Dove fanno il cioccolato più buono al mondo?

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"L'Ecuador, con il suo cacao Nacional Arriba, è rinomato da cinquecento anni. Fornisce circa l'80% delle esportazioni del paese e contribuisce al 63% della produzione mondiale di cioccolato finissimo. Un'eccellenza secolare nel mondo del cioccolato."

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Qual è il miglior cioccolato al mondo?

Il miglior cioccolato al mondo? Mamma mia, che domanda! Difficile rispondere in modo definitivo, no? Però, posso dirti cosa penso io, basandomi sulla mia esperienza.

Mi ricordo che una volta, a Genova, in una piccola cioccolateria artigianale vicino a Piazza de Ferrari (sarà stato tipo 3 anni fa, forse 4? Non ricordo esattamente il giorno preciso, ma era autunno, mi pare ottobre), ho assaggiato un cioccolato fondente che… ragazzi, era pura poesia. Costava un occhio della testa, tipo 8 euro una tavoletta piccola piccola, però valeva ogni centesimo.

Era fatto con cacao Nacional Arriba dell’Ecuador. E ho scoperto poi che questo cacao è super pregiato, che l’Ecuador ne esporta un sacco e che è fondamentale per il cioccolato di alta qualità. Cioè, non lo sapevo mica prima.

Però, ecco, non so se sia “il migliore” in assoluto. Il gusto è così personale! Ma quel cioccolato genovese, fatto con cacao ecuadoriano, mi è rimasto nel cuore. E nel palato.

Domanda: Qual è il miglior cioccolato al mondo? Risposta: L’Ecuador fornisce cacao Nacional Arriba, che costituisce circa l’80% delle esportazioni del paese e il 63% della produzione mondiale di cioccolato finissimo.

Chi produce il miglior cioccolato?

Oddio, il miglior cioccolato?! È una domanda impossibile! Dipende totalmente dal palato, sai? Io, per esempio, adoro il Valrhona. Quello al latte, ma solo quello della linea Guanaja, lo prendo da “La Bottega del Cioccolato” a Bologna, vicino a Piazza Maggiore, li ho conosciuto a maggio. Un sapore pazzesco! Ricco, intenso, non stucchevole, perfetto.

Poi, ho assaggiato un Cluizel, un 70% cacao, era forse un po’ troppo amaro per me. Preferisco qualcosa di più cremoso, meno “forte”. Domori l’ho provato solo una volta, un regalo, un cioccolato fondente con le nocciole, buono, ma non mi ha lasciato un ricordo indelebile.

Sai, queste grandi marche sono bellissime, ma anche piccoli cioccolatai artigianali, quelli che trovi nelle fiere di paese, spesso hanno cioccolati incredibili. Quest’anno ne ho scoperto uno in Toscana, vicino a Firenze, che faceva un cioccolato al tartufo bianco… Mamma mia! Un’esperienza sensoriale pazzesca. Non ricordo il nome, purtroppo.

  • Valrhona: preferisco il latte Guanaja.
  • Michel Cluizel: troppo amaro per i miei gusti.
  • Domori: buono, ma non memorabile.
  • Cioccolatai artigianali: i migliori sono quelli che trovi in manifestazioni locali.

Ricordo il profumo di cacao del negozio di Bologna, quell’aria calda e dolce… e il gusto, un’esplosione di sapore in bocca… uff, mi viene voglia di cioccolato adesso! Devo andare a ricomprarlo!

Qual è il miglior cioccolato in Europa?

Chuao. Punto. 98/100. Gli altri? Detriti.

  • Domori. Unico. Sovrano.
  • Bellion. Olanda. Discreto.
  • Bonnat. Francia. Passabile.

La mia preferenza? Amara, intensa. Come la vita. Preferisco il gusto forte. Non i compromessi.

Sapore. Non marketing. Ricorda questo.

Il mio preferito? Un piccolo produttore, vicino a casa mia, a Treviso. Piccolo, ma intenso. Non lo trovi nelle classifiche.

