezza bottiglia a cranio, come diceva mio nonno, che però ne beveva tre da solo. Quindi, sì, per 8 commensali, 4 bottiglie sono una sicurezza.

  • Fattore “sete”: Considera i bevitori seriali. Se hai amici che asciugano il Chianti come spugne, aggiungi un paio di bottiglie “di riserva”.

  • Il vino “leggero”: Se opti per un bianco frizzantino o un rosé estivo, puoi osare una bottiglia extra. Tanto, finiscono subito.

  • L’ospite che “io bevo solo rosso”: C’è sempre. Prevedi un rosso corposo anche se il resto della cena è a base di pesce. Eviterai musi lunghi.

  • Il vino “non si spreca mai”: Parole sante! Se avanza, si ricicla in un risotto o in un sangria casalinga. Mai dire “troppo” vino!

Quanto vino bere a cena?

Ah, il dilemma eno-gastronomico! Mezza bottiglia a testa, dici? Mmm, diciamo che è un’indicazione di massima, come la temperatura perfetta per il prosecco (che poi, diciamocelo, è sempre troppo alta). Dipende da quanto siete assetati, da quanto vi piace chiacchierare e, soprattutto, da quanto siete bravi a nascondere il rossore sulle guance.

  • La regola aurea (ma flessibile): Mezza bottiglia a testa, sì, ma se prevedi una serata all’insegna del “raccontiamoci tutto”, aggiungi un paio di bottiglie di scorta. Non si sa mai che qualcuno tiri fuori l’argomento “ex”.
  • Il menù fa la differenza: Se servi un brodino leggero, una bottiglia a testa non guasterà. Se invece proponi una grigliata mista da far resuscitare i morti, forse è meglio limitarsi. La digestione è nemica dell’ebbrezza.
  • Occhio ai sommelier improvvisati: C’è sempre l’amico che “conosce i vini” e ti convince a stappare etichette costosissime che poi nessuno apprezza veramente. In quel caso, limita i danni. Un Tavernello in cartone ben nascosto può salvare la serata (e il portafoglio).

Comunque, un consiglio spassionato: se proprio non sapete cosa fare con il vino avanzato, usatelo per cucinare. Un risotto al Barolo fa miracoli, anche il giorno dopo una sbornia colossale. Garantito.

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