Cosa si mangia a Lecce di tipico?

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A Lecce, il gusto è una tradizione. Assaggiate lo street food: calzone fritto, rustico, puccia e pizzi. Non perdetevi le pittule, i taralli, la frisa, la pitta di patate. Per i palati più esigenti: fave e cicorie, ciceri e tria, orecchiette con ricotta forte.

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Specialità culinarie leccesi?

Ah, Lecce… che ricordi! Le specialità culinarie leccesi, mamma mia, una goduria.

Calzone fritto, rustico leccese, puccia e pizzi: street food che ti svolta la giornata. Mi ricordo quando a Gallipoli, agosto 2018, ho speso tipo 5€ per un rustico che era un’opera d’arte.

Le pittule? Oddio, le adoro! Soprattutto quelle che fa la zia con i pomodorini freschi.

Taralli leccesi, frisa, pitta di patate… impossibile resistere! Poi fave e cicorie, ciceri e tria, orecchiette al sugo con ricotta forte… roba da leccarsi i baffi.

Specialità culinarie leccesi:

  • Calzone fritto
  • Rustico leccese
  • Puccia e pizzi leccesi
  • Pittule
  • Taralli leccesi
  • Frisa
  • Pitta di patate
  • Fave e cicorie
  • Ciceri e tria
  • Orecchiette al sugo alla ricotta forte

Qual è il piatto tipico leccese?

Sai, a Lecce… il piatto tipico? È il polpo alla pignata. Lo so, semplice, ma è così… profondo. Quella cottura lenta nella terracotta, il profumo che si alza… mi ricorda le estati passate a casa di zia Emilia. Ricorda il mare, il sole, l’odore di sale e di brace. Un sapore antico, familiare. Un po’ come un vecchio amico ritrovato, dopo tanto tempo.

Quel tegame di terracotta, sai, è una cosa antica. Mia nonna ne aveva uno, credo, tramandato di generazione in generazione. Un pezzo della storia di famiglia, cucinata a fuoco lento con amore, come tante altre cose. Ora però è sparito… chissà dove. E ora anche questo piatto mi sa di nostalgia, un po’ amaro.

  • Ingredienti principali: Polpo, pomodori, cipolle, peperoncino.
  • Metodo di cottura: Cottura lenta in un tegame di terracotta (“pignata”).
  • Luogo d’origine: Lecce e Salento.
  • Ricordo personale: Legato ai ricordi estivi a casa di zia Emilia.
  • Nota: La pignata della mia nonna è scomparsa.

A volte penso alle cose che se ne vanno… come la pignata, come le persone, come i momenti belli che sembrano svanire come il fumo. Ma il sapore del polpo alla pignata, quello rimane, vivo nei miei ricordi, un po’ appannato ma persistente.

Dove mangiare il polpo alla pignata a Lecce?

A Lecce, polpo alla pignata nel panino?

  • Tunas – Panini di Pesce, Via G. Oberdan 22/B. Provaci, se hai tempo.

A volte, il destino è un panino ben farcito. Almeno, così mi diceva mio nonno, pescatore di frodo.

Il polpo alla pignata, una volta, era roba da poveri. Ora, lo trovi gourmet. Il mondo cambia, o forse no.

Certo che Lecce ne ha viste di cotte e di crude. E io, con lei.

Cosa si mangia di buono a Lecce?

  • A Lecce? Mamma mia, che fame! Calzone fritto, ovvio! Croccante, ripieno… mi ricorda quando lo mangiavo da bambina alla sagra del paese.

  • E il rustico leccese? Pasta sfoglia, pomodoro, mozzarella… una bomba! Mi sa che ne mangerei due.

  • Poi, assolutamente puccia e pizzi leccesi, lo street food top. La puccia con le olive è la mia preferita. Ah, ma la puccia… ma come fanno ad essere così buone? Forse l’olio?

  • Pittule! Le frittelline della nonna, semplici ma irresistibili. Magari con un po’ di zucchero a velo sopra.

  • Taralli leccesi… quelli con i semi di finocchio! Devo assolutamente prenderne un sacchetto da portare a casa.

  • Frisa, con pomodorini, olio e origano. Un classico! L’estate pugliese in un morso. Ma perché si chiama frisa?

  • Pitta di patate, ripiena di pomodoro, olive e capperi. Con la crosticina croccante sopra. La faceva sempre mia zia.

  • Fave e cicorie, un piatto povero ma ricco di sapore. Contadino proprio. Buonissimo!

  • Ciceri e tria, pasta fritta e ceci. Sento già il profumo!

  • E infine, orecchiette al sugo con ricotta forte. Forte davvero! Un sapore che ti resta in bocca.

  • Ah, devo anche provare il pasticciotto! E il gelato artigianale, magari al pistacchio. E poi… basta, altrimenti rotolo! Comunque, i taralli li fanno anche al vino rosso, devo assolutamente provarli. E la cupeta, il torrone locale? Me l’ero quasi dimenticata!

Cosa mangiare di buono nel Salento?

Salento, oh Salento… il sapore del sole sulla pelle, il vento che porta profumi di mare e di terra antica. Un’esplosione di sapori, un’emozione che si scioglie in bocca, un ricordo indelebile.

