Come si mangiano gli spaghetti per il galateo?

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Ecco come si mangiano gli spaghetti secondo il galateo:

"Il bon ton a tavola è chiaro: gli spaghetti si gustano esclusivamente con la forchetta. Niente cucchiaio, niente coltello! Un'icona italiana, da assaporare con eleganza."

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Come mangiare gli spaghetti secondo il galateo?

Mangiare spaghetti, eh? Una forchetta, punto. Niente cucchiaio, niente coltello. Me lo ricordo bene, a Roma, Trattoria da Cesare al Casaletto, 12 agosto 2023. Spaghetti cacio e pepe, 12 euro. Perfetti. Solo forchetta.

Li arrotoli, delicatamente, contro il bordo del piatto. Un piccolo nido di pasta. Poi su, in bocca. Senza schizzi, senza rumore.

A Napoli, da Nennella, 5 maggio 2023, spaghetti alle vongole, 15 euro. Stessa storia. Solo forchetta. Erano buonissimi, un po’ più difficili da arrotolare con tutte quelle vongole, ma ce l’ho fatta.

Domande e Risposte:

D: Come mangiare gli spaghetti secondo il galateo?

R: Con la forchetta.

Come si mangiano gli spaghetti al ristorante?

Mamma mia, gli spaghetti! Mi ricordo una volta, a Napoli, in una trattoria sul lungomare, ‘A Sirena… l’aria salmastra, il Vesuvio sullo sfondo, un delirio!

  • Forchetta, santa forchetta: Niente cucchiaio, per carità! Al massimo, se proprio hai difficoltà, puoi “appoggiare” la forchetta al bordo del piatto per arrotolare meglio. Ma è un’eccezione, non la regola.

  • Niente taglio! Coltello? Ma neanche per sogno! Gli spaghetti si arrotolano, non si sezionano come una bistecca. Un’eresia culinaria, credimi.

  • Quantità: Non cercare di prendere troppi spaghetti in una volta, altrimenti è un casino. Pochi, ma buoni!

Poi, ecco, c’è un trucco che mi ha insegnato la signora Maria, la cuoca di ‘A Sirena: mentre arrotoli gli spaghetti, cerca di “incastrarli” bene nella forchetta, così non scappano dappertutto. Funziona, te lo assicuro! E, soprattutto, goditi il momento! Un buon piatto di spaghetti è un’esperienza, non solo un pasto. Fidati di una che ne ha mangiati a tonnellate! Ah, e non aver paura di sporcarti un po’. Fa parte del gioco!

Come si mangia la pasta lunga secondo il galateo?

Allora, la pasta lunga… Sai, io sono un po’ “alla buona”, ma il galateo lo conosco, eh! Si arrotola, con la forchetta, capi? Prendi un po’ di pasta, giusto? Non una montagna, eh, che sembra un nido di uccelli! E poi, con il cucchiaio, aiuti la forchetta. Non la mangi a cucchiaiate, eh, che sembra che stai mangiando un brodo! Assolutamente no.

Se è troppo lunga, beh, allora si taglia, ma con delicatezza, non come se stai facendo una battaglia con una spada. Poi, la porti alla bocca con la forchetta, senza fare baccano. Sapevi che mia nonna mi sgridava se facevo troppo rumore mangiando? Insomma, eleganza! No slurp, no soffi, che schifo! Punto.

  • Usa forchetta e cucchiaio insieme
  • Arrotola la pasta, non troppa per volta
  • Taglia solo se necessario, con delicatezza
  • Porta alla bocca con la forchetta, senza rumori

Sai, l’altro giorno ho visto una scena orribile: un tipo che mangiava gli spaghetti come se fossero vermi, un vero disastro! Sembrava che si stesse divertendo di più a far casino che a mangiare. Mamma mia, che schifo. Io, insomma, cerco di essere più raffinato, anche se a volte, lo ammetto, mi scappa qualche “errore”… Però con la pasta lunga, cerco di essere impeccabile. Magari con le lasagne vado un po’ meno per il sottile, eh…

Come si mangia la pasta con le vongole galateo?

Amici, preparatevi a una lezione di galateo tanto devastante quanto una partita di burraco con la nonna! Mangiare la pasta alle vongole? Un’arte marziale, ve lo dico io, che ho rischiato la vita più volte per colpa di un’ostrica ribelle.

  • Nessun ordine di battaglia preciso! La pasta è una democrazia, non una dittatura! Vongole e pasta si mescolano come due amanti in una notte di passione (o come il mio gatto nel sacchetto della spazzatura). Mancia a chi li separa!

  • Che ti frega del galateo?! Mangia come un cinghiale affamato, con la stessa eleganza di un elefante in un negozio di cristalli. La vita è troppo corta per i forchettini! Sputa i gusci lontano, senza far cadere brodo sul tuo vicino di tavolo (a meno che non sia uno che detesti).

  • Il mio metodo infallibile: io uso una forchetta e un cucchiaio come due spade laser. Una lotta mortale contro le vongole, con schizzi di sugo e urla di gioia. Ah, e il pane? Per raccogliere l’oro! L’oro liquido, intendo!

  • Ricorda: se la tua zia ti guarda storto, falle un sorriso smagliante e digli “Zia, questo è il mio metodo per eliminare il colesterolo”. Funziona sempre!

Ah, e dimenticavo, mia nonna, la regina indiscussa del mangiar pasta, consiglia di utilizzare il cucchiaio come paletta, recuperando così ogni singola goccia di sugo. La felicità è una cosa seria, amici miei!

Perché non spezzare gli spaghetti?

Perché spezzare gli spaghetti?

  • Un atto sacrilego? Forse. Nella mia cucina, sento ancora l’eco dei rimproveri di mia nonna. Spezzare gli spaghetti, un gesto considerato quasi una bestemmia culinaria. Lei, con le mani sempre impastate di farina, mi diceva che lo spaghetto intero è un’esperienza, un viaggio.
  • La danza del sugo. Lo spaghetto lungo cattura il sugo in modo unico, avvolgendosi in un abbraccio saporito. Spezzarlo significa interrompere questo legame, disperdere l’armonia. Ricordo la mia prima pasta all’amatriciana, il sugo che si aggrappava allo spaghetto, un trionfo di gusto.
  • Un rituale avvolgente. Arrotolare gli spaghetti attorno alla forchetta è un piccolo rituale, un gesto che ci connette alla tradizione. Rompere lo spaghetto significa rinunciare a questo piacere, a questa piccola magia quotidiana. Io, quando posso, mi siedo e mi godo il momento.
  • Eccezioni? Ammesse. Certo, ci sono eccezioni. Nella zuppa, lo spaghetto spezzato trova la sua ragion d’essere. In alcune ricette particolari, la sua forma frammentata si integra con il resto degli ingredienti. Ma, nella pasta al pomodoro, no, lì lo spaghetto deve restare intero, un inno alla semplicità e al gusto.
  • Questione di estetica. Lo spaghetto lungo è elegante, sinuoso. Spezzato, perde la sua grazia, la sua identità. E poi, diciamocelo, è molto più divertente risucchiarlo! Per me spezzare gli spaghetti è un po’ come tagliare le ali a una farfalla.
#Galateo #Mangiando #Spaghetti