Ah, e poi c’è il costo. Non un dettaglio irrilevante.

Perché il cioccolato svizzero è più buono?

Perché… perché il cioccolato svizzero? Mi sembra quasi di sentire il tintinnio delle mucche al pascolo, lassù, tra le Alpi.

  • Qualità, ecco la parola chiave. Qualità… come un mantra ripetuto, un’eco tra le vette innevate. Selezione accurata, mi dicono, quasi un rituale antico.

  • Il cacao, scelto con cura, un chicco dopo l’altro. E poi, quel controllo, ossessivo, certosino, su ogni fase, dal fusto fino alla tavoletta…

  • Ricordo quando ero bambina, il profumo inconfondibile che usciva dalla pasticceria sotto casa, un’esplosione di dolcezza. Forse è quella la magia, un ricordo che si scioglie in bocca.

  • La Svizzera, un paese di montagne e segreti. Il segreto del cioccolato, forse, è custodito proprio lì, tra quelle valli silenziose. Un controllo del processo di produzione continuo… un’arte, non solo una scienza.

Perché la Svizzera è famosa per la cioccolata?

Mamma mia, la cioccolata svizzera! Perchè è così famosa, eh?

  • Aspetta, cioccolata e Svizzera, un’accoppiata vincente.
  • Forse perchè la gente ricca andava lì in vacanza, assaggiava il cioccolato e poi tornava a casa a dire a tutti quanto era buono? Tipo influencer ante litteram!
  • Mi ricordo che quando sono stata a Zurigo, ogni negozio aveva montagne di cioccolato. Cioè, ovvio, è la Svizzera!
  • E poi mi pare che vendano un botto di cioccolato all’estero, tipo tre quarti della produzione. Cioè, mica pizza e fichi!
  • Ah, mi viene in mente che il nonno diceva sempre che Lindt è svizzero, no? E tutti amano Lindt!

Poi, pensavo… ma chi l’ha inventato il cioccolato al latte? E il cioccolato fondente? Dovrei cercarlo su Google, magari dopo mi ricordo. Ah, e poi c’è la storia di come il cioccolato è arrivato in Europa. Gli Aztechi, Cristoforo Colombo, un casino di gente coinvolta! Quasi quasi mi mangio un cioccolatino…

Qual è il cioccolato svizzero più buono?

Ma che domanda! Come si fa a scegliere il miglior cioccolato svizzero? È come chiedere qual è il miglior tramonto delle Maldive: un’eresia! Ogni boccone è un’esperienza mistica, un viaggio sensoriale verso la beatitudine zuccherina!

Comunque, se proprio devo puntare un dito (e mi si è già addolcito il dito, giuro!), dico Laderach. È una bomba atomica di bontà. Un orgasmo al palato, una sinfonia di cacao!

Ma attenzione, amici miei! Non è solo Laderach! Il mondo del cioccolato svizzero è un universo sconfinato, popolato da delizie che ti fanno leccare i baffi, e poi ancora… e ancora!

  • Laderach: Il mio preferito, ovvio! Assomiglia a un quadro impressionista, fatto di cioccolato.
  • Lindt: Classico, un po’ come ascoltare Mina: sicuro, ma non ti lascia senza fiato.
  • Cailler: Un’istituzione, una garanzia, un po’ come la pizza margherita: semplice ma irresistibile.

Ah, dimenticavo! Quest’anno, ho partecipato ad una degustazione di cioccolato a Zurigo. Ho scoperto un piccolo artigiano, uno sconosciuto, che faceva un cioccolato al peperoncino… Mamma mia! È stata un’esperienza che ha messo in discussione tutto ciò che pensavo di sapere sul cioccolato. Un’esplosione di sapori!

E poi c’è la storia di quella volta che ho mangiato un cioccolatino Lindt a forma di cuore con una tazza di caffè in un paesino alpino sotto la neve… Un’emozione! Insomma, la Svizzera è un paradiso per i golosi, una festa per il palato!

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