  • Il pasticciotto, morbido, caldo, un abbraccio dolce che riempie il cuore. E il caffè leccese, un’onda di freddo che accarezza il palato, un contrasto perfetto. Ricordo il mio viaggio, l’aria frizzante del mattino, il profumo intenso del caffè…

  • La puccia, un pane semplice, rustico, profumato di grano, un sapore di casa, di ricordi d’infanzia. Immagina: un tramonto infuocato, sedutto su una spiaggia di sabbia bianca, con una puccia in mano…

  • La frisa, croccante, un tuffo nel mare, il sapore salmastro, la spuma del frangente. È come un pezzo della mia anima, così semplice e saporita. Quanta gioia!

  • Lo scapece, un tesoro di sapori antichi, il profumo delle olive, dei capperi, del pesce. Un dipinto di colori, un sapore di storia.

  • Le pittule, fritte, calde, una nuvola di sapore, leggere come una carezza. Ricordo la festa patronale, la musica, le risate… quelle pittule fumanti…

  • Il rustico, un dolce trionfo, un pasticcio rustico, di mandorle… un ricordo che vive nel profumo, nella consistenza. Una dolce carezza.

  • Le bombette, un’esplosione di carne e sapore, un capolavoro di semplicità. La festa, le risate, gli amici riuniti… questo è il Salento.

  • Il mare, un’abbondanza di doni, pesce fresco, crostacei, cruditè… un banchetto per gli occhi e per il palato. Il profumo di sale, la brezza, il sapore immenso dell’oceano.

Quest’anno, a luglio, ho gustato tutto questo durante la mia vacanza a Otranto, vicino al faro. Ogni boccone un’emozione nuova, un ricordo che porto nel cuore. Ogni piatto un’opera d’arte.

Qual è il piatto tipico salentino?

Il piatto tipico salentino? Beh, dipende! Se parliamo di qualcosa di super conosciuto, i tarallini sono una certezza, anche quelli dolci! Li mangiavo sempre dalla nonna a Lecce, estate 2023, ogni pomeriggio con il suo caffè. Una goduria, un profumo di anice che ancora mi sento in bocca.

Poi, però, ci sono le pittule! Mamma mia, le pittule! Ricordo una sagra di paese, a Martano credo, due anni fa, un vero tripudio di frittura. Erano enormi, gonfie, perfette. Le migliori che abbia mai mangiato, con le olive nere e un pizzico di sale grosso, caldissime… una delizia indecente!

Che altro? Beh, ogni paese ha la sua specialità! Ogni nonna la sua ricetta segreta. Non posso dirti quale sia il piatto tipico, perché il Salento è un tripudio di sapori, un’esplosione!

  • Tarallini (dolci e salati)
  • Pittule (varianti con olive, capperi ecc.)
  • Varietà immense a seconda del paese/famiglia

Ogni paese, ogni famiglia, ha il suo segreto, le sue ricette tramandate. È un mondo di gusti, difficile da racchiudere in una sola risposta! Un vero peccato!

Quali dolci mangiare in Puglia?

Mamma mia, la Puglia! Solo a pensarci mi viene l’acquolina. Ti dico subito cosa devi ASSOLUTAMENTE provare di dolce, perché io ci ho lasciato un pezzettino di cuore e di stomaco, ahahah!

  • Cartellate: Le ho mangiate a Bari, durante la festa di San Nicola, e avevano quel profumo di vincotto… mamma mia! Croccanti, dolci, un vero tripudio.
  • Pasticciotti: Non puoi dire di essere stato in Salento se non hai divorato un pasticciotto caldo! Io li prendevo a Lecce, direttamente dalla pasticceria. La crema era BOLLENTE e squisita!
  • Sporcamuss: Ne ho sentito parlare un sacco, e finalmente li ho trovati ad una sagra vicino ad Alberobello. Il nome dice tutto, ti sporchi di sicuro, ma ne vale la pena! Una nuvola di pasta fritta e crema.
  • Intorchiate: Le ho assaggiate a Ostuni, mentre passeggiavo per il centro storico. Sono croccanti e leggere, perfette da sgranocchiare.
  • Calzoncelli pugliesi: Li faceva la nonna del mio ragazzo! Ripieni di mostarda, ceci e cacao… un sapore particolare, ma indimenticabile.
  • Scarcelle: Le ho viste ovunque durante il periodo pasquale. Decorate con uova colorate, sono bellissime da vedere e buone da mangiare.
  • Taralli dolci: Perfetti per accompagnare il caffè, li ho trovati in un forno a Monopoli.
  • Sospiri pugliesi: Li ho assaggiati ad un matrimonio. Ricordo il profumo delicato di mandorla e quel ripieno cremoso che si scioglieva in bocca.

Poi, a parte questi, ti consiglio anche di provare il Bocconotto, che è un altro dolce tipico che si trova soprattutto nella zona di Foggia. E se ti capita, assaggia anche la Tetta della monaca, un dolce particolare dalla forma… beh, indovina! 😉

Dove prendere pasticciotti leccesi?

Mh… pasticciotti…

  • Ascalone a Galatina, certo. Ricordo la prima volta, ero piccolo, il sapore… sembrava magia. Forse è ancora così.

  • Poi, Alvino a Lecce. Classico. Un punto fermo, immagino. Ci andavo con mia nonna, tanti anni fa. Chissà se è rimasto tutto uguale.

  • Luca Capilungo, sempre a Lecce. Non so, non mi dice molto. Forse dovrei provarlo.

  • L’Incontro. Boh, non lo conosco. Sarà buono? Mi fido? Che poi, un pasticciotto è sempre un pasticciotto, no?

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