Cosa si mangia di tipico a Roma?

35 visite

"A Roma, assapora la vera tradizione! Imperdibili la carbonara, i tonnarelli cacio e pepe, gricia e amatriciana. Delizia il palato con abbacchio alla scottadito, coda alla vaccinara, carciofi alla giudia e alla romana, cicoria ripassata e l'innovativo trapizzino. Un'esperienza culinaria indimenticabile!"

Commenti 0 mi piace

Cosa mangiare a Roma? Scopri i piatti tipici e tradizionali della cucina romana!

Ma che te devo dì? Roma è un delirio di sapori, te lo giuro. Io, la prima volta che ci sono andata, tipo a Pasqua del 2010, non capivo più niente.

La Carbonara, ovvio, quella non puoi scappare. Però, oh, la vera carbonara, quella con il guanciale croccante che ti fa venire i lucciconi. Poi, il cacio e pepe, un’altra botta de vita. Sembra facile, ma trovare quello fatto bene…

Gricia e Amatriciana, sorelle diverse ma ugualmente goduriose. L’Amatriciana, però, con quel sughetto che ti sporca tutto, è la mia preferita, devo dire.

L’abbacchio alla scottadito? Mamma mia, che profumo! E i carciofi? Alla giudia, croccantissimi, o alla romana, teneri teneri… Io li ho assaggiati entrambi a Testaccio, che lì sanno il fatto loro.

La coda alla vaccinara, un’esplosione di gusto. Poi la cicoria ripassata, amara e saporita, che pulisce la bocca.

E il trapizzino? Una genialata! Io l’ho provato da Trapizzino a Ponte Milvio, una sera che c’era un’aria… Te lo consiglio, è uno street food che spacca. Costava sui 5€ mi pare.

Qual è il dolce tipico di Roma?

Panpepato… Roma… Natale… Un’eco lontana, quasi un sogno speziato.

  • Panpepato: il cuore del Natale romano. Una danza di sapori antichi. Scorza d’arancia… un ricordo dell’infanzia… profumo di festa. Ricordo mia nonna… le sue mani impastavano questo tesoro.

  • Frutta secca, nocciole, miele… un abbraccio caldo in una notte fredda. Cacao e spezie, un segreto custodito, tramandato di generazione in generazione. Il sapore intenso, quasi piccante, che risveglia l’anima.

  • Forma circolare, bassa… un sole invernale da condividere. Un simbolo di abbondanza, di prosperità. Ogni fetta, un viaggio nel tempo.

Un dolce così legato alla mia terra… così profondamente romano.

Che dolce si mangia a Roma?

Ahò, a Roma mica si scherza coi dolci! Te faccio un elenco che levate proprio! 😉

  • Crostata ricotta e visciola: Questa è na’ botta de vita, come trovà un parcheggio al centro! La ricotta te fa volà e le visciole so’ come le chiacchiere della nonna, te coccolano!

  • Maritozzo: Er panino co’ la panna che te svolta la giornata! Se magna a colazione, a merenda, pure a cena se t’arzi tardi! Più panna c’è, più sei felice!

  • Ciambelle al vino dei Castelli: ‘Na tira l’altra, come le figurine dei calciatori quando eri piccolo! Col vino poi, è come vedere Totti che fa un goal de tacco!

  • Gelato con ricotta: Ma che te devo dì? È gelato! E c’ha pure la ricotta! Come mettere la Nutella sul pane, non sbagli mai!

  • Tiramisù: Classico, ma sempre bono! È come la carbonara, nun te stanca mai! Però quello fatto in casa è un’altra storia, quello è come vince ar lotto!

Pssst… Un’altra cosa che a Roma va forte forte è la grattachecca, soprattutto d’estate! Na’ roba fresca e colorata che te fa dimenticà er traffico e er caldo! Te la consiglio, fidate! 😉

Cosa tipica da mangiare a Roma?

Roma, un sapore. Dieci assaggi di eternità:

  • Carbonara: Uova, guanciale, pecorino. Punto.

  • Gricia: La carbonara senza uova. Essenziale.

  • Carciofi alla Giudìa: Fritti, croccanti, un peccato di gola.

  • Abbacchio: Agnello, simbolo di tradizione. Forte.

  • Quinto Quarto: Coraggio. Sapori veri, non per tutti.

  • Trippa Romana: Menta e pecorino. Un’esperienza.

  • Supplì: Riso, pomodoro, mozzarella. Fritto, irresistibile.

  • Filetti di Baccalà: Croccanti, salati. Un classico.

E poi, la Coda alla Vaccinara e i Saltimbocca alla Romana. Pietanze che raccontano storie.

Roma non si mangia, si vive. Ogni boccone, un ricordo.

#Cucina #Roma #Tradizioni