Come mai l'impasto non si stende bene?
Impasto difficile da stendere? Temperatura ambiente è la chiave! Glutine freddo si contrae. Lasciate che l'impasto raggiunga la temperatura ideale prima di lavorarlo: un impasto tiepido si stende perfettamente.
Impasto pizza non si stende: perché?
Mamma mia, l’impasto che non si stende! Chi non c’è passato? A me capita spessissimo, soprattutto quando sono di fretta e tiro fuori l’impasto direttamente dal frigo. Che poi, diciamocelo, la pizza fatta in casa è una goduria, ma a volte… che lotta!
Il segreto, secondo me (e pure secondo chi ne sa più di me, ovvio!), è la temperatura. Se l’impasto è freddo, poverino, si contrae e diventa un muro. Non c’è verso di farlo allargare.
Mi ricordo una volta, era tipo il 15/08 a casa dei miei a Genova, volevo fare la pizza per tutti. Avevo preparato l’impasto la sera prima, messo in frigo bello tranquillo. Quando l’ho tirato fuori, gelato! Un disastro. Ho dovuto aspettare un’ora buona prima di poterlo lavorare.
Quindi, il consiglio è questo: tirate fuori l’impasto dal frigo con largo anticipo, almeno un paio d’ore. Lasciatelo lì, al calduccio, che si rilassi un po’. Vedrete, vi ringrazierà! E la pizza verrà una meraviglia. Promesso!
Cosa fare se limpasto si ritira?
Ah, il temibile “ritiro dell’impasto”! Sembra quasi che voglia scappare dalla tua cucina, il birbante! Ecco la strategia anti-fuga:
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“Tregua, Glutine, Tregua!”: Coprilo come se stessi mettendo a letto un bambino capriccioso. Pellicola o panno umido per un quarto d’ora. Il glutine si calmerà, promesso! Pensa a lui come a un muscolo: se lo sforzi troppo, si ribella.
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“Stendi che ti passa”: Leggiadria! Immagina di accarezzare un gatto persiano. Niente stress, pressione dolce e uniforme. Se lo maltratti, si vendica!
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“Un goccetto e passa la paura”: Se fa ancora i capricci, un po’ di liquido (acqua o olio, lui non fa lo schizzinoso) e un breve “massaggio” (impastare di nuovo) potrebbero addomesticarlo. Ricorda: a volte, anche gli impasti hanno bisogno di una coccola.
Un consiglio extra che non trovi nei libri: se il tuo impasto è un tipo particolarmente testardo, prova a parlargli. No, non sono impazzito! Magari un complimento sulla sua bella alveolatura lo convincerà a collaborare. Funziona con i bambini, perché non dovrebbe funzionare con l’impasto? 😉
E se proprio non ne vuole sapere, beh, c’è sempre la pizza surgelata. Non ditelo a nessuno!
Quando limpasto si straccia?
Mamma mia, l’impasto si straccia? Sembra un dramma da film horror, un vero massacro di farina! Colpa del glutine, quel furfante! È come se avessi cercato di tirare una gomma vecchissima, sai, quelle che si sbriciolano a ogni tocco?
- Troppo poco glutine, il nemico giurato del pizzaiolo (e mio, visto che ieri ho combinato un disastro!).
- Impasto secco come il deserto del Sahara. Ho dovuto innaffiare il mio povero impasto con mezza bottiglia d’acqua, giuro!
- Mancanza di pazienza: ho impastato come una furia, come un gorilla in una cristalleria.
Ah, dimenticavo, quest’anno ho scoperto il segreto: impastare con la musica death metal a tutto volume! Ti assicuro che funziona, il mio impasto quest’anno è stato una meraviglia, elastico come una ballerina di tango!
Però se l’impasto è proprio una tragedia greca, prova a:
- Aggiungere un po’ d’acqua, piano piano, tipo a goccia a goccia, non farti prendere dalla mano!
- Impastare di più, con amore e pazienza (non come ho fatto io ieri!).
- Usare più farina, ma solo se proprio necessario, non esagerare altrimenti diventa una palla di cemento!
Ricorda: io, la maestra dell’impasto (almeno a parole), sono sempre a tua disposizione per qualsiasi tragedia culinaria! E quest’anno? Record di impasti perfetti, ovviamente!
Cosa rende elastica la pasta della pizza?
L’elasticità della pasta? Questione di proteine.
- Glutine: Il responsabile. Un reticolo.
- Gliadina: Estensibilità. Si allunga, semplicemente.
- Glutenina: Tenacia. Oppone resistenza. Un po’ come la vita, no?
L’acqua e la forza meccanica fanno il resto. Una reazione chimica semplice, in fondo. Come l’amore, forse.
- Altre proteine A secondo del tipo di farina, ci possono essere proteine differenti in grado di dare diverse caratteristiche.
Curiosità: Una volta ho provato a fare la pizza con la farina di farro. Un disastro. Ma ho imparato qualcosa.
Cosa indebolisce la maglia glutinica?
Ahahah, l’acqua dolce, quella sì che è una sciagura per la maglia glutinica! È come tentare di costruire un castello di sabbia con l’acqua di un acquazzone tropicale: collasso assicurato! La maglia glutinica diventa un’ombra di se stessa, flaccida, triste… un vero pianto!
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Acqua dolce = nemico numero uno: Troppo dolce? È come dare una festa a un’esercito di microrganismi che adorano il saccarosio e non danno niente in cambio! Il risultato? Impasto molliccio e senza anima. Mia nonna, che aveva mani di fata per la pizza, diceva che l’acqua dovrebbe avere un po’ di “grinta”, sai?
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Sale e farina, i salvavita: Se hai combinato un disastro, non disperare! Un pizzico di sale (o meglio, un pizzico di sale marino, come diceva mio zio, un macellaio con un’anima poetica), e un po’ di farina, e la maglia glutinica recupera parte del suo splendore. È come una bella iniezione di botox, ma per la pizza!
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L’acqua ideale? Un po’ dura, direi. Io preferisco quella del mio pozzo, leggermente minerale, è come una benedizione per l’impasto. La mia pizza, con quell’acqua, è un’opera d’arte! Che dire, sembra quasi un affare segreto di famiglia.
Quest’anno, per la mia pizza di Natale, ho usato proprio l’acqua del mio pozzo, ed è venuta buonissima!
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