Dove vanno a mangiare i Romani?

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"A Roma, per un'esperienza culinaria autentica, punta su:

  • Trastevere: Atmosfera bohémien e cucina tradizionale.
  • Testaccio: Sapori veraci e piatti romani doc.
  • Quarticciolo: Una scoperta gastronomica fuori dai circuiti turistici.
  • Garbatella: Tra trattorie tipiche e atmosfere genuine.
  • Rione Monti: Un mix di tradizione e modernità.
  • Colosseo: Ristoranti con vista e cucina di qualità."
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Migliori ristoranti Roma: dove mangiare bene?

Trastevere, bohémien? Mah, per me è un po’ un cliché ormai. Ci sono stata il 15 Luglio scorso, troppa gente, prezzi alti. Ho mangiato una cacio e pepe decente, ma niente di che, vicino a Piazza Trilussa, 25 euro.

Testaccio invece mi piace. Ricordo un’ottima trippa alla romana da Checchino dal 1887, il 2 Novembre dell’anno scorso. Atmosfera autentica, anche se un po’ turistico.

Quarticciolo? Sinceramente mai stata. Preferisco zone più centrali, per comodità. Una volta, il 10 Aprile, ho provato un ristorante vicino al Colosseo, “L’antica taverna dei Fori”.

Delusione totale. Pasta scotta, servizio lento. E poi, quei gladiatori finti che girano per strada… Un po’ troppo per i miei gusti.

Rione Monti, invece, una bella scoperta. Ci sono andata il 5 Maggio con un’amica, abbiamo mangiato benissimo in una piccola trattoria, “Ai Tre Scalini”. Prezzi onesti, atmosfera rilassata.

Garbatella, ci devo ancora andare. Mi hanno detto che si mangia bene, magari quest’estate. Per ora, il mio cuore resta a Monti.

Domande e Risposte:

Domanda: Migliori ristoranti Roma? Risposta: Trastevere, Testaccio, Quarticciolo, Garbatella, Rione Monti, Colosseo.

Dove mangiare a Roma posto non turistico?

Cerchi un’esperienza romana autentica, eh? Trastevere è un buon punto di partenza, ma diciamo che la sua fama lo precede. Bisogna saper scegliere. Enzo al 29 e Tonnarello sono diventati un po’ vittime del loro successo, diciamolo. Trovi spesso lunghe code e, diciamo pure, prezzi un po’ “turisticizzati”.

Personalmente, se dovessi consigliare a un amico dove mangiare a Roma, fuori dai circuiti del turismo di massa, punterei su posti meno noti, ma altrettanto validi, magari frequentati dai romani stessi. Ad esempio, vicino al Pantheon c’è Armando al Pantheon, cucina tradizionale romana, ambiente piccolo e accogliente. Oppure, spostandoci un po’, Roscioli, vicino a Campo de’ Fiori, che è salumeria, ristorante e enoteca. Li si respira proprio l’atmosfera romana. Un altro indirizzo che mi sento di consigliare è Cesare al Casaletto, zona Monteverde, per una cacio e pepe da manuale.

  • Armando al Pantheon: Cucina romana, ambiente intimo.
  • Roscioli: Salumeria, ristorante, enoteca. Atmosfera romana verace.
  • Cesare al Casaletto: Cacio e pepe superlativa. Provare per credere.

E poi, diciamocelo, il bello di Roma è perdersi tra i vicoli e scoprire trattorie nascoste, quelle con i tavolini di plastica fuori e i menu scritti a mano. A volte basta allontanarsi di pochi metri dalle vie principali per trovare autentiche perle. L’altro giorno, passeggiando nel quartiere Testaccio, ho scoperto una trattoria deliziosa, “Flavio al Velavevodetto” dove ho mangiato una trippa alla romana spettacolare. È questo il bello di Roma, la continua scoperta. Ci si interroga su cosa sia l’autenticità, su cosa significhi “turistico”. Forse il vero viaggio è quello che ci porta a scoprire non solo un luogo, ma anche noi stessi.

Dove mangiare cibo di strada a Roma?

Roma, assalto al gusto. Senza compromessi.

  • Pizza Romana (Bonci): Croccantezza letale, Via Trionfale. Un culto.

  • Opulentia: Doppia anima, gusto raddoppiato. Ascoli Piceno o Federico Cesi. Scegli.

  • Orsini: Magna Grecia. Nome e indirizzo. Basta.

  • Trapizzino: Un angolo di paradiso in Via Giovanni Branca. Non serve altro.

  • I Fritti de Sora Milvia: Cassia. Fritti, punto.

  • Supplì Via di S.: Indirizzo incompleto, promessa di scoperta.

  • 200 Gradi: Piazza del Risorgimento. Calore e sapore.

  • Dar Ciriola: Via Pausania. Semplicità disarmante.

Cosa mangiare in giro a Roma?

Spaghetti alla carbonara, ovvio! Deve essere quella vera, eh, non le imitazioni turistiche. Dove la trovo una carbonara decente? Ah, giusto, il posto preferito di zia Emilia… ma era chiuso l’anno scorso, devo controllare.

Poi? Rigatoni alla Gricia. Mamma mia, che bontà! Ricorda la nonna… ma la sua ricetta era segreta, chissà se qualcuno l’ha ereditata… Anche i bucatini all’Amatriciana sono ottimi, ma forse un po’ troppo classici. Troppo turistico questo piatto!

Tonnarelli cacio e pepe? Sì, ma solo se il pepe è di qualità. Altrimenti è una delusione. A proposito, ho trovato un piccolo ristorante vicino al Colosseo che fa una carbonara pazzesca… devo ricordarmi il nome. Ah, e la trippa! Mia nonna la faceva, ma io… non l’ho mai capita. Troppo dura!

Carciofi alla Giudia? Deliziosi, fritti! Per carità, senza salse, solo olio. Poi… coda alla vaccinara. Pesante, eh? Ma a volte fa piacere. Un piatto da veri romani! Saltimbocca? Classico, elegantissimo, perfetto per una cena speciale.

  • Carbonara: Imperdibile, la vera ricetta romana.
  • Gricia: Ricorda i sapori della tradizione.
  • Amatriciana: Classica, ma magari un po’ turistica.
  • Cacio e Pepe: Dipende dalla qualità del pepe.
  • Trippa alla Romana: Piatto tradizionale, ma pesante.
  • Carciofi alla Giudia: Fritti, senza salse.
  • Coda alla Vaccinara: Tipica, ma sostanziosa.
  • Saltimbocca: Elegante, per occasioni speciali.

Ho mangiato da “La Taverna del Lupo” quest’anno, ottimo il rapporto qualità-prezzo. Devo appuntarmi gli altri posti da provare! E la pizza? Ah, dimenticavo la pizza! Quella romana, quella sottile e croccante. Ma questa è un’altra storia…

#Cibo #Ristoranti #Roma